Alitalia batte Air Berlin 32 a 10 (leggi qui), parlando però semplicemente di manifestazioni, più o meno vere, di interesse, anche se l’entrata in amministrazione controllata del vettore tedesco certamente non favorirà l’iter di vendita di quello italiano. E’ il mercato baby, direbbero gli economisti. Un mercato, quello del trasporto aereo, che ha visto naufragare il sogno di Etihad di “federere” diverse compagnie europee per portare traffico nel suo hub mediorientale. E ora le altre compagnie, in pole quelle europee per le restrizioni che vi sono a livello regolamentare nel Vecchio Continente, si spartiranno i pezzi pregiati dei due vettori.
Air Berlin verso Lufthansa anche se sono “oltre” dieci i soggetti interessati, tra cui molte compagnie aeree
Se sono “oltre 10 soggetti interessati, incluse molte compagnie aeree” per rilevare Air Berlin, o una parte di essa, come ha detto il ceo della compagni Thomas Winkelmann alla Bild am Sonntag, si sa già che se non l’intero vettore almeno le parti più “succulenti” andranno alla connazionale Lufthansa, visto che in Germania vige un verticismo anche economico che protegge le attività delle varie aziende tedesche. Winkelmann, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, ha poi aggiunto che le trattative proseguiranno in settimana con l’obiettivo di finalizzare la vendita al più tardi a settembre e che non ci sarà un solo acquirente, ma “due o tre”, visto le diverse tipologie di voli che il vettore opera. Con Lufthansa interessata ad acquistare fino a 90 aerei (ricordiamo che già 38 aeromobili di Air Berlin in wet leas già volano con le insegne Lufthansa), tra cui l’intera filiale FlyNiki, e assorbire 2-300 degli 8.600 dipendenti della ex-rivale. La Sueddeutsche Zeitung scrive che la compagnia di bandiera tedesca potrebbe arrivare a un accordo già la prossima settimana, riportando le intenzioni dal ceo Carsten Spohr, trapelate dopo una seduta speciale del consiglio di sorveglianza di Lufthansa.
