AI nel turismo

AI nel turismo, le 5 applicazioni del futuro

Nel settore dei viaggi l'intelligenza artificiale cresce a vista d'occhio, con un utilizzo soprattutto nelle grandi aziende. Ecco 5 impieghi pratici suggeriti dalla "digital company" Traction

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La AI nel turismo cresce a livelli mai visti prima, aprendo nuove possibilità di crescita alle imprese. Insomma: è una vera e propria alleata di chi vuole aumentare il proprio business. Ma soprattutto, valica il confine dei grandi player e attira aziende di ogni dimensione.

Ma quali sono gli utilizzi dell’intelligenza artificiale che più di altri stanno cambiando il settore? La digital company Traction ha individuato le 5 applicazioni del futuro per il turismo.

L’indagine si basa sulla raccolta effettuata dalla piattaforma proprietaria di CRM AutoCust, integrata con modelli in IA.

Booking: AI per far aumentare le prenotazioni

Non è un mistero che la chiusura di un acquisto in ambito turistico sia condizionata da una grande quantità di variabili. Quando un potenziale cliente deve scegliere tra una soluzione e l’altra, entrano in gioco fattori diversi, al più incontrollabili. A meno di mettersi nei suoi panni.

Oggi questo è possibile con Booking, il modello di AI nel turismo che permette di individuare la reale propensione alla prenotazione di un potenziale cliente. La AI ne monitora il comportamento e invia i dati a un sistema di machine learning addestrato su centinaia di migliaia di sessioni di navigazione.

Il risultato dell’analisi porta all’invio di messaggi promozionali volti a far chiudere la prenotazione. Il tutto prima che il potenziale cliente abbandoni il sito.

Anti-Churn: la AI nel turismo per ridurre il tasso di abbandono

La strategia aziendale può passare per l’acquisizione di nuovi clienti o puntare sul mantenimento dei clienti già acquisiti, e quindi sulla loro fidelizzazione. In questo caso, l’asso nella manica si chiama Anti-Churn.

L’intelligenza artificiale nel turismo viene impiegata in questo caso per ridurre il tasso di abbandono del cliente. Il modello è quindi particolarmente efficace per siti o piattaforme che gestiscono abbonamenti per servizi a pagamento o prenotazioni ripetute nel tempo.

Il sistema riesce a prevedere quando un cliente sta per abbandonare il servizio, inviando in tempo reale una promozione in grado di trattenerlo. Lo stesso accade nel caso in cui il cliente ritarda un acquisto che era solito fare in un determinato periodo.

(Leggi della AI nel business travel)

Lead Scoring: AI per calcolare la probabilità di conversione

L’esempio numero tre si riferisce al caso di aziende operanti nel turismo che dispongono di una grande quantità di contatti di potenziali clienti. A ciascun contatto corrisponde una serie di informazioni su condizioni preesistenti e comportamenti online. Il Lead Scoring è il modello in AI in grado di attribuire a ogni potenziale cliente un punteggio relativo alla probabilità di conversione.

L’intelligenza artificiale analizza il database e suddivide i potenziali clienti in cluster, ossia in insiemi di contatti con peculiarità omogenee. Attribuisce poi a ciascuno di essi un punteggio sulla possibilità di chiudere l’acquisto. Il punteggio viene inviato al reparto marketing o a sistemi automatici per l’invio di comunicazioni differenziate.

L’obiettivo di questo modello in IA è incrementare le conversioni. I potenziali clienti con un punteggio più alto diventeranno quindi prioritari a livello strategico.

Customer Lifetime Value: AI per incrementare il valore del cliente

Customer Lifetime Value è il modello in IA che punta a incrementare la metrica omonima. L’intelligenza artificiale, quindi, è in questo caso al fianco delle aziende del settore che puntano a incidere positivamente sul valore del cliente.

In particolare, il Customer Lifetime Value stima le entrate che un cliente ha la possibilità di generare durante il suo ciclo di vita, ossia per tutta la durata della relazione commerciale. La AI analizza il database in possesso dell’azienda e genera output inviati all’ufficio marketing o a un sistema che li elabora automaticamente.

Il cliente riceve così comunicazioni in linea con le sue esigenze e desideri, consolidando il rapporto già aperto attraverso acquisti ripetuti nel tempo.

Assistenti virtuali: la AI nel turismo per dare risposte intelligenti

C’erano una volta i vecchi chatbot. Sì, perché la nuova tecnologia è oggi in grado di trasformare gli assistenti virtuali da semplici programmi di risposta automatica a veri e propri assistenti conversazionali intelligenti.

Grazie all’apprendimento automatico e all’elaborazione del linguaggio naturale, i nuovi chatbot alimentati dalla AI sono in grado di comprendere e rispondere alle domande in modo più sofisticato. La capacità di apprendimento continuo migliora nel tempo, con risposte sempre più allineate alle esigenze degli interlocutori.

Un modello in AI che si traduce in rapporti più solidi con i clienti. Aumenta il livello di soddisfazione, mentre diminuisce l’impiego di risorse umane in questo tipo di attività.

Il mercato dell’intelligenza artificiale è in crescita

Il mercato italiano dell’intelligenza artificiale è in continua crescita. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, il 61% delle grandi imprese italiane ha già avviato almeno un progetto in tal senso. Tra le Pmi, la percentuale scende al 15.

Le applicazioni individuate da Traction ben si adattano a ogni comparto del settore turistico: dall’ospitalità ai viaggi, dalla ristorazione al tempo libero. La possibilità di utilizzare i modelli corrispondenti separatamente, integrandoli anche a CRM già disponibili, rende le soluzioni affini sia a grandi aziende che a imprese di piccole e medie dimensioni.

Traction è tra le poche realtà italiane e internazionali in grado di combinare in un’unica piattaforma l’offerta di strumenti di Marketing Automation e Servizi Professionali.

Dal 2018, l’azienda è cresciuta del 50% l’anno, contando attualmente oltre 100 clienti.

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