La AI nel trasporto aereo sale sempre più nella gerarchia aziendale. Come nel caso di Iag, la multinazionale anglospagnola nata dalla fusione di British Airways e Iberia.
Già, perché il gruppo ha appena nominato un Chief AI Scientist dedicato proprio all’intelligenza artificiale. L’obiettivo è semplice: migliorare il servizio ai clienti, ottimizzare le operazioni e incrementare la sostenibilità.
Sebbene l’IA venga adottata e massimizzata in tutto il mondo è forse nel trasporto aereo che sta avendo un grande impatto. E infatti l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più integrata nelle sue operazioni.
Intanto la AI nel trasporto aereo si fa sempre più strada, con i principali vettori aerei che stanno investendo molto per mantenere la competitività. Le stime del settore indicano che l’intelligenza artificiale potrebbe creare 45 miliardi di dollari di valore a livello globale per le compagnie.
La nomina del Chief AI Scientist da parte di Iag segue la creazione di laboratori ad hoc a Londra e a Barcellona da lui diretti. Con oltre 20 anni di esperienza nel settore, sostiene che le soluzioni di AI favoriscano maggiore equità e inclusione anziché esacerbare pregiudizi e disuguaglianze esistenti.
(Leggi di più sull’intelligenza artificiale nell’aviazione)
AI nel trasporto aereo: le previsioni meteorologiche di Iag
Intanto le applicazioni pratiche della AI nelle operazioni di Iag stanno già dando risultati. Primo: i vettori del gruppo stanno utilizzando la tecnologia dell’apprendimento automatico per fornire ai piloti dati meteorologici in tempo reale. Tutte previsioni basate sull’intelligenza artificiale, a tutto vantagigo della sicurezza e dell’efficienza operativa.
Secondo: la AI nel trasporto aereo viene inoltre impiegata per migliorare il servizio clienti. Ci sono infatti assistenti virtuali che riducono i tempi di risposta e personalizzano le interazioni.
Come sbloccare il potenziale dell’intelligenza artificiale?
Sotto l’influenza dell’Chief AI Scientist Ben Dias, la tecnologia si sta estendendo anche oltre i miglioramenti operativi. Iag sta infatti esplorandone l’uso in aree come la manutenzione predittiva, l’ottimizzazione dei percorsi e il marketing personalizzato.
Queste applicazioni hanno il potenziale per avere un impatto significativo sui profitti, migliorando al contempo il modo di viaggiare e di interagire col gruppo.
Ben si è detto antusiasta di aver trovato nuovi modi per semplificare le operazioni, prevedere le esigenze dei clienti e aumentare l’efficienza a tutto campo.
Tra l’altro, l’investimento di Iag nella AI è parte di una tendenza più ampia nel settore del trasporto aereo. Infatti i vettori di tutto il mondo stanno esplorando modi per sfruttarla al meglio. Per esempio, l’apprendimento automatico insito nel sistema può aiutare a raggiungere obiettivi di sostenibilità, tra cui l’efficienza del carburante.
Alcune compagnie aeree stanno utilizzandola per ottimizzare le rotte di volo in tempo reale in base alle condizioni meteorologiche. Così facendo, risparmiano potenzialmente milioni di dollari in costi di carburante e riducono le emissioni di CO2.
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Intelligenza artificiale: il tema privacy ed etica
L’integrazione della AI nelle operazioni di volo solleva anche importanti questioni sulla privacy dei dati, sulla sicurezza e sul futuro del lavoro nel settore.
Sorge però un’altra questione. Man mano che i sistemi di IA diventano più sofisticati, ci sarà una crescente necessità di normative e linee guida etiche per regolamentarne l’uso.
Mentre Iag continua a espandere l’utilizzo dell’intelligenza artificiale si candida anche a guidare l’innovazione nel settore del trasporto aereo.
Jorge Saco, chief information, procurement services e innovation officer di Iag, ha sottolineato l’importanza strategica della tecnologia. «Ha il potenziale di migliorare le prestazioni delle nostre aziende e aiutare i nostri dipendenti. È essenziale anche per il nostro successo a lungo termine».
Oltre a British Airways e Iberia, Iag comprende anche Aer Lingus e Vueling.