Aggiornamenti sul Coronavirus: le misure di isolamento funzionano e il 99% dei casi rimane in Cina. Mentre l’ultimo aggiornamento dell’OMS – il numero 15 – è fermo a ieri (4 febbraio 2020) e parla di 425 morti, dei quali 64 nuovi, il punto chiave è da rilevare nel fatto che l’epidemia resta circoscritta. Anche se i contagi si estendono al Giappone, a Singapore e Hong Kong: verso l’isola ribelle anche American Airlines ferma i voli fino al 20 febbraio. Sulla mainland Cina propriamente, invece, ormai è prassi estesa di tutte le aerolinee internazionali con anche il gruppo Lufthansa che ha sospeso i collegamenti su Shanghai e Pechino fino al 29 febbraio. Allo stesso tempo, Nanjing, Shenyang e Qingdao non vengono servite fino al 28 marzo.
Aggiornamenti sul Coronavirus: le Tmc riprenotano da marzo
D’altro canto continua operosamente la macchina delle Tmc: i viaggi d’affari si mostrano assolutamente preparati alla gestione di criticità complesse. Da parte di Uvet Gbt, risponde alle richieste di Missionline.it Alfredo Pezzani, chief operating & service delivery officer: «Abbiamo Informato immediatamente tutte le nostre aziende, soprattutto quelle che viaggiano frequentemente per la Cina, anche prima che l’Italia e tante compagnie aree chiudessero il loro spazio – esordisce -. Per i viaggiatori che si trovavano in Cina, sono stati tutti riprotetti su voli di rientro e abbiamo gestito con tempestività tutti i casi, inclusi quelli dei clienti che erano bloccati nella città di Wuhan, epicentro dell’epidemia. Qui, ad esempio, alcuni nostri clienti sono stati costretti più volte a cambiare albergo a causa della chiusura di tanti hotel in città».
Uvet Global Business Travel utilizza sia tool multinational di Gbt, come ad esempio Expert Care, oppure strumenti che progetta ad hoc per i propri clienti. «Così siamo riusciti a monitorare costantemente tutti i viaggiatori delle aziende che hanno questo servizio», commenta il manager.
Con Traveller tracking, sviluppato da Uvet, la Tmc riesce a sapere chi è in Cina o in aree colpite da Coronavirus per intervenire tempestivamente.
«Per adesso le policy delle imprese italiane, in ottemperanza a quello che dice la Farnesina, stanno bloccando o sconsigliano vivamente i viaggi verso la Cina in attesa della risoluzione del problema – conclude Pezzani -. Non c’è la psicosi che i media di massa registrano, anzi si spera che quanto prima torni tutto alla normalità per tornare ai loro business. Un segno positivo: la maggior parte delle prenotazioni cancellate sono state riprogrammate già nel mese di marzo».
Termoscanner a Roma, due secondi per misurare i passeggeri
Aeroporti di Roma informa che, dopo la fase di test degli ultimi due giorni, sono partiti oggi i controlli della temperatura corporea per i passeggeri in arrivo allo scalo di Fiumicino, come disposto dal Ministero della Sanità. Sono stati allestiti 3 check point centralizzati, uno presso il Terminal 1 e due al Terminal 3, e predisposte in totale 11 corsie di controllo.
Queste ultime sono tutte dotate di termoscanner, tre al Terminal 1, altrettanti al Terminal 3 per i voli Shengen, infine 5 agli arrivi internazionali sempre al Terminal 3.
Ogni corsia è presidiata da addetti sanitari che, tramite un tablet, sono in grado di rilevare la temperatura corporea misurata dagli strumenti. L’intera fase di controllo dura al massimo 2 secondi e non si registrano code tra i passeggeri.
«I termoscanner utilizzati da Adr sono di ultima generazione e si aggiungono a quelli già disponibili nel canale sanitario allestito nel 2016 e sono in grado di supportare le operazioni aeroportuali sia in condizioni ordinarie che straordinarie, come quelle attuali», spiega la società di gestione in una nota.
Per l’ingresso negli Stati Uniti: no se avete viaggiato in Cina
Da domenica 2 febbraio alle ore 17 (ora locale della costa Est) a tutti i cittadini non americani che nei 14 giorni precedenti all’arrivo abbiano soggiornato in Cina, è precluso l’ingresso negli Stati Uniti. Per gli americani, per coloro che hanno la residenza permanente negli Stati Uniti e per le rispettive famiglie è previsto invece un trattamento differenziato, stabilito dal Ministero della salute.
Gbta, l’associazione del business travel, ha effettuato un sondaggio sulla preoccupazione del travel manager aziendali. Il 40% si dice molto preoccupato, mentre quasi il 50% lo è abbastanza. Vedi i risultati qui.