L’obiettivo è raccontare il ruolo centrale dei terminal tramite il Manifesto degli aeroporti italiani, motore di sviluppo economico e di sostenibilità.
Si è tenuto nei giorni scorsi “Airport Day“, un evento diffuso, fatto di talk, convegni e incontri istituzionali. Insomma, una giornata dedicata a un comparto che incide per il 3,8% sul Pil italiano e genera 1,3 milioni di posti di lavoro.
All’iniziativa hanno aderito gli aeroporti di Alghero, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Cuneo, Firenze, Pisa, Milano Linate e Milano Malpensa, Napoli, Olbia, Palermo, Perugia, Torino e Trieste.
Ossia tutti protagonisti di un processo di innovazione e trasformazione, da sempre impegnati a coniugare valori di sostenibilità sociale, economica e ambientale.
L’Airport Day è stato presentato a Roma in diretta con le società di gestione aeroportuale, che ha visto la partecipazione di membri delle Istituzioni e del settore. Fra i primi, il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Fra i secondi, il presidente Enac Pierluigi Di Palma, l’amministratore delegato di Sace Alessandra Ricci, il delegato del presidente di Confindustria per i Trasporti Leopoldo Destro, e il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo.
I numeri degli scali italiani e del record di traffico
«I nostri aeroporti – ha dichiarato quest’ultimo – non muovono solo persone e merci ma, incrementando le connessioni, rafforzano l’economia del Paese. E il doppio record di traffico, per passeggeri e cargo, nel 2024 lo dimostra».
I numeri degli aeroporti italiani sono noti da qualche giorno: 220 milioni di viaggiatori e 1,25 milioni di tonnellate di merce sono i risultati migliori di sempre. Per ogni milione in più di passeggeri si generano 552 nuovi posti di lavoro in ambito aeroportuale e 6.105 a livello nazionale.
«Aeroporti, dunque, che sono asset strategici capaci di portare sviluppo e benefici tangibili per i territori. Attraverso le iniziative organizzate dai gestori aeroportuali – ha aggiunto Borgomeo – con l’Airport Day lanciamo il Manifesto degli aeroporti italiani. L’obiettivo è sottolineare l’impegno delle società di gestione per l’innovazione, la transizione green e per un futuro sempre più attento alle esigenze di passeggeri e territori».
Manifesto degli aeroporti italiani, i 5 punti
Il Manifesto degli aeroporti italiani è un documento che sintetizza, in 5 punti, i valori e gli obiettivi che muovono il sistema. È un impegno condiviso per un presente e un futuro dove mobilità, sviluppo, innovazione e inclusività viaggiano insieme.
Qui di seguito, i cinque punti.
- Al servizio dei passeggeri. Gli aeroporti garantiscono il diritto alla mobilità delle persone e la circolazione delle merci, rendendo i territori più accessibili e favorendo l’incontro tra popoli e culture. Le società di gestione lavorano per migliorare l’esperienza di viaggio per tutti, con particolare attenzione ai passeggeri con disabilità o mobilità ridotta.
- Sviluppo e dialogo con le comunità locali. Gli aeroporti collaborano con le istituzioni per promuovere lo sviluppo economico, turistico e sociale dei territori. Con politiche attente al bene comune, creano nuove opportunità di crescita per le comunità.
- Inclusività e benessere. Gli aeroporti promuovono pari opportunità e uguaglianza di genere. Attraverso iniziative per il benessere dei dipendenti e della comunità aeroportuale, si adoperano per rendere gli scali luoghi di lavoro accoglienti, inclusivi ed equi.
- Sostenibilità ambientale. Per una mobilità aerea più sostenibile, gli aeroporti investono in energie rinnovabili, adottano modelli di economia circolare e realizzano interventi a basso impatto ambientale. Promuovono, inoltre, mezzi di trasporto green per ridurre l’impronta ecologica.
- Innovazione tecnologica. Le società di gestione puntano sull’innovazione per migliorare i servizi e aumentare l’efficienza degli scali. Gli aeroporti, infrastrutture moderne e all’avanguardia, anticipano le sfide future della mobilità.