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Aerei sicuri nel 2019, ma sull’orlo del baratro nel 2020

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Aerei sicuri: nel 2019 ci sono stati 53 incidenti e 240 morti. E’ stato pubblicato il Safety Report della Iata relativo al’anno scorso, che conferma il trasporto aereo in continuo miglioramento dal punto di vista della sicurezza. Tutti gli indicatori sono migliorati rispetto al 2018 e in confronto ai cinque anni precedenti (2014-2018). Dunque, hanno volato 4,54 miliardi di passeggeri, l’equivalente di oltre la metà della popolazione mondiale. Imbarcandosi su 46,8 milioni di voli.

«In base al rischio di mortalità del 2019, in media un passeggero potrebbe prendere un volo ogni giorno per 535 anni prima di subire un incidente con un decesso a bordo», ha detto Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della Iata.

Aerei sicuri: indice di mortalità a 0,09

Il rischio di mortalità misura l’esposizione di un passeggero o di un equipaggio a un incidente catastrofico senza sopravvissuti. Il calcolo del fattore non considera la dimensione dell’aeromobile o il numero di passeggeri a bordo. Ciò che viene misurato è la percentuale di vittime tra quelle a bordo. Il rischio di mortalità del 2019 è dello 0,09 e significa che, in media, una persona dovrebbe viaggiare ogni giorno per 29.586 anni per subire un incidente mortale al 100%.

«Ma sappiamo che un incidente è sempre uno di troppo. Ogni fatalità è una tragedia ed è fondamentale che impariamo le lezioni giuste per rendere l’aviazione ancora più sicura», sottolinea il numero uno dell’associazione mondiale delle linee aeree.

I fatti 2019

  • Ci sono stati 53 incidenti aerei e 240 morti
  • Hanno volato 4,54 miliardi di passeggeri
  • Il numero di vittime è diminuito rispetto al 2018: 240 contro 523

Rispetto all’anno scorso, l’industria aerea vede migliorare nuovamente le sue prestazioni di sicurezza: ve lo avevamo scritto in questo articolo.  E’ bene rilevare che le compagnie aeree nel registro Iata Operational Safety Audit (Iosa), che include tutte le aderenti a Iata, hanno sovra-performato le società che non sono nel registro. Infatti, la percentuale di incidenti per le aerolinee dell’elenco Iosa è stata dello 0,92 per 1 milione di “settori”, contro 1,63 per i vettori non Iosa. Quasi due volte migliore.

A questo link per downlodare il report.

«La sicurezza e il benessere dei nostri passeggeri e dell’equipaggio è la massima priorità dell’aviazione. La pubblicazione del Rapporto sulla sicurezza del 2019 ci ricorda che, nonostante essa affronti la crisi più profonda, ci impegniamo a renderla sempre più sicura», conclude De Juniac.

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Iata Safety Report 2019

Fare ripartire gli aerei per salvare l’economia mondiale

L’associazione ha pubblicato un’analisi aggiornata che mostra che la crisi Covid-19 vedrà un calo dei ricavi generati dai passeggeri di 314 miliardi di dollari nel 2020. La regressione è del 55% rispetto al 2019. L’aggiornamento è peggiorativo.

Infatti, il 24 marzo le analisi ipotizzavano una perdita di entrate economiche pari a 252 miliardi (-44% rispetto al 2019), nello scenario di severe restrizioni di viaggio della durata di tre mesi.

«Non abbiamo mai visto una recessione così profonda prima d’ora – spiegano da Montréal -. Nel nostro ultimo report, i ricavi dei passeggeri per l’intero anno precipitano del 55% rispetto al 2019, mentre il traffico scende del 48%. In altre parole, metà delle nostre attività scomparirà. È una situazione catastrofica».

L’impatto dell’industria del trasporto aereo si amplifica a tutta l’economia. Infatti, se le compagnie perdono un posto di lavoro, altri 24 scompaiono da qualche parte nella catena del valore. La scorsa settimana è stato ipotizzato che 25 milioni di lavoratori sono a rischio.

Iata chiede ai Governi aiuti urgenti: «Questo settore finirà presto i contanti, quindi il supporto di qualsiasi tipo sarà un’ancora di salvezza». Tra le misure urgenti ci sono: sostegni finanziari diretti dagli Stati, prestiti, garanzie su di essi e sostegno al mercato delle obbligazioni societarie da parte di governi o banche centrali, infine sgravi fiscali.

Restrizioni di viaggio: mercati internazionali più lenti

Come spiegato in molte occasioni dalla stessa Iata, le restrizioni di viaggio intensificheranno l’impatto della recessione sulla domanda.

«Si prevede che l’effetto più grave sarà nel secondo trimestre. All’inizio di aprile, il numero di voli a livello globale è diminuito dell’80% rispetto al 2019, in gran parte a causa delle severe limitazioni alla mobilità imposte dai governi per combattere la diffusione del virus. I mercati domestici potrebbero ancora vedere l’inizio di una ripresa della domanda a partire dal terzo trimestre, con una prima fase di revoca delle restrizioni. I mercati internazionali, invece, saranno più lenti a riprendere poiché sembra probabile che i governi manterranno i vincoli sulla circolazione più a lungo».

Buon compleanno Iata: 75 anni tra due guerre globali

Un ultimo dettaglio da ricordare: Iata è stata fondata il 19 aprile 1945. Esattamente 75 anni fa, in questa settimana.

La Convenzione di Chicago del 7 dicembre 1944 sancì i principi alla base dell’aviazione civile e del trasporto aereo mondiale, firmata da 52 Stati. Con essa fu creato il quadro normativo post-bellico, proprio mentre infuriava la Seconda Guerra mondiale. Alcuni mesi dopo, le compagnie aeree si sono unite per aiutare i governi a trasformare quel quadro nel settore che abbiamo oggi. Un comparto che sta attraversando una terza guerra globale.

Approfondisci qui le decisioni dell’Unione europea sulle raccomandazioni agli Stati in merito agli ingressi fino al 15 maggio.

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