La sicurezza e la salute dei dipendenti, quando si parla di trasferte lavorative all’estero, in certi Paesi, sono una priorità soggetta a normativa. Vigono obblighi preventivi per il datore di lavoro, oltre che logiche di buon senso. Nei Viaggi d’affari, oggi in risalita, per aspetti sanitari ci sono norme per aziende e dipendenti: Business Travel Medicine.
Business Travel Medicine
In particolare il Decreto Legislativo 81/2008 è riferimento. Si valutano i rischi sanitari, con il medico competente e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
Necessario quindi identificare luogo, itinerario e durata della trasferta. Con un documento nel DVR che indichi le malattie presenti in loco di trasferta, i sintomi, le condizioni climatiche, gli standard sanitari e la copertura, le condizioni igieniche generali e alimentari. Avviene anche una visita prima del viaggio di lavoro, per idoneità e indicazione di eventuali vaccinazioni, o informativa e profilassi di alcune possibili malattie. Con tanto di norme di comportamento.
L’informazione deve essere chiara e comprensibile, dal datore di lavoro al dipendente. Il mancato adempimento dell’obbligo di informazione e formazione ai dipendenti, prevede responsabilità varie per l’azienda.
In varie nazioni dove il Business Travel è molto evoluto e le regole stringenti nel corso del tempo, alcune strutture sanitarie hanno adibito percorsi e attività specifiche per i dipendenti di aziende che si convenzionano per la Business Travel Medicine, specialmente negli USA.