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Caos passaporti 2023, le agenzie di viaggio perdono180 milioni

La media è di 65 viaggi In fumo per circa 116.656 euro di vendite non effettuate per ciascun operatore

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Questure prese d’assalto, code interminabili, notti all’addiaccio per non perdere il posto, server irraggiungibili, i social sono ricchi di aneddoti che raccontano le disavventure di chi da qualche mese a questa parte sta tentando di ottenere l’agognato documento vinaccia. E’ il cosiddetto caos passaporti 2023.

Del resto, solo nei primi 2 mesi dell’anno, sono stati richiesti e rilasciati 412.385 passaporti. La previsione è di toccare quota 2, 5 milioni entro la fine dell’anno.

La gente, cioè, è tornata a programmare i viaggi all’estero e da qui la corsa al rinnovo dei tanti passaporti scaduti durante i vari lockdown, a cui si aggiungono le conseguenze della Brexit, con la nuova esigenza del passaporto per accedere in Gran Bretagna. Non secondaria è la carenza di libretti “vergini” con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato incalzato per aumentarne la produzione.

A ogni modo pesa anche il boom di richieste: i dati disponibili evidenziano, al netto della flessione registratasi nel periodo pandemico, l’aumento dei passaporti rilasciati nell’anno appena passato (1.815.828) rispetto al 2019 (1.783.415), al 2018 (1.649.324) e al 2017 (1.485.057).

Polizia di stato, attivata task force passaporti 2023

A questo si sommano i problemi interni alle questure, con un «grave sotto organico, con percentuali che arrivano in alcune realtà anche al 40%», come denunciava nei giorni scorsi la segreteria nazionale Silp Cgil.

Quando le critiche e le proteste sono arrivate anche in Parlamento, a fine gennaio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quella del Turismo Daniela Santanchè avevano assicurato un intervento dell’Esecutivo per risolvere la vicenda. Ma allo stato attuale per molti italiani uscire dai confini nazionali sta diventando quasi impossibile, nonostante il piano straordinario.

«Massiccia e imprevista impennata di richieste». Così la Polizia di Stato spiega i gravi disagi e i ritardi sul rilascio dei passaporti che stanno interessando le questure italiane. Ritardi a cui si sta cercando di rimediare con l’attivazione di un piano straordinario, con una task force dedicata al disbrigo delle pratiche. Nonostante questo, le segnalazioni di disservizi continuano, la mancanza di appuntamenti disponibili  o la lentezza esasperante del server che registra le prenotazioni. Ci sono poi quelli che sono riusciti a fissare l’appuntamento che parlano comunque di tempi di attesa da due a sei mesi e di lunghissime code davanti ai commissariati e alle questure.

Agenzie viaggio, perdite per 180 milioni

Vamonos Vacanze, tour operator specializzato in vacanze di gruppo, ha commissionato un approfondimento all’Istituto di Ricerca IRCM, che evidenzia come 7 viaggiatori su 10 abbiano visto lievitare a 6 settimane (69% del campione intervistato) il tempo necessario per ottenere un appuntamento per il rilascio del passaporto.

Si calcola che per il caos passaporti 2023, siano saltati in media 11,4 viaggi per ciascuna agenzia, a un prezzo medio – trattandosi di viaggi al di fuori dall’Unione europea – di 1.800 euro a viaggio. Ciascuna agenzia ha accusato mediamente 20.520 euro di vendite non effettuate.
Ancora peggio per Ota (Online travel agency): la media è di 65 viaggi in fumo per circa 116.656 euro di vendite non effettuate per ciascun operatore.
A causa di questo ‘ritardo-passaporti’ sono saltati 100 mila viaggi organizzati, con una conseguenza di 180 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio.

«Si tratta, in primo luogo, di un disservizio per la cittadinanza: il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono. Insomma, non è solo una questione di business, ma anche di diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei. È però innegabile che il problema abbia un grave riflesso anche sul mondo del turismo organizzato, proprio nell’anno della ripartenza dopo il lungo stop imposto dalla pandemia dove l’Italia è stato l’ultimo paese d’Europa a eliminare le restrizioni ai viaggi», ha commentato il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi.

Passaporto, iter per ottenerlo

Come primo step gli operatori agli sportelli ricevono tutta la documentazione, elencata anche sul sito della polizia, comprensiva delle foto tessera, che naturalmente deve essere inserita telematicamente nei sistemi informatici dedicati, dopo aver certificato il tutto tramite una firma digitale dell’utente.
A questo punto devono essere fatte preliminarmente accurate verifiche sulla veridicità e piena corrispondenza dei dati forniti dalla persona interessata, anche con particolare attenzione a tutte quelle situazioni alle quali sono legati, a qualsiasi titolo, bambini o minori in genere. Il passo successivo è la verifica di eventuali pendenze penali della persona che ha presentato domanda per avere un documento che di fatto lo autorizza a lasciare l’Italia. In caso positivo è necessario richiedere e ottenere obbligatoriamente il via libera del Tribunale a cui spetta l’onere di certificare la mancanza di esigenze, connesse a motivi di giustizia, per le quali non è consentito l’espatrio.
Tra queste ci sono anche le multe e le ammende non pagate a seguito esclusivamente di condanne penali: l’utente deve aver saldato tutti i suoi eventuali debiti con la giustizia italiana.

Passaporto d’urgenza, come ottenerlo

Come si richiede un passaporto con procedura d’urgenza? Quando esistono validi motivi di salute, studio, lavoro si può chiedere la procedura d’urgenza allegando la documentazione (certificati medici, contratto di lavoro, lettera del datore di lavoro, ecc) e il titolo di viaggio imminente, all’indirizzo pec della questura di competenza o presentandosi agli sportelli dedicati con tutti i documenti richiesti.

E’ bene far presente che in grandi realtà, come per esempio Milano, sono vari i casi segnalati in cui nemmeno la procedura d’urgenza riesce a trovare soluzione a causa delle lunghe code d’attesa.

E soprattutto vengono ormai stanati i ‘furbetti del passaporto’ che si presentano con biglietti di sola andata, voli low-cost da 25-30 euro, e rivendicano l’urgenza. Con una minima spesa, infatti pretendono di avere un passaporto in tempi rapidissimi, per poi sfruttarlo più avanti, magari per una lunga vacanza. «Questo trucco molto antipatico – aveva detto Lacquaniti, portavoce Associazione Nazionale Funzionari Polizia – ha fatto sì che ci ritrovassimo più persone con la richiesta d’urgenza rispetto agli altri utenti. Contribuendo a far saltare sistemi che servono per far contenere in qualche modo la situazione».

Niente rimborso per viaggio saltato causa passaporti 2023 scaduti

Ma se anche la procedura d’urgenza non andasse a buon fine, perché non si è in possesso delle ragioni valide, bisogna ricordarsi che il consumatore non ha sempre ragione. La disciplina posta a tutela dei clienti, infatti, è temperata dal principio di autoresponsabilità. Quindi, se si acquista un biglietto aereo o un pacchetto vacanze con meta extra Ue senza avere la certezza che si sarà in possesso del passaporto al momento della partenza, siamo nel caso di negligenza del consumatore e dunque non si ha diritto al rimborso. Così come non esistono polizze assicurative, come quelle per cancellazione per ragioni ad esempio di salute, che coprano tra le motivazioni quella di avere i documenti scaduti.

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