Da anni sentiamo dire che si può migliorare la regolamentazione delle auto aziendali in fringe benefit, ma nel 2023 il settore attende ancora una riforma fiscale che le tocchi.
Le aziende, i datori di lavoro, usano vari fringe benefit per i dipendenti. L’auto aziendale resta il più ambito, per molti. È però un elemento ancora molto appesantito da regole e dal fisco.
La stessa LeasePlan, per parola di Alberto Viano, ricorda come dal punto di vista fiscale ci sia molta complessità: da un lato, l’auto aziendale alleggerisce l’onere fiscale per fringe benefit di reddito in natura. Dall’altro, tare reddito ora si conta in proporzioni dal 25% al 60% secondo emissioni Wltp e, indipendentemente da altri fattori rilevanti, in base alle tabelle aumentano emissioni con piccole variazioni.
Aumentando anche l’imponibilità su reddito personale. L’azienda può invece dedurre ai fini del reddito di impresa un ammortamento calcolato ancora su vecchi importi in lire. Quando le auto costavano la metà di oggi (l’equivalente di 35 milioni di lire).
Il Governo Meloni è chiamato ad agire, sul fronte delle tassazioni di auto aziendali. Intanto, per i propri conteggi a uso interno e fiscale, driver e fleet manager usano le note Tabelle ACI 2023, divulgate e spiegate come sempre su Missionline.it.