La campagna è stata presentata da Kalanit Goren, Consigliere per gli Affari Turistici, Ambasciata d’Israele e direttrice Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia. Durante l’evento Israel, your next Mice Destination, un’occasione di incontro e di networking con alcuni dei più importanti operatori israeliani del settore.
In questa occasione l’Ente del Turismo Israeliano ha confermato il suo interesse verso il MICE. Israele ci sono moltissime aziende internazionali di High Tech e start-up. Non per niente da merita il nome di Start-Up Nation. Proprio qui il MICE trova una destinazione particolarmente adatta.
L’offerta MICE di Israele si amplia
«Il nostro Paese è uno spazio multiculturale con 9 milioni di abitanti che si distinguono per storie e tradizioni rendendola uno degli stati più eterogenei del mondo».
Spiega Kalanit Goren: «In media Israele ha 300 giorni di sole all’anno e vanta il numero di musei pro capite più alto al mondo, 200. Questi sono distribuiti in un Paese relativamente piccolo. A ciò si aggiungono 16 siti UNESCO, tra cui la Città Bianca di Tel Aviv e l’architettura Bauhaus, Gerusalemme e la sua storia millenaria, i convention center delle 2 città e i loro servizi avveniristici. Particolarmente interessante per il MICE il fatto che l’IVA sui servizi turistici è pari a zero per i turisti.
Il motivo per cui abbiamo deciso di riproporre in Italia un evento MICE – continua la Goren- è far conoscere all’industria di settore la nostra offerta che con gli anni si è ampliata.
Anche durante la pandemia, Israele ha continuato ad espandersi, con marchi di lusso e catene di hotel che hanno deciso di investire nel nostro Paese, consci che sia una terra ricca di possibilità e in continua evoluzione».
Qualche dato: nel mese di gennaio 2023 sono stati registrati 257.400 ingressi, con un aumento del 457% rispetto al gennaio 2022. In particolare, solo nel mese di gennaio di quest’anno, 11,7 mila italiani (erano 81,9 mila in tutto nel 2022) hanno deciso di visitare Israele, un numero in linea con i numeri registrati del 2019. Che aveva visto Israele battere ogni record con l’ingresso nel Paese di 181,2 mila turisti italiani.
Il mercato italiano per Israele
«L’Italia è il quinto mercato per Israele e dobbiamo continuare a espanderci. Per questo motivo – sottolinea Kalanit Goren- abbiamo iniziato a relazionarci sempre di più con i maggiori tour operator italiani di tutti i brand del turismo.
Il nostro obiettivo è far partire attività di co-marketing tradizionali ma anche la novità di investimenti con incentivi passeggeri. Inoltre è in cantiere l’organizzazione di fam trip in collaborazione con le maggiori compagnie aeree dedicate a tour operator e agenzie di viaggio».
L’impennata di turisti italiani in visita ad Israele è senz’altro stata agevolata dall’incremento dei collegamenti aerei con ben 117 voli settimanali. Il 2023 sarà l’anno dei 75 anni della nascita dello Stato di Israele. Un motivo in più per andare a scoprire la storia, la cultura, la tradizione, la natura di questo Paese.