Tesla auto da ricchi? Certe nuove auto elettriche premium tedesche, o BEV sportive di tutto il mondo, sono da considerarsi più lussuose di una vecchia Mercedes sei cilindri? Tutto fa discutere, ma se fino a ora le BEV e PHEV erano note per i vantaggi fiscali, inclusi quelli di controllo da parte della Guardia di Finanza, essendo in qualche modo lontane dal redditometro, ora la musica cambia.
Redditometro per auto elettriche e ibride
Con il nuovo anno, 2023, le Fiamme Gialle controllano anche le auto con spina. Se un tempo si segnalavano Aston, Ferrari, Lamborghini, a essere “sott’occhio”, ora anche certe auto a zero emissioni servono per incrociare dati su redditi, patrimoni e tenore di vita.
Nel redditometro quindi, da inizio anno, si contano anche le auto elettriche e ibride possedute. Non tutte le nuove “auto green” elettrificate sono però inserite, nel Controllo Economico del Territorio della GdF. Solo le auto ibride con potenza massima che supera i 120 Kw, che a onor del vero non è nemmeno tantissimo per la tecnologia odierna e le auto elettriche con potenza massima superiore ai 70 Kw, valore altrettanto facile da veder superato, nei listini di varie Case.
Quali elettriche nel redditometro
Indubbiamente i costi, su questi listini, per molte BEV e PHEV innovative, premium, non sono da tutti e, se non si parla di auto aziendale sposata al green per necessità, ha un senso l’inclusione nella verifica come per altri veicoli di pari valore. Il redditometro, anche per auto elettriche o ibride.
Tra i modelli più noti, di auto elettriche non per tutti con listino prezzi sopra i 100K euro, ci sono ad esempio Porsche Taycan Turbo S, l’attesa Lucid Air Grand Touring Performance, la Audi RS e-tron GT, Tesla Model S Plaid e Mercedes-Benz EQS 450+.
Resta il fatto che, pur sotto la lente del fisco, non sempre destano attenzione popolare in strada, come la vecchia young-timer con sei rumorosi cilindri. Quella, magari, paga comunque il proprio superbollo e le ZTL, mentre le BEV spesso ne sono esenti.