Nel decreto Milleproroghe approvato dal Consigli dei Ministri, non compare l’estensione dei termini di consegna dei beni strumentali tradizionali, tra cui rientrano i veicoli. Usati dalla imprese che effettuano servizi di trasporto.
Insorgono le associazioni delle imprese trasporto merci e passeggeri, ma anche quelle della filiera automotive. Apprendono tutti la notizia con “profondo sconcerto”, dato il rischio di pregiudicare l’accesso al sostengo per tante aziende.
Proroga termini consegna 2023 beni strumentali
La richiesta di concedere sei mesi di proroga (senza impatti sulle finanze pubbliche) non è stata presa in considerazione. Le imprese di trasporto rischiano di veder pregiudicato l’accesso ad una delle principali misure di sostegno agli investimenti degli ultimi anni. Che, tra l’altro, non sarà più operativa nel 2023.
Associazioni (Anav, Anfia, Anita, Federauto e Unatras) e filiera auspicano sia il rinnovo del credito d’imposta nel Mezzogiorno (previsto dal DDL Bilancio 2023), sia l’estensione di sei mesi per i termini di consegna dei beni oggetto del credito d’imposta. In scadenza il 31 dicembre 2022.
Beni strumentali materiali tradizionali e innovativi, ordinati nel 2021 e per cui è stato versato un acconto del 20%; ordinati nel 2022 per cui non è stato versato acconto; beni strumentali materiali tradizionali ordinati nel 2022 per cui è stato versato un acconto del 20%.