Prova Mercedes GLC

Prova della Mercedes GLC, col nuovo Suv ibrido 100 km in elettrico

Il nuovo Suv del costruttore tedesco più lungo e ha nuove tecnologie con ruote posteriori sterzanti

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Missionline ha effettuato una prova della Mercedes GLC. Un test drive su diversi percorsi stradali, con fondo in diverse condizioni e a velocità differenti.

Il tutto per dimostrare – se ce ne fosse ancora bisogno – che il nuovo Suv tedesco è una vettura a 360 gradi. Non solo per gli “occhi” telematici che guardano tutto intorno ma anche perché si potrebbe dire che sia un’auto per tutte le età e per ogni situazione.

Ricalcando le parole di Eugenio Blasetti, manager relazioni esterne di Mercedes Italia «è un’auto da flotta aziendale. Dopo più di 30 anni in questa azienda mi sento ancora appassionato verso la “stella” e le sue auto».

E non gli si può certo dar torto, visto quanto la casa di Stoccarda riesce a mettere in campo anno dopo anno. Dopo la prova della Mercedes GLC, la parola “campo” non è citata a caso: questo Suv in 6 versioni che parte da un listino di 61 mila euro dà il meglio di sè anche sulle strade fangose e aspre tra i boschi della provincia di Novara.

Prova della Mercedes GLC, sterzano anche le ruote posteriori

A proposito di strade sconnesse e fangose: con le ruote posteriori sterzanti quando si sceglie la modalità di guida offroad, chi è al volante sa che può osare. Osare a percorrere strade sconnesse o di campagna, che con la trazione integrale 4matic e con la telecamera “cofano del motore trasparente” rende facile la guida. Quest’ultima modalità permette di vedere nello schermo la strada immediatamente di fronte alle ruote, come se il cofano non esistesse.

Non bisogna commettere l’errore di ritenere che la GLC sia solo un’auto offroad. In autostrada, anche alle alte velocità, sembra di guidare sul velluto: zero vibrazioni, zero (o quasi) rumore e zero percezione della velocità. Per questo, infatti, è sempre opportuno tenere gli occhi sul cruscotto per non superare i limiti.

Lo stesso dicasi sulle strade statali che, purtroppo, in Italia non sempre hanno la giusta manutenzione. Ma questo stato “migliorabile” dell’asfalto di statali e provinciali porta ancor più ad avvantaggiarsi della guida della nuova GLC.

A proposito di ruote posteriori sterzanti: a meno di 60 km/h, sterzano controfase rispetto alle ruote anteriori. Nelle manovre di parcheggio anche fino a 4,5 gradi rispetto all’angolo dell’asse anteriore. In questo modo il passo si accorcia virtualmente in funzione della situazione, e la vettura diventa più maneggevole e agile.

Oltre i 60 km/h le ruote posteriori sterzano fino a 4,5° nella medesima direzione di quelle anteriori facendo allungare il passo. Il tutto con vantaggi tangibili come maggiore stabilità di marcia e più sicurezza alle velocità elevate, nei cambi di corsia rapidi o in caso di brusche manovre di scarto.

Inoltre, nelle manovre sportive, come per esempio quando si percorre una strada extraurbana, è sufficiente imprimere un angolo di sterzata nettamente inferiore e la vettura reagisce in modo più diretto ai comandi dello sterzo.

[Leggi di più sulla GLC su Mercedes-Benz.it]

Per la nuova GLC, motori benzina e Diesel

L’auto punta sulla trazione ibrida. La gamma di modelli comprende motori a 4 cilindri benzina e Diesel, combinati con un motore elettrico. Quattro di questi sono realizzati con la tecnologia mild hybrid con alternatore-starter integrato di seconda generazione. Altre tre motorizzazioni sono di tipo ibrido plug-in con potenza complessiva massima di 381 CV.

Tutti gli ibridi plug-in hanno un’autonomia elettrica di oltre 100 chilometri. Grazie all’autonomia elettrica disponibile, pertanto, è possibile percorrere la maggior parte dei tragitti quotidiani in emissioni zero. Il programma di marcia Hybrid migliorato prevede la modalità elettrica per i tratti di strada in cui è più utile: nelle aree urbane, ad esempio, il sistema dà la priorità a quest’ultima.

Gli interni? “Moderni e sportivi”  recita una nota della casa. E in effetti, la prova della Mercedes GLC ha lasciato proprio questa impressione. Con una plancia portastrumenti che nella sezione superiore ha bocchette tonde appiattite che ricordano le turbine di un aereo. La sezione inferiore ha elementi decorativi.

Lo schermo LCD ad alta risoluzione da 12,3 pollici, posto davanti al guidatore, sembra sospeso. Come peraltro quello centrale da 11,9 pollici.

[Leggi della Mercedes Wallbox]

Prova Mercedes GLC, dimensioni più “generose”

Di primo acchito, la nuova versione del Suv tedesco appare più “generosa” in fatto a dimensioni. E che qualcosa è cambiato. Rispetto al modello precedente è più lunga di 6 cm (per un totale di 4.716 mm) e più bassa di 4. La carreggiata anteriore è cresciuta di 6 mm (arrivando a 1.627 mm) e quella posteriore di 23 mm (1.640 mm).

L’incremento nella lunghezza dell’auto va a beneficio del passo, ma anche degli sbalzi anteriore e posteriore. La larghezza dell’auto, di 1.890 mm, è invece rimasta identica.

In tutto ciò, il volume del bagagliaio trae vantaggio dallo sbalzo posteriore incrementato: con i suoi 620 litri (+70 rispetto al passato) è cresciuto nettamente. Un incremento evidente nell’uso pratico.

GLC dispone di serie del portellone posteriore Easy-Pack, che si apre e si chiude con il tasto sulla chiave di accensione, con l’interruttore nella porta lato guida o con la maniglia di sbloccaggio sul portellone posteriore stesso.

[Scopri la precedente versione della GLC]

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