Tagliare sui costi del business travel si può, soprattutto se si prendono piccoli accorgimenti che non cambiano praticamente nulla e non abbassano la qualità del viaggio. A dirlo è un giornale americano destinato agli imprenditori, che più di ogni altro sono attenti alle spese di viaggio correlate con la propria attività professionale. Ossia un settore per il quale, nel 2015, nel mondo si è speso il 6,5% in più rispetto all’anno precedente.
Come risparmiare, allora? Nonostante l’aumento nella sepsa complessiva, molte aziende sono oculate e spendono con prudenza. Ecco come:
Punto 1: è meglio prenotare con largo anticipo treni, aerei o hotel. Ovvio? Fino a un certo punto: una ricerca effettuata negli Usa ha mostrato che le tariffe aeree migliori si trovano 57 giorni prima del viaggio per i voli nazionali e 171 giorni prima per quelli internazionali. Sul mercato ci sono poi dei siti che avvertono quando le tariffe calano (Yapta e AirfareWatchdog). Altra cosa: meglio viaggiare di domenica: costa meno, perché la domanda scende.
Punto 2: viaggiare leggeri. Già, perché negli ultimi tempi – soprattutto in America – sono molto severe sul peso del bagaglio e spesso chiedono degli extra per ogni chilo aggiuntivo. Alcune compagnie, addirittura, fanno pagare un extra per ogni valigia imbarcata nella stiva. Per ridurre i costi al minimo, meglio leggere le regole del vettore e cercare di far stare tutto in una borsa da portare con sé in cabina, cosa che si traduce anche in un risparmio di tempo una volta atterrati.
Punto 3: occhio al cibo. In questo caso, non si tratta di un’avvertenza dietetica ma di un consiglio legato agli hotel: per risparmiare, meglio prenotare strutture nella cui tariffa ci sia compresa la colazione. Altra cosa da evitare: il room service, che fa schizzare in alto le spese. Attraverso certe app apposta si posson anche trovare ristoranti economici nei dintorni (Yelp e UrbanSpoon).
Punto 4: risparmiare sulle telefonate internazionali. Oltre alle spese per aerei e alberghi, un’altra voce che colpisce il portafoglio del busines traveler (e quindi delle aziende) è quello delle chiamate a casa o delle connessioni dati via smartphone quando si è all’estero. Per questo motivo, scegliere una struttura che offre la connessione gratuita wi fi diventa fondamentale in ottica di risparmio appena si varcano i confini nazionali (anche se in Europa dal 2017 le cose cambieranno. Vedi l’articolo di Mission). Un’ottima alternativa è quella di utilizzare il servizio di iPlum.com, che permette di dare una nuova “identità” al proprio smartphone e al proprio tablet.
Punto 5: meglio il car sharing delle auto a noleggio. L’accorgimento è valido quando si va nelle grandi città coperte del servizio, mentre non lo è in caso si viaggi in aree rurali o in piccole città. Con la app giusta, il carsharing permette una mobilità uguale a quella del “rent a car” ma a una tariffa molto inferiore, visto che si paga il reale utilizzo dell’auto. Questo fermo restando che il servizio che si ottiene è inferiore, dato che si deve mettere in conto di camminare per raggiungere il veicolo disponibile. In alternativa, ma solo dove è presente, è molto conveniente la condivisione del taxi tramite app (UberPool e Lyft Line), con conseguente risparmio sulla tariffa.