Cosa accade nella politica italiana, per il settore auto? Il nuovo governo Meloni, per parola del neo-ministro Ambiente ed Energia, Pichetto Fratin è che si continua con il filone già aperto. Quello approvato dal governo Draghi insomma: lotta alle emissioni, ma con evidenza maggiore per la neutralità tecnologica.
A dare una mano al nuovo governo, nelle difficili scelte su quali auto includere negli incentivi e per quali importi, anche il consulente di “continuità speciale”, Cingolani. In Europa l’Italia proverà a far sentire le proprie idee con anche proposte utili.
Dichiarazioni di neutralità politica sull’auto
Pichetto Fratin, intervenuto oggi al ForumAutomotive di Milano, in collegamento da Bruxelles con Pierluigi Bonora, non ha specificato i termini dei nuovi ecobonus 2023, ma si intende che non avremo una frenata. Nella spinta ecologica per auto a zero emissioni, o quasi.
Plausibile una rivisitazione certo, che non neghi spazio a soluzioni demonizzate pur se valide ecologicamente.
Certo, l’Italia da sola non potrà distanziarsi troppo dalle normative europee. Anche quelle però potrebbero essere meno vincolati, di quanto si diceva solo lo scorso anno, a partire dalla nuova omologazione Euro 7.
“Dobbiamo affrontare la situazione con cautela, conciliando gli interessi dell’Italia con quelli degli altri Paesi – ha dichiarato il Ministro – Il Governo porterà in Europa un approccio all’automotive improntato alla neutralità tecnologica. Diversificazione delle fonti e sperimentazione su nucleare di ultima generazione, la ricetta per il futuro”