A poco più di quattro mesi dal lancio del markeplace Accorhotels.com, il colosso francese dell’hôtellerie ha incontrato la stampa per commentare, e festeggiare, i primi lusinghieri risultati di questo progetto, avviato in prima battuta in Italia, Francia, Spagna, Londra, Bangkok e Singapore. Hanno infatti già aderito al marketplace oltre 200 hotel indipendenti, di cui quasi la metà (78) nel nostro Paese.
![Renzo Iorio, Accor](https://www.missionline.it/wp-content/uploads/2015/11/Renzo-Iorio_Accor-300x200.jpg)
“La scelta di aprire la nostra piattaforma di prenotazione anche agli hotel che non esibiscono i nostri marchi non ha precedenti nel settore alberghiero” ha spiegato Renzo Iorio, CEO di AccorHotels per Italia, Grecia, Israele e Malta. “Lo abbiamo fatto per venire incontro alle esigenze di una clientela che, lo dicono numerosi studi sull’e-commerce, prenota sempre più spesso i propri pernottamenti sul web o tramite dispositivi mobili”.
“Grazie alla commercializzazione di altre strutture sul nostro marketplace” ha aggiunto Iorio, saremo in grado di includere nella nostra offerta anche le destinazioni in cui i 4000 hotel del gruppo Accor non sono attualmente presenti”.
Ma questa iniziativa cambierà il rapporto di Accor con le Ota? Su questo punto Iorio è molto chiaro: “No, continueremo a considerare le Ota un interlocutore fondamentale nel mercato turistico. Non siamo una online travel agency e non aspiriamo a diventarlo. Il nostro scopo è fare in modo che la nostra clientela visiti la nostra piattaforma, nonché la App che abbiamo lanciato di recente, prima di rivolgersi ad altri canali di prenotazione online”.
![Francis Louis Passerini, Fastbooking](https://www.missionline.it/wp-content/uploads/2015/11/Francis-Louis-Passerini_-fastbooking-300x300.jpg)
Il progetto di Accor è stato sviluppato in collaborazione con Fastbooking, che il gruppo francese ha acquisito lo scorso aprile nel quadro di un investimento di 225 milioni di euro sul digitale. E proprio Francis Louis Passerini, direttore generale di Fastbooking per Sud Europa, Medio Oriente e Africa, ha illustrato gli obiettivi futuri di Accorhotels.com: “A partire da gennaio intensificheremo l’attività con l’estero, toccando i mercati di Germania, Portogallo, Emirati Arabi, Turchia, Giappone e Thailandia”.
Lo scopo è raggiungere in pochi anni quota 10mila hotel, di cui oltre 500 in Italia. “Tutte strutture scelte con criteri molto selettivi” ha aggiunto Passerini: “Ad esempio non devono appartenere a grandi catene internazionali, devono disporre di un minimo di 30 camere e avere molte e positive recensioni su Tripadvisor”.