Come si evolverà il BT

Come si evolverà il BT? Le previsioni e i processi della ripartenza a livello internazionale

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Come si evolverà il BT? Come saranno gestiti i processi all’interno delle aziende? E come affronterà la ripartenza l’industria turistica? Se ne è parlato il 5 ottobre scorso, a Milano, durante la GBTA Conference 2022, l’appuntamento annuale con il capitolo italiano di GBTA, associazione internazionale dedicata al business travel.

La ripresa è lenta

Anche se le aziende hanno ricominciato a viaggiare, il settore dei viaggi d’affari stenta a tornare ai livelli pre-Covid. Ne hanno parlato Davide Rosi, consulente di strategia aziendale, e Andrea Giuricin, ceo di Tra consulting. “Negli ultimi anni si è verificata una disruption del settore turistico che, al momento, non è ancora finita – ha detto Davide Rosi -. Dopo la crisi drammatica legata alla pandemia è scoppiata la guerra russo-ucraina, con le ripercussioni economiche a cui stiamo assistendo. Ecco perché le previsioni sull’andamento del travel non possono essere che pessimistiche. Non si prevede una vera ripartenza fino al 2025, anche se è è difficile fare previsioni attendibili, vista l’incertezza degli scenari attuali. Alla fine di quest’anno il mercato dei viaggi d’affari avrà recuperato solo il 60-70% rispetto al 2019″. Le ragioni sono molteplici: “Le aziende in questi anni hanno ridotto la loro propensione a viaggiare e la sicurezza dei dipendenti è una priorità. Inoltre,  negli ultimi anni siamo stati costretti a usare le tecnologie in modo spinto, al posto dei contatti in presenza. Una tendenza che permane tuttora”.

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Evoluzione dei viaggi d’affari, ripresa dei voli domestici

Anche il trasporto aereo va a rilento. La pandemia, ha spiegato alla platea Andrea Giuricin, ha riportato il trasporto aereo indietro di 30 anni. “Nel 2020 hanno viaggiato 40,5 milioni di passeggeri, meno dei 53 milioni registrati nel 1997. E anche se 2021 c’è stata una risalita, il recupero non è stato totale. Nel 2022 stiamo assistendo a una ripresa dei voli domestici, mentre quelli internazionali faticano ancora a riportarsi ai livelli pre-Covid. Invece le performance del trasporto ferroviario sono ottime, con 84 milioni di passeggeri trasportati e tariffe  più basse rispetto alle altre nazioni. Nel nuovo scenario di mercato aerei e treni dovranno collaborare per proporre servizi all’insegna dell’intermodalità”.

Come si evolverà il BT? La sicurezza sarà sempre in primo piano

La pandemia ha risvegliato l’attenzione delle aziende nei confronti della sicurezza dei dipendenti durante i viaggi di lavoro. E tutto lascia pensare che questa tendenza sia destinata a impattare sul mondo del travel anche in futuro. Ecco perché ad aprire la GBTA Conference è stato l’intervento di Nicola Minasi, capo dell’Unità di Crisi presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Minasi ha suggerito alla platea, prima di viaggiare, di consultare sempre il sito Viaggiaresicuri.it e registrarsi sul portale Dovesiamonelmondo.it, che agevola il tracciamento dei viaggiatori perché permette di visualizzarne l’ultima posizione rilevata.  “Questi strumenti, insieme alla nostra app Unità di crisi, sono facili da usare, totalmente gratuiti e in grado di migliorare la sicurezza, se aggiunti alle altre misure aziendali”. L’Unità di Crisi, ha spiegato Minasi,  è composta da un team di 30 persone che lavorano giorno e notte in caso di sequestri, atti terroristici, evacuazioni, pandemie, emergenze sociopolitiche. Durante la pandemia questa organizzazione ha  gestito ben 1186 voli di rientro dall’estero.

Ma la sicurezza va pianificata

Come si evolverà il BT? Questo interrogativo ha animato anche la tavola rotonda “Riconnettere, ripensare, ricreare”, moderata da Davide Rosi. Franco Fantozzi, Senior Security Advisor, International Sos, si è nuovamente soffermato sul tema della sicurezza. “Per limitare i rischi bisogna pianificare – ha detto il manager -. Le aziende devono rivedere l’intero processo che le porta a mettere a punto le loro travel policy, passando attraverso 4 fasi: individuazione, analisi, monitoraggio e infine mitigazione del rischio. Non si può più prescindere da queste modalità se si vogliono prevenire i rischi di viaggio”.

E sull’importanza della prevenzione si è espresso anche Paolo Fedeli, direttore medico di Sandoz: “Dobbiamo fare in modo che le crisi siano sempre meno frequenti e sempre meglio gestite. Da un punto di vista aziendale abbiamo vissuto in due anni le trasformazioni che di solito avvengono in 30 anni. Il business travel continua a essere un elemento fondamentale per il business delle aziende, ma abbiamo  imparato a pesarne più attentamente l’utilità, evitando tutti i meeting non indispensabili. Inoltre, abbiamo capito che è importante preparare attentamente le trasferte, valutando anche i rischi sanitari. Prima non li consideravamo, oggi invece sono diventati un elemento fondamentale di cui tenere conto”.

Tariffe in crescita nel trasporto aereo

Flavio Ghiringhelli, country manager di Emirates e presidente dell’Ibar, Italian Board Airline Representatives, ha illustrato le criticità che rappresentano un freno alla ripartenza del trasporto aereo. “Nel 2020 quasi tutti gli aerei sono rimasti a terra e i profitti sono diminuiti drasticamente. Uno shock che ha indotto i vettori prendere decisioni “di pancia”, come i licenziamenti. Con queste scelte le compagnie fanno i conti ancora oggi perché, proprio in fase di ripartenza,  hanno problemi con il personale”.

“Un altro fattore che condiziona l’industria è il prezzo del carburante, che oggi costa il 133% in più rispetto ai livelli pre-Covid – ha aggiunto Giringhelli -. Una situazione che mette le compagnie da un lato nella posizione di contenere i costi, dall’altro di aumentare le tariffe. Cerchiamo quindi di focalizzarci sul servizio per aumentarne la qualità, a fronte di questi rincari”. La nota positiva è che la domanda di voli aerei è in crescita. Per rispondere a questo trend occorrerà ripristinare rotte e network.

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Mice con il vento in poppa

Oltre a cercare di capire come si evolverà il BT, nel corso della tavola rotonda si è parlato anche di Mice insieme con Marco Quagliarella, director of International Operations di AIM Group International. Il settore dei congressi e degli eventi, infatti, si sta riprendendo più rapidamente del business travel, ma esibisce alcuni mutamenti radicali. “Siamo tutti diventati digital event organizer perché, a causa del Covid-1,9 abbiamo dovuto introdurre nuove competenze nel nostro lavoro. Personalmente non ho mai pensato che  avremmo finito per rinunciare agli incontri in presenza, ma ero  convinto che questa trasformazione sarebbe rimasta. Oggi c’è una forte ripresa degli eventi, che continuano a essere in parte digitali. Una tendenza che ci porta a comprimere i tempi dei lavori e a valorizzare, invece, la condivisione post evento tra pubblico e relatori. La tecnologia sarà di sicuro un fattore trainante anche in futuro e ci permetterà di lavorare sempre meglio”.

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