Taxi dei cieli

Taxi dei cieli, nel 2024 parte il servizio Fiumicino-Roma

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Questa mattina è partita l’era del servizio taxi dei cieli tramite drone. Nulla ancora di operativo, per ora. Ma alla presenza di autorità, stampa e addetti ai lavori, all’aeroporto di Roma Fiumicino è partito il primo volo dimostrativo effettuato con un Volocopter 2x.

Ossia un eVTOL, un velivolo progettato, costruito, testato e, in futuro, gestito dalla Volocopter che a partire dal 2024 lo utilizzerà per i collegamenti dall’aeroporto romano al centro città. Tempo di volo: 20 minuti. Costo: 120 euro. Prima però servono le autorizzazioni di legge.

Ma il dato ormai è tratto e la strada verso il servizio taxi dei cieli è tracciata. Negli ultimi dodici mesi, le tecnologie di volo hanno fatto progressi significativi: dalla progettazione dei vertiporti (come quello nelle immediate vicinanze del terminal dello scalo romano) alle normative necessarie.

Il pilota collaudatore di Volocopter ha volato a 40 km/h per 5 minuti a 40 metri di altezza dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità italiane competenti. Ossia Enac ed Enav (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e l’Ente Nazionale Assistenza al Volo.

[Leggi dell’integrazione treno-aereo a Fiumicino]

Il taxi dei cieli? Un drone elettrico con 18 motori. Silenziosi

«Il Volocopter 2x è un drone elettrico con 18 motori, silenzioso ed ecocompatibile» ha detto Christian Bauer, chief commercial officer e Interim Chief Financial Officer di Volocopter. «In poco meno di un anno siamo passati da un accordo di partnership a un test di volo in una struttura funzionante. Per questo motivo, stiamo riunendo tutti i principali stakeholder e le autorità di regolamentazione affinché possano osservare di persona questo servizio di mobilità e questa tecnologia».

Affinché il servizio di taxi dei cieli prenda piede su larga scala occorre la costruzione di veliporti come quello di Fiumicino, in grado di fare atterrare e decollare in sicurezza i velivoli. Ed è questo l’obiettivo di UrbanV, società fondata da Aeroporti di Roma, Gruppo Save (aeroporto di Venezia), Aeroports de la Côte d’Azur e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna.

La rete iniziale di vertiporti includerà le aree di riferimento dei partner fondatori e potrà essere estesa ad altre aree geografiche.  «Anzi: sarà per forza di cose estesa ad altre città, d’Italia e d’Europa» ha rimarcato Christian Bauer.

L’ambizione di UrbanV è quella di essere tra i primi al mondo a lanciare reti commerciali di Mobilità Aerea Avanzata. La missione è portare la mobilità aerea nei centri urbani progettando e gestendo i vertiporti.

[Leggi di più sul servizio aereo tra Fiumicino e Roma]

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La mobilità aerea coi droni passa dal vertiporto Fiumicino

Il vertiporto di Fiumicino – da cui partirà il servizio di taxi dei cieli per la stazione Termini –  si trova all’interno di una “sandbox” approvata dall’Enac. Gli ingegneri lo hanno progettato per ospitare vari tipi di test sia per il volo, sia per le operazioni a terra con un sistema elettrico ideato e costruito per consentire il rodaggio di varie tecnologie di ricarica eVTOL (scambio di batterie o ricarica rapida).

«L’evento di oggi rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso finalizzato a essere ‘pionieri’ nella sperimentazione e nell’implementazione della Mobilità Aerea Avanzata in Italia». Così ha aggiunto Marco Troncone, Ceo di Aeroporti di Roma. «Il passo successivo sarà il collaudo e il lancio di un drone che possa operare su distanze più lunghe».

Il piatto è molto ricco. Basti pensare che studi fatti da autorità internazionali mostrano che la dimensione stimata del mercato dell’Uam in Europa – compresi R&S, produzione di veicoli, operazioni e costruzione di infrastrutture – sarà di circa 4,2 miliardi di euro entro il 2030. Con la capacità di creare o sostenere circa 90.000 posti di lavoro (esclusi i posti di lavoro in ambito produzione).

[Visita Urbanv.com e guarda il video col volo di prova]

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