Treni e business travel

Treno e business travel sono i “compagni di viaggio” del domani

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Il treno e il business travel sono sempre più vicini. Una ricerca effettuata da Trainline Partner Solutions (TPS) – piattaforma tecnologica digitale internazionale per treni e autobus – mostra infatti che tra i viaggiatori d’affari la popolarità della ferrovia è in crescita.

Tra i motivi c’è che i modelli di lavoro ibridi sono diventati la norma e i dipendenti cercano di evitare a tutti i costi i “tempi morti di viaggio“.

Certo, la ricerca sul traporto tra il treno e il business travel riguarda il Regno Unito. Ma si può scommettere che la tendenza riguardi anche l’Italia e gli altri paesi europei.

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I dati della ricerca sul rapporto tra treno e business travel

Qualche dato: per l’82% dei business traveler d’oltremanica il mantenimento della produttività è fondamentale. Per quasi la metà (il 44%) rimanere connessi e attivi durante il viaggio o i transiti ha aumentato d’importanza da quando la pandemia ha reso necessario l’utilizzo di schemi lavorativi più flessibili e ibridi.

Come conseguenza, il 50% dei rispondenti ha detto che l’utilizzo del treno rende più facile continuare a lavorare rispetto ai viaggi in auto o in aereo. Addirittura 4 business traveler su 5 concordano nel dire che nei prossimi 12 mesi utilizzeranno di più la ferrovia.

Ma quali sono i reali vantaggi delle rotaie rispetto agli altri mezzi di trasporto? Sicuramente l’accesso a internet – tema scelto dal 51% dei rispondenti – seguito da un più comodo ambiente per lavorare (50%). Le risposte (si poteva citare più di un punto) hanno evidenziato anche “una esperienza più calma e tranquilla” (48%) e minori tempi di attesa (46%).

Attenzione, però, che c’è una discrepanza tra quanto vorrebbero i dipendenti e quanto offrono le aziende. Infatti il 79% dei primi ritengono che i secondi dovrebbero promuovere opzioni di viaggio alternative a voli di corto raggio o con l’auto privata. E il 45% ha aggiunto che le loro aziende dovrebbero fare di più per promuovere l’opzione treno.

E il bello è che che i travel manager o gli amministratori delegati sono d’accordo. Tuttavia, nonostante l’87% di questi ultimi dica che fare in modo che i dipendenti in viaggio restino produttivi sia un tema importante, solo il 65% favorirà l’uso del treno. E il 68% ritiene che la propria azienda dovrebbe fare di più in tal senso.

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La ferrovia e il tema della sostenibilità

Ma cosa impedisce una “sana” relazione tra il treno e il business travel? Per il 30% un ostacolo è che i propri fornitori di servizi non danno ampie opzioni in tal senso. Un rispondente su 5, poi, vede che per la propria azienda non è una priorità.

C’è poi il tema sostenibilità, che fa rima con ferrovia. Una ricerca precedente mostrava infatti che sette dipendenti su dieci (71%)  ritenevano che le aziende che non offrissero viaggi di lavoro sostenibili. Rappresentando un cattivo esempio per le generazioni future.

Tuttavia si intravede una certa propensione verso il treno da parte dei “decision maker” britannici. I motivi? Per il 61% il tema ambientale resta il più importante, seguito dalla possibilità di fare un buon rapporto di sostenibilità (51%).

Se per i viaggiatori il tema produttività è al primo posto, per le aziende scende al terzo con solo il 49% dei top manager che lo ritiene argomento significativo rispetto ai viaggi in auto o in aereo. Questi ultimi 2 mezzi accorciano i tempi di viaggio rispetto alla ferrovia. Ma nelle risposte si nota che i manager ritengono che l’allungamento dei tempi di viaggio sia compensato da un aumento della produttività e della connettività.

Un ultimo dato arriva da questa ricerca: il treno non è solo visto come una opzione negli spostamenti nazionali. Il 64% degli interpellati, infatti, lo considera anche per i viaggi internazionali. Negli ultimi 12 mesi, circa un terzo ha già utilizzato qeusto mezzo di trasporto nel continente europeo per i viaggi di lavoro.

Se si guarda la fascia di età 18-24 anni, tale percentuale raddoppia ed è poco meno di due terzi.

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