Il noleggio a lungo termine nel 2022 regge la crisi del mercato dell’auto. E le previsioni di chiusura sono altresì favorevoli. Dopo i primi sei mesi, il comparto chiude al +0,18% rispetto il 2021, con una quota di mercato che raggiunge il 20,7%, per un totale di 141.895 vetture immatricolate e nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri con 27.674 unità.
Per gli Lcv sono ben 6000 targhe in più rispetto allo scorso anno: oltre un furgone su tre è stato intestato a una società di long rent. Una crescita che supera di 10 punti la quota del 2021. E che, secondo Dataforce, continuerà fino a fine anno.
Chi sono i protagonisti nel noleggio di auto a lungo termine?
I dati delle immatricolazioni delle auto a noleggio a lungo termine vedono nel primo semestre, al vertice, Leasys: con 24.340 immatricolazioni e una flessione di 9.792 unità (-28,7%); seconda classificata è Arval con 23.701 immatricolazioni (in perdita 7.760 targhe ;-24,7%); terza sul podio, in crescita, dopo un 2021 di forte contrazione dei volumi, è Ald Automotive (+47%) a quota 18.722 targhe.
I motori più noleggiati
Il tipo di alimentazione più opzionato tra le auto è il benzina, soprattutto grazie alle motorizzazioni mild hybrid: +12,03%, per una quota che sfiora il 32%.
Le ibride plug in hanno fatto segnare un incremento del +2,88% a livello di nuove targhe (493 vetture in più), raggiungendo una market share del 12,42%.
Il diesel (sempre comprensivo del mild hybrid), registra la flessione peggiore dopo quella delle auto elettriche: -5,35%, con una quota che scende al 42,85. Mai così bassa nel mercato del noleggio a lungo termine.
Medesimo fenomeno per gli Lcv. I veicoli commerciali a benzina guadagnano 18,5 punti di quota, raggiungendo il 24,4%, e si inizia a vedere qualche mezzo da lavoro ibrido, full o plug in. Comunque su volumi inferiori rispetto agli elettrici puri che superano il 3% di market share.
Nei furgoni, il gasolio precipita al 65,49% di quota, con una contrazione di quasi 21 punti percentuali.
I protagonisti nel noleggio di LCV a lungo termine nel 2022
Il comparto degli lcv, quest’anno è cresciuto del 28% .
In esso, Leasys mantiene la posizione di vertice, con una crescita del 125% e un volume di immatricolazioni pari a 10.055 unità. Al secondo posto della graduatoria del primo semestre 2022 si piazza Leaseplan (+40,4%, con 4.158 nuove targhe), che strappa la posizione ad Arval (-31,9%), a quota 3.060 nuove targhe..
Noleggio a breve termine: ancora crisi nera
Se il noleggio a lungo termine sta avendo il suo periodo positivo, continua a soffrire il breve.
L’ ennesima pesante flessione sul fronte passenger cars è rappresentata dal -48,8% (37.541 unità) e una market share che scende addirittura sotto quota 5%.
A condurre la graduatoria delle vetture del primo semestre è Hertz, l’unico player in ascesa (+42,57%, con 6.139 nuove immatricolazioni). A seguire, c’è Avis Budget Italia (5.295 targhe) con una flessione del 50,31%. Infine, il dato cumulativo degli altri operatori pone su strada 4.230 nuove targhe, in calo del 18,28%, prima di Sicily by Car. Il player, con base a Palermo ha immatricolato 2.646 automobili, con un arretramento del 22,13% rispetto allo stesso periodo del 2021.
La crisi coinvolge anche il settore dei veicoli commerciali leggeri.
Nel primo semestre del 2022 si sono registrate solamente 3.372 nuove targhe, con una flessione del 38,14%. In attivo è solamente l’insieme degli “Altri Operatori” (+14,2%), che mantiene il vertice della classifica. Così come le immatricolazioni ad uso noleggio dei concessionari e delle case automobilistiche (+9,05%), che si posizionano al secondo posto.
Il primo vero operatore è Locauto (-15,73%) che si piazza sul gradino più basso del podio.
Le motorizzazioni usate nello short term
Da segnalare nella scelta dei veicoli, il benzina e il diesel in forte fase calante (-36,65% e -73,5%), così come le full hybrid (-75,8%).
L’elettrico puro, invece, è in crescita (+15,11%), con una quota di mercato che nel primo semestre sfiora il 2%. Le plug in hybrid risalgono in maniera sempre più vigorosa: da gennaio a giugno hanno superato un incremento del 200% e raggiunto una market share del 6,7%. Sul fronte alimentazioni nel segmento degli Lcv, il mercato è ancora saldamente in mano ai veicoli a gasolio, che conquistano tuttora il 90% delle immatricolazioni.
Noleggio a lungo termine: previsioni di chiusura 2022
Le ultime previsioni per la fine dell’anno arrivano dal forecast di Dataforce, che elabora le fonti del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e Aci/Pra.
Il focus sul noleggio ipotizza un volume complessivo del long rent (al netto del rent to rent) di 255.000 immatricolazioni passenger cars, con una crescita di 13.500 unità (+5,6%) sul 2021. A fronte di un mercato nel suo complesso previsto in contrazione del 15,8%.
Tra gli Lcv, il Nlt dovrebbe targare 56.000 unità, con una crescita di 9.500 nuove targhe, pari a un incremento del 20,3%. Si tratta di una risalita molto importante, dunque, visto che il mercato dei veicoli commerciali leggeri nel suo complesso è previsto in contrazione dell’8,1%.
Sul versante dello short term, inoltre Dataforce prevede un’ulteriore flessione delle immatricolazioni.
Si attendono in tutto 50.000 unità (quasi 30.000 in meno rispetto al 2021) con un -37,2%. La quota del rent to rent dovrebbe attestarsi al 20% delle nuove targhe. Analoga la previsione per i furgoni: il volume totale del nuovo dovrebbe essere di 5.500 unità, quasi 3.400 in meno, pari a una perdita di 38 punti percentuali.