noleggio lungo termine 2022

Noleggio auto a lungo termine 2022: 300mila secondo UNRAE

Il noleggio a lungo termine cresce dell’11% nella prima metà del 2022. Arriva puntuale la ricerca di Unrae, l’associazione che riunisce le marche estere dell’automotive in Italia, e svela un parco di vetture in Nlt di quasi 300mila unità, di cui oltre il 15% di contratti stipulati da privati.

La buona notizia per i conservatori è che le auto diesel e benzina rimangono in testa. Quella neutra che aumentano le piccole società di noleggio a lungo. La cattiva nuova, ma “era già tutto previsto” è la prova che l’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi penalizza i privati pro-Nlt.

Allargare la platea dei beneficiari di incentivi

La transizione verso le nuove alimentazioni a basse emissioni rischia di arenarsi nei prossimi mesi se non verranno incluse le persone giuridiche tra i soggetti beneficiari degli incentivi.

Unrae osserva: «Senza generare avanzi di fine anno né tantomeno dirottarli altrove, i fondi dovrebbero essere impiegati da subito per allargare la platea a categorie che sarebbero pronte ad utilizzarli, oggi escluse dai contributi per motivi puramente di budget».

Unrae e l’analisi sugli utilizzatori del NLT

L’analisi trimestrale sugli utilizzatori del noleggio a lungo termine è stata pubblicata la prima volta a gennaio scorso. Il primo focus fu sui privati.

Oggi lo studio si estende a tutti e cinque i tipi di utilizzatori.

Privati, società di noleggio a breve termine (“rent to rent”), aziende di noleggio a lungo termine, principalmente realtà locali di minori dimensioni che prendono le vetture da società Top o Captive. Infine, dealer e costruttori, aziende non automotive.

Noleggio a lungo termine 2022: i contratti nel primo semestre

La durata media dei contratti nel primo semestre 2022 risulta in flessione a 23 mesi rispetto ai 27 mesi del primo semestre 2021.

Nel dettaglio, gli accordi dei privati rappresentano il 15% del totale: 45.652 unità, in linea con l’anno scorso.

Le società di noleggio a breve termine coprono il 5,7%, in leggero calo rispetto al 6% del primo semestre 2021. Invece le aziende di Nlt occupano il 4,7% di share, raddoppiando rispetto un anno fa. Principalmente per motivi legati alla disponibilità del prodotto e all’accesso al credito.

Dealer e costruttori noleggiano a lungo termine quasi il 4%.

Ingfine, c’è la fetta principale alle aziende non automotive, con il 70,5% di tutti i contratti, in discesa di 2,2 punti percentuali.

Diesel e benzina in testa

Nelle scelte delle aziende non automotive predomina il diesel con il 64,8% (seppur in contrazione rispetto ad un anno fa), seguito da un 15% di ibride.

Anche fra i privati prevalgono le vetture diesel con il 36,4% (in discesa di 5 punti rispetto ad un anno fa), seguite dai motori a benzina con il 22,9%. Le ibride incalzano al 21,5% e le plug in al 10%, mentre le elettriche pure rimangono al 4,3%. Il restante 5% va a Gpl e metano.

Le opzioni delle società Nbt e Nlt sono più concentrate: il nolo a breve ha preferito per il 45,1% vetture diesel, per il 35,5% auto a benzina (entrambi in crescita rispetto ad un anno fa) e 15,7% vetture ibride; le società di noleggio a lungo hanno scelto in maggioranza diesel (54,5%), per il 25,6% benzina e per il 18,3% auto ibride.

Dealer e costruttori hanno orientato 1/4 delle scelte su diesel e ibride e oltre 1/5 su benzina ed elettriche pure.

Carrozzerie e segmenti del noleggio a lungo termine nel 2022

Le crossover sono il tipo di carrozzeria più richiesto (40,3%) dai privati.

Invece, per le aziende non automotive berline e crossover sono a pari quota intorno al 30%.

Per quanto riguarda i segmenti, il C è preferito da privati, Nlt e aziende non automotive. Oltre la metà degli utilizzatori di noleggio a breve sceglie una utilitaria del segmento B (con una quota quasi doppia rispetto al primo semestre 2021). Il medesimo prevale anche per dealer e costruttori, al contrario di un anno fa quando preferivano di gran lunga le vetture medie del segmento C.

Distribuzione geografica dei contratti di NLT

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, gli utilizzatori privati, compresi i possessori di partita Iva, hanno la penetrazione più alta nelle regioni meridionali, con Calabria (38,2%), Puglia (31,7%) e Campania (30,9%) in testa.

Tra le province in prima linea per contratti Nlt, ecco Napoli (31,4%) e Bari (27,6%), dove il fattore assicurativo (in particolare Rca) è molto sentito.

Il fenomeno del rent to rent fa sì che in Trentino Alto Adige, dove si concentrano le sedi legali di tutti i principali noleggiatori, le società Nbt e Nlt rappresentino rispettivamente il 48% e il 29,4% dei contratti.

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