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Il business travel secondo Egencia: intervista a Manuel Brachet

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L’evoluzione del business travel secondo Egencia: ne parliamo con Manuel Brachet, VP multinational & global della travel management company confluita in American Express Global Business Travel nel 2021. Secondo l’outlook della società statunitense molte tendenze che erano presenti prima della pandemia hanno subito un’accelerazione. Oggi i clienti sono più propositivi e concentrati sul return on investment. Oltre che sul fare la cosa giusta in termini di ambiente, questioni sociali o economiche.

Egencia si attende che le imprese continueranno a pensare al benessere dei propri dipendenti e a confrontarsi con obiettivi di sostenibilità, rendendoli fattibili, convenienti e di grande impatto.

L’impatto che le pandemie o le guerre possono avere sui viaggi non fa che aumentare la necessità di prodotti e servizi personalizzati. Infatti, i viaggiatori aziendali vogliono sentirsi supportati in tempi di incertezza.

Di qui, il ruolo di piattaforma tecnologica globale di viaggio B2B è rimane «quello di offrire ai viaggiatori il meglio, le migliori user experience, contenuti impareggiabili e un servizio imbattibile quando prenotano e viaggiano, in modo che possano prendere decisioni informate rapidamente».

Ma vediamo nel dettaglio le domande cui Brachet ha risposto al microfono di Newsteca TV:

ASCOLTA L’INTERVISTA A MANUEL BRACHET

 

Il business travel ed Egencia: in Italia e Francia prenotazioni raddoppiate

I viaggi di lavoro sono cambiati molto: come?

«Anzitutto, il business travel è tornato: se guardiamo alle ultime settimane le prenotazioni aeree sono aumentate dell’80% e quelle alberghiere del 90%.

A guidare il trend è l’Europa. In Italia e Francia va ancora meglio: +100% le prenotazioni. Si tratta di viaggi domestici, ma quelli internazionali stanno riprendendo quota da quando le multinazionali hanno “rilassato” le proprie travel policy.

Ciò che sta cambiando è la struttura del business travel, oggi  sviluppata in due aree: tra meeting esterni con i clienti e con i partner cui si aggiungono le riunioni tra i team aziendali. In questo senso il business travel diventa il veicolo per rinforzare la cultura aziendale. Prima usavamo andare in ufficio per condividere i valori, la mission, le proposte dell’azienda e prendere energia dal confronto con i colleghi. Ora i viaggi d’affari diventano la modalità perché questo accada, nell’attuale epoca di lavoro agile e da remoto. Il business travel diventa un investimento sulle persone e sulla cultura aziendale».

In che modo la tecnologia sta influenzando il settore?

«La realtà è il Covid-19 e l’instabilità geopolitica sono ancora con noi, così come le interruzioni della filiera di approvvigionamento e la volatilità tariffaria.

Questo contesto crea instabilità, attriti e confusioni nell’ecosistema. Oggi più che mai il ruolo delle tecnologie è di rendere fluidi e meno complessi i processi: con strumenti e suggerimenti, così che le decisioni siano più semplici per le tre figure professionali coinvolte: i viaggiatori, gli arrangers e i travel manager. Ed è la ragione per cui si sceglie Egencia, in quanto primaria piattaforma globale di servizi di viaggi d’affari che fornisce intelligence (e non solo prenotazioni), anche guidata dall’intelligenza artificiale.

L’AI facilita il rispetto delle travel policy, interviene comunicando in tempo reale le criticità durante la trasferta, informa sulle restrizioni all’ingresso dei Paesi tuttora in vigore, solo per fare alcuni esempi».

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