Il Giappone è aperto al turismo. Completamente e senza vaccinazione. In realtà una prima riapertura del paese del sol levante dopo l’emergenza Covid era avvenuta nel marzo dello scorso anno con ingressi cadenzati. Prima i turisti business, poi quelli organizzati con solo obbligo di tampone.
Ora si può partire senza dover esibire un certificato vaccinale o la compilazione di specifici moduli. Rimane solo una procedura burocratica (consigliata) legata al posesso di una polizza medica specifica per Covid-19, che includa la copertura per il rimpatrio sanitario protetto e l’assistenza sanitaria.
I cittadini italiani che vogliono andare nel paese devono solamente avere con sé un passaporto valido, cui verrà posto il visto alla frontiera aeroportuale. In questo caso la permanenza massima consentita è di 90 giorni.
Per i cittadini stranieri delle seguenti nazionalità (Visa exemption arrangement) che siano residenti in Italia non è necessario il visto d’ingresso in Giappone per periodi di permanenza entro 90 giorni. Anche per loro, il passaporto in corso di validità verrà comunque richiesto.
Per i cittadini di tutte le altre nazionalità è invece necessario il visto, anche per soggiorni brevi. Per costoro occorre recarsi all’Ambasciata nipponica in Italia. Prima di farlo, però, è necessario inviare via fax o via mail i documenti richiesti per il visto.
Due giorni dopo aver spedito tali documenti sarà possibile confermare per telefono l’esito della richiesta. Nel caso di risposta positiva, sarà necessario recarsi fisicamente all’ambasciata di Roma o al consolato di Milano portando con sè gli originali dei documenti inviati e 1 fotografia per la richiesta del visto di entrata.
Giappone aperto al turismo: i visti per chi viaggia per lavoro
Il Giappone è aperto al turismo anche per chi viaggia per lavoro e prevede una permanenza superiore a 3 mesi. Però è necessario un visto.
Il visto è necessario per soggiorni oltre 90 giorni di permanenza anche se non viene svolta attività lavorativa retribuita- È il caso di chi frequenta università, college e tirocini presso aziende o per i familiari di un lavoratore straniero presso un’azienda o coniuge giapponese.
Anche in questo caso il richiedente deve recarsi personalmente all’ambasciata o al consolato portando questi documenti.
– Visto per il turismo
– Visto per motivi d’affari di breve periodo, etc
– Visto per visita a familiari o conoscenti
– Visto con Certificato di Eleggibilità
Tali visti devono essere necessariamente utilizzati entro 3 mesi dal loro rilascio. In altre parole: non è possibile richiedere un visto più di tre mesi prima della partenza.
Per i residenti in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna è competente l’ambasciata di Roma. Per i residenti delle restante regioni, il consolato di Milano.
Gli indirizzi utili a chi viaggia
- Japan travel (ufficio del turismo del Giappone)
- Viaggiare sicuri (portale del ministero degli Affari Esteri)
- Sito del ministero degli Affarsi Esteri nipponico (in inglese)
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