Mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile: le iniziative e progetti futuri dei Comuni italiani

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È stato presentato oggi il report “Comuni italiani e mobilità sostenibile: fotografia di oggi e sfide di domani”. In diretta streaming sono stati svelati e analizzati i risultati dei questionari consegnati da Motus-E e Class Onlus a 112 Comuni (su circa 500) con più di 20.000 abitanti posizionati al 58,9% nel Nord Italia.
È emersa la necessità di creare una strategia unitaria sulla mobilità sostenibile.

Infatti, le diverse figure istituzionali che si sono susseguite nel dibattito concordano sulla “teoria”, ma nella pratica ci sono diverse problematiche che rallentano la transizione alla mobilità green.

Iniziative promosse a favore della mobilità sostenibile

Il dato che fa ben sperare è che il 100% dei Comuni ha già intrapreso almeno una iniziativa a favore della mobilità sostenibile.

La classifica vede al primo posto la realizzazione di piste ciclopedonali urbane (86%) ed extraurbane (50%). Poco più sotto troviamo i parcheggi riservati a veicoli elettrici (48%) mentre le isole ambientali (aree pedonali o a ridotto passaggio veicolare) e le agevolazioni per la sosta di veicoli elettrici (46%). La scelta di acquisto o noleggio di veicoli elettrici per la PA è al 45% mentre lo sharing elettrico (che comprende servizi di bici, auto, scooter e monopattini) si ferma al 41% del campione.

Fanalino di coda la creazione di una flotta taxi elettrica (2%) e attivazione di zone per il trasporto merci a zero emissioni (2%). In più c’è un 3% dei Comuni che vuole fermarsi a queste iniziative senza avere, per il momento, nessun piano futuro in agenda.

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Zona traffico limitato (Ztl) e Low emission zone (Lez)

Le Zone a traffico limitato e Low emission zones sono state introdotte dal 77% dei Comuni mentre nelle grandi città la percentuale sale al 100%.

L’utilizzo è ancora legato ad una fascia oraria venendo così utilizzate soprattutto per ridurre il traffico negli orari di punta e non per una vera lotta all’inquinamento con criteri ambientali d’ingresso. Il 42% dei Comuni ha previsto future restrizioni d’accesso all’area Ztl/Lez anche per il transito delle merci.

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Elettrificazione delle flotte di polizia, sharing e PA

I numeri non sono alti quando si parla di flotte con veicoli elettrificati. Infatti, nei Comuni vanno da 0 a 5 veicoli elettrici che sono maggiormente in uso: (27%) servizio di polizia, (25%) sharing, (20%) raccolta rifiuti mentre a fare da fanalino di coda con solo il 2% restano gli scuolabus.

Qual è il problema primario? Secondo gli intervistati è tutto da imputare al prezzo d’acquisto dei mezzi molto elevato (72%). Significativo il fatto che il 12% del campione, invece, non percepisca ostacoli. Lato infrastrutture di ricarica emerge che il 93% dei Comuni hanno già installato punti di ricarica sul territorio con un numero tra 1 e 10.

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Mobilità sostenibile: la strategia per punti

Come detto serve una strategia unitaria per sviluppare la mobilità sostenibile. Di seguito le riflessioni e raccomandazioni di Motus-E e Class Onlus:

  • Aggiornare le Linee Guida dei PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile)
  • Fare emergere le differenze tra una zona ZTL e una zona LEZ
  • Regole di accesso alle ZTL e LEZ che favoriscano la mobilità sostenibile (parcheggi riservati o agevolazioni per la sosta)
  • Fissare obiettivi minimi di mobilità sostenibile
  • Rinforzare le infrastrutture di ricarica pubbliche
  • Elettrificazione del trasporto merci più incisivo
  • Favorire l’elettrificazione dei mezzi in sharing e dei taxi
  • Fissare obiettivi minimi sul rinnovo parco circolante
  • Sostituzione dei mezzi di flotte dei Comuni
  • Promuovere iniziative informative sulle tecnologie dei mezzi elettrificati

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