Arabia Saudita Italia

L’Arabia Saudita apre all’Italia: nuovi orizzonti per il Mice

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L’Arabia Saudita apre all’Italia con un primo viaggio per operatori del turismo. L’ente di promozione ha recentemente organizzato il primo fam trip per 700 tour operator e agenti di viaggi internazionali, di cui 19 italiani. Dagli specialisti di consulenze di vacanze come Cartorange ad Avventure nel Mondo, i principali professionisti di vacanze organizzate in Italia hanno potuto toccare con mano “la vasta offerta turistica nel cuore dell’autentica Arabia”, spiega una nota.

L’iniziativa segue la partecipazione della Saudi Tourism Authority (Sta) all’appuntamento dell’ottobre scorso rivolto al trade del settore Travel, Ttg Travel Experience a Rimini. Quando l’ente governativo si è presentato come official sponsor dell’evento.

L’Arabia Saudita apre all’Italia del turismo e del MICE

Nel percorso di apertura ai viaggi internazionali, avvenuta tecnicamente a settembre 2019 (fermata a marzo 2020 per il Covid-19, ndr), il Paese ha posto anche l’organizzazione di eventi aziendali e congressi nel carnet della promozione. Del resto, una naturale estensione, essendo già fervida meta di business travel e di turismo religioso legato alle città sante dell’Islam da sempre.

Il focus ora è dissipare gli stereotipi sulla vocazione di chiusura al mondo e aprire le bellezze culturali e paesaggistiche ad un viaggiatore interessato. Ne abbiamo parlato con il portavoce della Saudi Tourism Authority, Abdullah Bin Azzam Al Dakhil.

La promozione dell’Arabia Saudita per il settore degli eventi e dei congressi è una priorità così come per i viaggi di vacanza?

«L’ente promuove l’Arabia Saudita come destinazione per il tempo libero, il turismo d’affari, il turismo religioso e tutte le tipologie di esperienze e di conoscenza. E’ una destinazione di grandi investimenti in tutti i settori e mette al primo posto la sostenibilità. Il calendario degli appuntamenti aperti al pubblico è molto ricco, tra loro certamente il Gran Premio di Formula 1 di Gedda è quello più famoso, ma gli appuntamenti sono molti altri».

Con l’apertura al turismo internazionale, l’Arabia Saudita è ora visitabile in ogni regione: dal Mar Rosso alle vette del Tabuk. E’ necessario ottenere un visto attraverso una procedura digitale, che è stata riaperta dal 1° agosto scorso.

Tra settembre 2019 e marzo 2020, all’apertura ufficiale ai visitatori internazionali sono stati rilasciati 400mila permessi per viaggatori da 29 Paesi. Un numero che lascia intendere la forte attrazione della destinazione. Soprattutto per gli appassionati di archeologia: conta, infatti, oltre 10mila siti tra i quali quelli della regione di Alula, di cui vi abbiamo scritto su Mission magazine.

Quale sarà il profilo di comunicazione verso i viaggiatori internazionali e sono permessi quali tipologie di evento aziendale?

«Accogliamo tutti gli eventi, corporate e non, purché si metta in evidenza l’autenticità della destinazione. Il turismo è una delle molte industrie dell’ospitalità, così come l’intrattenimento sportivo. Ospitiamo il Middle East Musical Festival e un Lifestyle Festival, non abbiamo solo la F1 ma anche il rally, dal 21 novembre  al 18 dicembre 2022 terremo i Campionati mondiali di calcio. Come vede c’è un’ampia programmazione. E durante questi eventi ne vengono organizzati altri, collaterali, dalle aziende e dagli sponsor».

Quali sono gli ultimi sviluppi della Vision 2030?

«Vision 2030 è un ambizioso quanto complesso processo di sviluppo e di diversificazione economica in un Paese che ha il 70% di giovani con meno di 35 anni, molto ansiosi di completare questa iniziativa e lavorare nel comparto.

Oggi il turismo vale 3-3,5% del Pil e salirà al 10% con 100 milioni di visitatori all’anno.

Neom, Red Sea Project, Amaala e Qiddiya, in generale i progetti legati al turismo di lusso, vanno avanti».

L’Italia come si colloca nel piano internazionale dei mercati di origine?

«E’ in cima alle priorità di uno scenario che comprende 30 Paesi. Da quando abbiamo riaperto i visti elettronici (ad agosto 2021) è boom di richieste con esperienze di avventura, hiking nel deserto e diving tra le principali.

Oggi ci rappresentano 12 agenzie di PR per 20 Paesi, ma espanderemo il network».

Quali sono le principali ragioni di viaggio tra i nostri Paesi?

«Il turismo leisure è il primo motore con voli diretti da Milano e da Roma. Miglioreremo le rotte e le frequenze nel 2022. Tradizionalmente ospitiamo eventi sportivi come la Supercoppa del campionato di calcio italiano, ma vogliamo accrescere le ragioni culturali di visita. Alula in questo senso è una proposta già pronta».

Approfondisci sulla Storia del G20 con Ispi, l’istituto di studi di politica internazionale: il summit dei Paesi industrializzati del 2020 doveva tenersi a Riyad, ma a causa della pandemia si è svolto online.

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