Il fondo automotive 2021 è stato rifinanziato con 100 milioni aggiuntivi da destinare con una ripartizione in netto favore delle auto elettriche. La misura è stata inserita, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri il 21 ottobre scorso.
A partire dalle 10 di domani, 27 ottobre, si possono prenotare le richieste sulla piattaforma Ecobonus del Mise.
Fondo automotive 2021: la ripartizione della nuova dotazione
Dei 100 milioni, in particolare, 65 vanno a sollecitare l’acquisto di veicoli per il trasporto di persone nella fascia di emissioni 0-60 g/km di CO2.
Altri 20 milioni per mezzi di categoria N1 (autocarri e furgoni che si guidano con patente B) o M1 speciali (trasporto persone, massimo 9 posti con il conducente), acquistati anche con la formula del leasing finanziario. Di questa tranche, 15 milioni per mezzi esclusivamente elettrici. E ancora, per auto di emissioni tra 61 e 135 g/km sono stanziati 10 milioni.
Infine, 5 milioni per l’acquisto di mezzi di categoria M1 usati con emissioni comprese tra 0-160 g/km e di classe non inferiore all’Euro 6.
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Accesso con lo SPID
Come previsto dal Decreto Semplificazione e Innovazione digitale (DL n. 76/2020), anche per l’incentivo Ecobonus dal 30 settembre 2021 è obbligatorio l’accesso tramite il Sistema pubblico di identità digitale (Spid).
Le credenziali di accesso ottenute in precedenza, attraverso la registrazione alla piattaforma online, non sono più valide.
Il mercato delle vetture elettrificate
Recentemente presentato, lo Smart Mobility Report 2021 ha ricordato che nel 2020 sono state immatricolate in Italia quasi 60mila vetture elettrificate (+251% rispetto all’anno precedente). Di esse 32.500 sono full electric (+203%) e 27.375 Phev (+334%).
In termini relativi, si è trattato del 4,3% sul totale (pari a quasi 1,4 milioni) registrando un incremento pari a +3,4% rispetto all’anno precedente.
Nei primi nove mesi del 2021, il trend si è ulteriormente rafforzato, facendo registrare un complessivo di circa 100.000 veicoli Bev e Phev.
Il merito va proprio agli incentivi all’acquisto, in prima battuta. Poi all’offerta di modelli con maggiore autonomia di percorrenza.