Le auto elettriche di Psa irrompono sulle piste di Malpensa

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Malpensa si fa più “elettrica”. Introducendo nella sua flotta di automezzi operativi anche 21 auto completamente elettriche, tutte del gruppo Psa, ovvero 11 Peugeot iOn e 10 Citroën C-Zero. Fornite dalla società di Noleggio Lungo termine partner di Sea, ovvero Arval, che sono entrate in servizio lo scorso novembre, con estrema soddisfazione da parte dei vertici Sea; queste auto hanno percorso sino ad oggi 50.904 chilometri, con una percorrenza media di 90-100 chilometri per ricarica.

“Questa iniziativa fa parte delle molte che abbiamo intrapreso per andare verso un direzione sempre più green anche in aeroporto. Certamente un luogo dove si produce Co2 ma solo il 3% è imputabile alle attività aeroportuali, il 23% al traffico aereo e il 74% al traffico veicolare” afferma Luciano Carbone Chief Corporate Officer di Sea. Ecco il perché Sea ha ormai il 27% di mezzi elettrici, ben 372, tra cui quelli per il traino convogli e i nastri mobili per il carico e scarico, e stia pensando all’utilizzo degli autobus elettrici per il trasporto passeggeri (Cobus) , “e entro fine 2016 realizzeremo il people mover tra i due terminal” sottolinea Carbone.

 

Ecosostenibilità che è “nel dna di Psa” spiega il Direttore comunicazione e relazioni esterne del gruppo francese in Italia Eugenio Franzetti, che prosegue: “noi siamo avanti cinque anni rispetto al mercato, visto che già abbiamo un flotta con emissioni medie ponderate di 106,9 /km, quando l’impegno di tutte le case è quello di scendere sotto il 120 g/km entro il 2020”. E questo grazie ai tanti veicoli elettrici che il gruppo sta piazzando sul mercato, “come i cento piazzati alla siciliana Sibeg” sottolinea Franzetti (leggi:  Auto elettriche: alla siciliana Sibeg, Coca-Cola, 100 Citroën C-zero) , “ma anche alle nostre nuove tecnologie come l’Hybrid4, i primi a coniugare il motore elettrico con il diesel, i diesel BlueHDi con Scr a iniezione di ammoniaca che abbatte l’emissione di CO2 del 90% e, infine, il downgrading, alle stesse potenze, dei motori benzina Puretech dai 4 ai 3 cilindri o, ancora, la tecnologia Stop &Start”.

Elettrico che secondo i dati di Arval necessitano di infrastrutture ma che, inevitabilmente, crescerà sempre di più: “in Europa vi sono lo 0,5% di vetture elettriche sul totale, in Italia siamo allo 0,1%, mercato il nostro dove domina il diesel con il 55%, ma che sta vedendo la benzina in ripresa” spiega il direttore enti pubblici Alberto Repetto, che aggiunge come “in Norvegia siamo al 12%…”. Ma è tutto, o quasi, una questione di infrastrutture…
Dati che provengono dal Barometro Arval e dal loro centro studi che, in Italia dal 2005, vuole cogliere le tendenze del mercato: “tanti soggetti non del settore vogliono entrarci. tesla lo ha già fatto, Aston Martin sta facendo dei test e prossimamente arriverà anche Virgin group”. Ma per Arval il futuro è anche adesso, visto che con “Arval fleet view diamo ai clienti il completo monitoraggio dell’impatto della propria flotta. dal punto di vista di impatto ambientale, oltre che per i costi” argomenta Repetto.

 

 

 

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