Il Presidente del Consiglio di vigilanza di Daimler AG, Manfred Bischoff, ha detto sì al suo corrispondente di Volkswagen AG, Hans Dieter Pötsch che ha chiesto ufficialmente alla casa di Stoccarda, come in un mercato calcistico di riparazione, di “liberare” dal suo attuale contratto (scade il 28 febbraio 2017) il membro del Consiglio di Amministrazione per l’integrità e questioni giuridiche Christine Hohmann-Dennhardt.
Un sì “nell’interesse della Buona Corporate Governance del settore automobilistico tedesco” come ha detto la stessa Mercedes che, malgrado sul mercato abbia un temibile concorrente soprattutto nel marchio Audi, abbia deciso di rinunciare alla figura di responsabile per “l’integrità di azienda e questioni giuridiche” unico brand dell’automotive al mondo ad averlo. Il tutto per il bene di un mercato, quello dell’automotive, che sta uscendo proprio ora da una profonda crisi.
Anche perché circolano sempre più voci che i Grandi azionisti del gruppo, dal fondo sovrano del Qatar a quello della Norvegia, si stiano compattando per chiedere danni miliardari, si parla di 40 miliardi di euro, a seguito del crollo delle azioni Volkswagen.