CartissimaQ8 è il servizio di fleet management tra i più completi del settore. La commistione tra l’aspetto digitale e le componenti di accessibilità e usabilità la rendono sempre più integrata nel flusso di lavoro. E anche più aggiornata, in relazione alle diverse caratteristiche e sfide della mobilità di oggi.
Tra le novità che si aggiungono al panel di opzioni disponibili nell’offerta c’è anche la possibilità di usare la carta per pagare sia i rifornimenti di carburante che la ricarica elettrica.
Entro la fine dell’anno e in tutta Italia, la carta carburante proseguirà nella sua evoluzione grazie ad un accordo con un player del quale si svelerà di più nei prossimi mesi.
Attualmente Q8 e l’azienda partner sono infatti al lavoro per integrare i rispettivi portali web.
«Fino a oggi è stato possibile pagare i servizi di ricarica elettrica con una carta dedicata e di un altro fornitore rispetto a benzina, diesel oppure gas – argomenta Fabio Curtacci, Global Cards Business Director Fleet di Q8 -, il che genera sempre una scomoda complessità gestionale. Cerchiamo da tempo una soluzione integrata per tutti i tipi di rifornimento e siamo in dirittura d’arrivo».
Sono già 20 le stazioni Q8 in cui sono presenti colonnine ricarica Ultra Fast ed è previsto un raddoppio entro il primo trimestre 2022. È già possibile usufruire del servizio di ricarica ad oltre 300 KW, completa e veloce, e presto CartissimaQ8 sarà il sistema di pagamento anche per la mobilità elettrica.
CartissimaQ8 e il fleet management: restyling a prova di manager
Curtacci: «Su CartissimaQ8 abbiamo riletto ogni operazione alla luce delle necessità gestionali di chi ogni giorno si trova a fronteggiare le richieste del settore. Controllo, sicurezza, fluidità e digitalizzazione sono i cardini su cui abbiamo impostato l’evoluzione.
Abbiamo re-ingegnerizzato la piattaforma e cambiato un prodotto di successo dopo 5 anni, sfidando noi stessi. Siamo passati dalla fuel card fisica ad un vero e proprio hub di controllo per il fleet manager».
Il nostro impegno per agevolare le operazioni complesse si è concretizzato sull’implementazione di una rinnovata dashboard personalizzabile per il portale CartissimaWeb, che presenti i dati e gli aspetti che ogni utilizzatore predilige più spesso nel suo lavoro. Questo stesso pannello si modella e diventa intuitivo suggerendo le impostazioni sulla base delle funzionalità più affini e apprezzate dai diversi manager».
Ordinare una nuova carta carburante con CartissimaQ8
Un termine che ha certamente guidato la user experience del portale è la parola “semplificazione”.
Per ordinare una nuova carta, ad esempio, l’operazione è estremamente intuitiva: si può farlo attraverso un motore di ricerca interno oppure semplicemente cliccando sulla rappresentazione della carta carburante.
Un migliorato algoritmo di fraud detection, inoltre, contribuisce ad intercettare tempestivamente i comportamenti non allineati alla policy aziendale, senza mai perdere di vista l’aspetto del controllo di anomalie e consumi non in linea con il flusso di lavoro.
È proprio sui consumi che le implementazioni e le novità non si arrestano in casa Q8.
Infatti, è in fase di rilascio una nuova funzionalità per i manager delle flotte che presto potranno monitorare grazie a CartissimaQ8 la propria carbon footprint, accedendo ad un modulo per il controllo delle emissioni e aderendo a programmi che incentivano i comportamenti sostenibili.
«Aggiungeremo, in modo innovativo, la possibilità di compensare, almeno in parte, la CO2 emessa», conferma il Global Cards Business Director Fleet di Q8.
Le fuel cards varcano i confini
Il network di realtà aziendali che si affidano ai servizi di CartissimaQ8 ha permesso a Q8 di espandere ai propri utilizzatori la qualità e gli standard del servizio anche all’estero.
Da settembre le fuel cards di CartissimaQ8 potranno essere utilizzate anche in Francia e in Olanda per poi espandere la propria capillarità in Belgio, Lussemburgo, Spagna e Portogallo. Fra 12/18 mesi, i clienti italiani pagheranno carburante in quasi tutta Europa.
Curtacci: «Nel prossimo futuro la sfida sarà montare questa soluzione come asset nativo sugli stessi veicoli. È tra i nostri obiettivi più ambiziosi e stiamo lavorando per raggiungerlo.
Non tutte le vetture hanno lo stesso livello tecnologico e questo è assodato, ma noi percepiamo l’automobile come un device e se la tecnologia risiede in un telefono oppure in un orologio è pronta per alloggiare in un qualsiasi oggetto».
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