Omnia Hotels cresce ancora a Roma con il St.Martin. Il gruppo alberghiero, di proprietà di Francesco e Riccardo Lazzarini, figli di Lorenzo, che insieme al fratello Antonio creò i Loan Hotels, ha infatti inaugurato una struttura a 4 stelle a poche centinaia di metri dalla stazione Termini.
Un edificio ristrutturato, passato da uffici ad albergo, in un quartiere strategico della città. Nasce, così, una struttura di 8 piani per 134 camere e suite, bar, ristorante, area fitness e centro congressi per ospitare fino a 200 persone.
Omnia Hotels cresce anche nelle attenzioni: le suite con terrazza esterna all’ultimo piano hanno vasca jacuzzi, da cui si “domina” Roma dall’alto.
A dirigere il St. Martin è Mattia Valentini, che si trasferisce dallo Shangri La Eur, sempre del medesimo gruppo alberghiero, supportato da Daniela Baldelli, direttrice sales & marketing.
Omnia Hotels Roma St. Martin nel network di “7 hotel per 7 colli”
Seppur giovane (nato nel 2019), Omnia ha alle spalle un’esperienza di 35 anni. Il risultato è che in portafoglio ci sono oggi sette indirizzi. Tutti nella capitale.
Questo l’elenco completo della catena nella città dei 7 colli:
- Hotel Donna Laura Palace, affacciato sul Lungotevere nel quartiere Prati.
- Grand Hotel Fleming, nel cuore della Collina Fleming nella zona nord di Roma.
- Hotel Imperiale, direttamente su via Veneto.
- Shangri La Roma, nella zona dell’Eur.
- Hotel Santa Costanza, a pochi passi dall’omonimo mausoleo di via Nomentana.
- Rose Garden Palace, boutique hotel di via Boncompagni (una traversa di via Veneto) acquisito proprio a inizio 2021.
- Hotel St. Martin, il nuovo albergo a 2-300 metri dalla stazione Termini.
Turismo corporate ed eventi nella strategia di Lazzarini
Il nuovo St. Martin sarà un luogo importante soprattutto per i clienti business, come spiega Francesco Lazzarini. «Siamo di fronte a una stazione della metropolitana e a poche centinaia di metri da importanti punti di interesse turistico», spiega l’AD.
«Il focus sarà sul segmento corporate, che è molto meno influenzato dalla stagionalità rispetto a quello vacanziero. Ma anche sui clienti individuali e sugli eventi durante la settimana. Nel weekend ci rivolgiamo al turismo leisure che è sempre stato nel corso degli anni un mercato molto forte in tutte le strutture di Omnia».
Intanto, lentamente, il settore internzionale dei viaggi sta riprendendo.
Lazzarini: «In termini di mercati resta una grande attenzione all’Italia che sta già dando dei timidi segnali positivi per il traffico individuale. In ripresa anche i piccoli eventi a partire da fine agosto. Siamo in contatto e abbiamo formalizzato accordi con alcuni tour operator che lavorano con i mercati europei ed extra europei. Abbiamo partecipato a un workshop online con agenti nord e sudamericani: il feedback è confortante ed è emersa la voglia di viaggiare».
La speranza è che questo desiderio si possa materializzare già da settembre, con piccoli segnali di ripartenza anche dai mercati d’oltreoceano.
Leggi di quando la catena si è presentata al mercato.
La strategia tariffaria dinamica di Omnia
«Oggi più che mai le strategie di prezzo devono puntare su tariffe dinamiche – spiega la direttrice commerciale Daniela Baldelli -: che seguano gli andamenti del mercato. Al business travel venivano tradizionalmente dedicate condizioni tariffarie fisse, principalmente costruite sulla base dei volumi prodotti e della stagionalità. Oggi, secondo me, le quotazioni disponibili online possono e devono essere la base di ragionamento per condizioni declinate ad ogni specifico segmento».
Quindi massima flessibilità. Durante tutto l’anno?
«Certo, qualsiasi tariffa negoziata fissa e valida per ogni periodo dell’anno rischia di non essere competitiva con quella che i clienti trovano disponibile sul web. Sia sul sito aziendale sia sulle Ota. E le strutture perdono opportunità di ottimizzare i ricavi, offrendo alle aziende proposte che nel corso dell’anno risultano inadeguate».