Sulle strade affollate di Suv, ecco la nuova Mercedes Classe E: l’auto dei viaggi lunghi e comodi, dei vertici di management per le flotte aziendali, di un indiscutibile successo di mercato dal Dopoguerra a oggi. 14 milioni le unità vendute dal lontano 1946, quando è nata. Di esse 450mila in Italia: «E’ la Mercedes per antonomasia, rappresenta il marchio più di ogni altra, è il cuore della Stella», esordisce Eugenio Blasetti, Media relations, external affairs e public policies manager di Mercedes-Benz Italia.
Un cuore della Stella che giunge al “lifting” di metà ciclo di vita, dall’ultimo release del 2016. Con ancora una dichiarata conferma da parte del mercato. Sono già più di 1,2 milioni i clienti in tutto il mondo che hanno scelto di acquistare una Classe E berlina, station wagon oppure all terrain di attuale generazione.
L’abbiamo provata tra Milano e Scarperia, nel Mugello: tanta autostrada e un po’ d’inizio dei rilievi appenninici verso la meta finale, giusto per assaggiare che con la modalità di guida specifica si alza di 20 millimetri e non teme uno sterrato.
Nuova Mercedes Classe E: gamma con 7 versioni plug in hybrid
Di dovere per le flotte, diciamo subito che la nuova Mercedes Classe E si presenta con una serie di motorizzazioni che risponde prontamente all’oggi della transizione energetica per chi compie lunghi tragitti. Le versioni Phev sono sette. Alimentate a benzina e diesel (l’unica Casa a proporlo nel Phev, ndr), a trazione posteriore oppure integrale e con il cambio automatico.
La 300 De 4Matic è la versione più importante.
E’ l’unico diesel ibrido plug in hybrid nel segmento, a trazione integrale. Parliamo di un 4 cilindri, 2 litri per 193 kW più 90 kW dalla combinazione dei due motori, che quindi offrono una potenza complessiva di 316 CV. Il consumo combinato di carburante è di 1,6l/100 km mentre le emissioni di CO2 sono indicate in 42 grammi per chilometro.
In elettrico, la nuova Mercedes Classe E plug in hybrid percorre 54 chilometri.
VIDEO INTERVISTA A EUGENIO BLASETTI, MEDIA RELATIONS DI MERCEDES-BENZ ITALIA
Le motorizzazioni mild hybrid, benzina e diesel
Ma la strada dell’elettrificazione tutta italiana non può prescindere dall’ibrido leggero.
Con il restyling della Classe E, per la prima volta la gamma viene completata da un mild hybrid a benzina a quattro cilindri. In questo caso, un alternatore starter integrato (Isg) imprime una forza fino a 15 kW e 180 NM di coppia in più. La batteria da 48 V viene ricaricata dalle modalità di recupero della guida in cosiddetto “veleggiamento”.
All’esordio anche la versione diesel mild hybrid.
Entrambi questi propulsori sono tecnologicamente evoluti per il post-trattamento dei gas di scarico, direttamente sul motore. Tra catalizzatori e filtri antiparticolati, Mercedes è in grado di dimostrare un’emissione di fumi più pulita dell’aria di alcune città, come Milano.
Il cambio 9G-Tronic si è adattato all’Isg, diventando più leggero (del 30%) in termini di componenti elettriche che lo costituiscono. Un’eccellenza quest’ultima che viene a Mercedes dai successi di Formula 1, con Lewis Hamilton che infila vittorie su vittorie nel GP.
Insomma, se il trucco dell’elettrificazione funziona in pista, perché non dovrebbe nella diffusione della mobilità a zero emissioni per tutti?
Blasetti: «Abbiamo fissato nel 2039 l’obiettivo della neutralità del carbonio e con il lancio di Eqa accelereremo il risultato. Le 10 proposte elettrificate che lanciamo nel 2021, Lcv e Smart compresi, soddisfano il 95% delle richieste dei clienti. Resta il problema dei punti di ricarica: sono ancora pochi rispetto all’innovazione che le Case stanno portando su strada».
Approfondisci su Mercedes EQA: terzo capitolo elettrico della Stella.
Adas senza fine
Il successo di mercato della Classe E si deve alle numerose innovazioni introdotte dalla serie. Adas in testa.
Durante il test drive abbiamo guidato la 300 De plug in hybrid e la 220 D all terrain, station wagon in entrambi i casi. E’ dal 2017 che la familiare è disponibile anche in versione all terrain.
Percorrendo perlopiù un tratto autostradale, spiccano le doti di comfort, sicurezza alla guida, potenza della cavalleria. Praticamente, l’auto fa tutto da sola e il ruolo del driver è riservato al controllo degli strumenti, come un pilota di velivolo. Conoscere la strumentazione e le sue funzionalità rimane perciò prioritario per i fleet manager che aggiungono in car list la nuova Mercedes Class E. Sarebbe un peccato non approfondire.
Cinque gli allestimenti, da 55mila euro a 64mila600. Fra le due soglie, un crescendo di dotazioni.
Tra i principali sistemi di assistenza attiva alla guida è stato aggiunto un volante “capacitivo” che riconosce quando il guidatore lo rilascia ed è la “cloche” che arriverà su tutte le Mercedes-Benz. In pratica, se prima per far comprendere all’auto che il driver ha il controllo si doveva imprimere un movimento leggermente sterzante, oggi è sufficiente afferrarlo. La corona percepisce al tocco l’impugnatura.
Inoltre, il regolatore della distanza dall’auto davanti si adegua alla velocità e si ri-parametra continuamente. Il sensore dell’angolo cieco avverte anche per l’uscita dalla vettura. L’assistenza alla frenata ora include la svolta con attraversamento della corsia opposta.
L’allestimento top di gamma guida al parcheggio con una telecamera a 360°. Che significa una nuova vista laterale ampliata e, per la prima volta, il parcheggio automatico non solo in spazi longitudinali e trasversali, ma anche su superfici contrassegnate.
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Gli interni e l’Mbux di nuova generazione
Molto luminoso grazie ai due grandi lunotti in cui è configurato il tettuccio, l’abitacolo offre un posto di guida con sedile regolabile nella postura. Impostando la statura nel display multimediale o tramite Mercedes me, la poltrona assume una posizione generalmente idonea che il guidatore può ri-adattare. Poi un’infinità di attenzioni al comfort: tra esse i programmi Energizing come massaggi, fragranze, purificazione dell’aria e suono avvolgente.
Il sistema multimediale Mbux anima due schermi posti uno accanto all’altro in una soluzione continua, per un effetto widescreen. Di serie sono da 26 centimetri (10,25 pollici) ma a richiesta possono essere più grandi, di 31,2 centimetri. Di serie è il comando vocale (Voicetronic), invece la realtà aumentata a richiesta così come la funzionalità di assistenza che riconosce i movimenti della mano.
Anche solo se si avvicina al touchscreen o al pad della consolle centrale (il tappetino che ha sostituito la “rotella” dei comandi), la rappresentazione nel display multimediale cambia, mettendo in evidenza determinati elementi.
Le tre nuove vernici sono argento high-tech, grigio grafite metallizzato e argento Mojave. L’offerta dei cerchi è stata ampliata, includendo anche la variante Aero che contribuisce al risparmio di carburante e quindi alla sostenibilità.
Nuovi colori e materiali di selleria ed elementi decorativi giocano su effetti cromatici bicolor, che ringiovaniscono l’ambiente.
Il design e l’optional Urban Guard
Con il facelift, la nuova Mercedes Classe E ha rivisto i gruppi ottici di tutta la gamma. Ora le luci anteriori sono Led di serie. Già dal modello base, la Stella è al centro del frontale. Più cromature e listelli nero lucido della mascherina del radiatore e del paraurti suggeriscono un design più dinamico, senza perdere la classicità. La versione all terrain occhieggia ai Suv.
Dall’anno scorso, Mercedes ha lanciato i due pacchetti speciali “Urban Guard” di protezione antifurto e atti vandalici. Si tratta di software e hardware opzionali che, di fatto, sorvegliano l’auto mentre è parcheggiata.
L’app Mercedes me informa il proprietario di ogni variazione di spostamento oppure effrazione, mentre la vettura segnala visivamente e acusticamente la variazione del suo stato. Infine, può essere localizzata anche se la funzione di geolocalizzazione è stata disattivata da parte del ladro.
- Nella foto a fianco una Classe E ritrovata fortuitamente dalle Forze dell’ordine dopo 15 anni di abbandono e di proprietà della filiale italiana della Casa