Fare ripartire il Mice sì, ma come? «Tanta voglia, ma altrettanta incertezza da parte delle aziende», fanno sapere le grandi agenzie che li organizzano, sia quelle che hanno la “doppia anima” tra meeting e business travel, sia le big della live communication, ad indicare eventi di comunicazione ad ampio spettro, b2b e b2c. Dall’organizzazione dei G20 alle “première” dell’automotive, per intenderci.
Per la prima volta sono state tutte insieme in “Restarting Mice, fare sistema per il turismo italiano”, a bordo di Msc Grandiosa. A dibattere del futuro prossimo di un comparto che di più trasversali c’è solo il Travel. Mal inquadrato da chi ci governa.
Il che, in crisi pandemica e definizione di date di riaperture e ristori, ha scontentato tutti. Fotografando una realtà ormai inconfutabile: “quella cosa” chiamata Mice (meeting, incentive, congressi ed eventi), ultra-rappresentata da fior fior di associazioni di categoria, rimane incompresa.
Fare ripartire il Mice: il progetto di Eventivamente Partner Team
L’intento dell’evento organizzato dai cinque partner è il risultato di un progetto che Francesco Mattiazzo, presidente di First Travel (FT), ha avviato due anni fa.
Spiega: «Ognuna delle nostre aziende (FT, Airplus, Alitalia, Msc e Starhotels) serve un aspetto fondamentale dell’organizzazione di un evento, per progettare soluzioni uniche e chiavi in mano. Sentiamo la necessità di un lavoro corale, anche di una promozione unificata che metta in evidenza la qualità delle nostre organizzazioni. Naturalmente ognuno di noi farà il proprio business in maniera distinta, con un unico obiettivo: dimostrare al mercato un livello di servizio superiore».
Di qui l’invito alle agenzie più importanti del Mice, con il business travel incluso.
Il primo scopo è stato per presentare Eventivamente Partner Team a un parterre d’indubbio spessore. Presenti con i vertici di management alla tre giorni di discussione e incontri sono stati: Triumph International Group, Next Group, Match Music, SG Company, Cwt Meetings & Events, i gruppi Uvet e Gattinoni, Cisalpina, Aci Blueteam, Ega Worldwide, assente giustificato Aim Group International.
Dagli incontri, ospitati a bordo dell’ammiraglia di Msc e successivamente a Roma, allo Starhotels Metropole, emerge anzitutto che aspetteremo il 2022 per la ripresa degli eventi internazionali.
Intanto, le imprese chiedono progetti per le destinazioni italiane, da settembre.
Le aziende sono in fase di costruzione
Ripartire con gli eventi sì, ma in quali modalità?
Dalla prima round table a bordo di Msc, le agenzie riferiscono che «c’è tanta voglia e altrettanta incertezza, dettato dal senso di responsabilità delle aziende nei confronti dei loro dipendenti – osserva Armando Mastrapasqua, AD Cwt Italy e South Emea commercial director di Cwt Meeting & Events -. Contiamo sul terzo trimestre 2021 per una ripresa più decisa. Ritengo sbagliato riferire i benchmark al 2019 in quanto le abitudini di consumo di eventi e viaggi sono molto cambiate».
La flessione del 2021 si attesterà a quella del 2020 che è stata dell’80%. La società è fornitore ufficiale di Coni e Figc. Suo l’appalto per l’accomodation dei mondiali di sci di Cortina 2021. Inoltre, si occuperà dei servizi travel e ospitalità della famiglia olimpica italiana a Tokyo 2021. I voli saranno operati da Alitalia, da luglio.
Enrico Ruffilli, AD del gruppo Uvet, stima un assestamento del fatturato tra il 70 e il 75% del periodo pre Covid19. Richiama l’attenzione sul lavoro di ascolto con le aziende.
Argomenta: «Abbiamo trascorso il 2020 riposizionando le nostre organizzazioni, ripianificando gli eventi per i nostri clienti. Ne abbiamo realizzati 2500 in formato “virtuale” con fatturati modesti e margini stretti. Dai sondaggi con i partner rileviamo che sono in fase di costruzione, non hanno piani definiti davanti a loro, nemmeno in termini di chiarezza normativa. Della digitalizzazione hanno colto l’opportunità. Tuttavia salute e sicurezza diventano un must, mentre la sostenibilità acquista peso e su tutta la filiera, anche il food and beverage, non solo hotel e trasporti».
Anche per Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo gruppo, vedremo il ritorno del Mice internazionale nel 2022.
«Con molto dispiacere, ma questa è la realtà – spiega -: vediamo come si realizzano le aperture delle strutture alberghiere con giugno, dopodiché speriamo nelle frontiere aperte. Il Mice subirà un grande cambiamento come il business travel, c’è tanta voglia di ripartire ma fuori dall’Italia non prima dell’anno prossimo».
Dunque, una ripresa debole per l’ultima tranche di quest’anno, con le aziende che non stanno progettando grandi eventi. Perlopiù meeting aziendali e viaggi d’incentivazione, da giugno e in Italia.
Team building per ricompattare lo staff
Quali sono le prime richieste delle imprese alle garndi agenzie?
Per Domenico Pellegrino, Ceo del Gruppo Bluvacanze con Cisalpina Mice, l’organizzazione di meeting motivazionali. Osserva: «Ci chiedono molti team building per rinforzare lo spirito di squadra e migliorare le relazioni venute a mancare con smart working e casse integrazioni; le risorse vanno motivate, nuovamente formate e spronate a una nuova creatività».
Se questa è l’attuale esigenza, c’è da pensare che i milioni di minuti in streaming e online forse non hanno raggiunto lo scopo della coesione. Come sono gli stessi protagonisti delle agenzie di eventi ad ammettere. Qui il tema si sposta sulle formule ibride, virtuali, digitali degli eventi.
Eventi digitali: noiosi, ma dureranno
Cosa ci lascerà l’accelerazione degli eventi “partecipati” attraverso un video, lontani dal palco e dal networking in presenza? A quanto pare, poco guadagno in tasca alle agenzie. Ma un’esperienza non tutta da buttare via, a volere vedere il bicchiere mezzo pieno.
«Hanno funzionato perché non avevamo alternative, per quanto abbiano saputo creare innovazione, non rimpiazzano l’evento in presenza», asserisce Piergiulio Donzelli, DG di Aci Blueteam. Ma diciamo la verità, «tanti eventi si facevano per abitudine, come nel business travel le trasferte – interviene Davide Verdesca, chairman e Ceo di SG Company -. Domani gli eventi “virtuali” non prenderanno il posto di quelli in presenza, ma saranno degli abilitatori, per creare contenuti che saranno ulteriormente sviluppati. Non venderemo più l’evento, bensì il risultato. Occorre tenere conto che le expertise di queste esperienze sono molto diverse tra loro».
SG Company ha deciso di concentrare tutta la sua organizzazione su contenuti, comunicazione e tecnologie, mentre delega ad Aci Blueteam, di proprietà del Gruppo Aci, i servizi di biglietteria aerea dei propri eventi e la gestione logistico-operativa del Mice. La nota di stampa dell’accordo parla anche di “collaborazione interaziendale dello staff”.
Tranchant Gabriele Lenzi, Ceo di Match Music, agenzia di comunicazione ed eventi nata dal celebre canale TV che negli Anni Ottanta trasmetteva video musicali. «L’emozione in un evento è la componente imprescindibile, difficile trasmetterla con il digitale». L’agenzia si focalizza su eventi di lusso ad alta spettacolarità, tra le aziende clienti il settore beauty, che nel 2020 ha perso il 20-25% del giro d’affari, fa sapere il manager.
Gli eventi in bolla
In piena pandemia, l’event industry inascoltata dal Governo, è riuscita a fare qualcosa di più degli eventi da remoto. Seppur con casi che si contano sulle dita di una mano, insieme alle crociere e al mondo dello sport sotto l’egida di Coni e Cio, ha potuto organizzare grandi manifestazioni all’interno di “bolle” Covid free.
Un po’ come quella su Msc Grandiosa durante “Restarting Mice” con due tamponi, perché da una quindicina di giorni occorre effettuarne uno per entrare al porto, oltre a quello per salire sulle navi da crociera. Fermo restando che i crocieristi ne fanno tre, uno a metà dei sette giorni di navigazione.
Cos’è un evento “in bolla”?
Nello sport lo abbiamo vissuto con i mondiali di sci di Cortina 2021 e, in tutto il mondo, nelle occasioni in cui si possono celebrare eventi “protetti” come lo saranno le Olimpiadi di Tokyo.
Quattro le bolle create in Ampezzo: per atleti, staff, istituzioni e giornalisti. Nessuno veniva in contatto con gli altri. Risultato: 23mila tamponi e 23 positivi in 15 giorni. «Un meccanismo che si può replicare», osserva la presidente di Triumph Group International, Maria Criscuolo. Oggi impegnata nell’organizzazione del G20 a Roma con Ega Worldwide e Studio 80.
Rivedi la video intervista sulla cerimonia di apertura di Cortina 2021, organizzata da Triumph.
Il Mice incompreso
Chi meglio di lei può spiegare perché un settore così capace nell’attuazione dei protocolli è stato ignorato dal Governo nel Decreto Riaperture? Spiega: «Il Mice non è riconosciuto, è troppo frammentato, l’event industry non esiste per i nostri legislatori che non comprendono la complessità della filiera».
Incalza Marco Iannarelli, presidente del Gruppo Next: «Non c’è stata un’azione concreta per fare ripartire la nostra industria, altre sono più importanti. Sono piuttosto rassegnato a non avere mai avuto un supporto dal sistema Paese. Tra settembre e ottobre sono attesi molti vaccinati, ma sul tavolo non c’è una grande proposta per una pianificazione sui mercati esteri».
Guarda la gallery fotografica di “Restarting MICE”
Progetti di Enit per comunicare la ripartenza?
Qui la parola sarebbe passata al ministro del Turismo, impegnato in una convocazione del Cdm ed impossibilitato ad intervenire. L’appello è stato lanciato a Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit dal presidente del Gruppo Uvet, Luca Patané.
«Uno dei punti di forza per la ripartenza sarebbe avere una collaborazione con Enit: vedo in questo lo sviluppo futuro, per fare la differenza – afferma -. Perché non vengono condivisi i dati (dei flussi turistici, ndr) che danno alle Regioni? Un tavolo specifico con l’Agenzia dovrebbe portarci da qualche parte. Se il 51% delle presenze era straniero, dobbiamo oggi delineare un percorso che comprenda tutte le destinazioni interessate a viaggiare in Italia e supporti anche gli albergatori nel costo del lavoro».
Dalla pandemia aziende ridimensionate
Dalla pandemia si attende una “uscita” con un significativo ridimensionamento delle aziende.
Su questo le discussioni della seconda tavola rotonda, allo Starhotels Metropole di Roma, non sono entrate nel merito. Tuttavia, sollecitate da Claudia Maria Golinelli, VP e partner di Ega Worldwide nonché professoressa di management degli eventi all’Università di Roma Tor Vergata, si è accennato al problema.
«Il vero tema della ripartenza del Mice è il costo del lavoro, una leva fondamentale», dice Golinelli.
Enrico Ruffilli: «Auspico una comunicazione compatta sull’Italia all’estero: ogni azione va mirata a garantire la creazione di forza lavoro». Patané: «Le aziende che usciranno ridimensionate hanno bisogno di internazionalizzazione, abbiamo bisogno di informazioni e di una energia diversa, più concreta nella comunicazione sul Paese e sulla sua ripartenza in sicurezza».
All’Enit si chiede un passo avanti in più
Sulla gestione dell’Enit in questi anni di “cambio di passo” dell’Agenzia di promozione turistica dell’Italia, Giorgio Palmucci ricorda le cose buone.
Ecco i 200 webinar svolti nel 2020, la cooperazione con ambasciate e consolati, il coordinamento con le sedi estere. Rammenta la partecipazione all’ultima fiera in presenza di Wtm 2019, con la prima volta di una partecipazione unita nello stesso padiglione Italia di tutte le destinazioni italiane.
«Non mi dico soddisfatto – osserva -, ma senza Covid19 avremmo visto qualche risultato in più sul lavoro (di ottimizzazione e riduzione degli sprechi, ndr) svolto in Enit. Non mi arrendo e le Regioni hanno capito che ci siamo messi a disposizione. E’ la Legge italiana che ci obbliga ad essere al loro servizio. Ho cercato di far diventare l’Agenzia nazionale del turismo uno strumento per gli operatori, cioè l’interlocutore istituzionale. Cercando di far lavorare insieme pubblico e privato, anche con le eccellenze del Paese, come la moda».
Per il presidente, l’invito del primo ministro Mario Draghi a prenotare le vacanze in Italia, lanciato alla conferenza stampa della riunione ministeriale del G20 sul turismo, è un segnale forte. «Ora ci vogliono regole comuni per la mobilità ed eliminare le quarantene, poi dobbiamo lavorare sui mercati».
Le agenzie degli eventi mandano il messaggio di avere bisogno di un ulteriore passo in avanti. «Il brand Italia deve essere portato all’estero e servono canali commerciali per promuoverlo», fanno sapere.
Un’azione molto specifica, che non va confusa con altre iniziative e va vista nella consapevolezza di un settore che sta tagliando posti di lavoro.