Cercavate un database di hotel ecosostenibili, globale? Detto e fatto: la piattaforma di “corporate lodging” Hrs ha creato una soluzione che consente ai travel manager aziendali e ai viaggiatori di selezionare le sistemazioni ricettive in base a punteggi di sostenibilità. Questi ultimi sono calcolati utilizzando una formula proprietaria e tenendo conto di vari fattori.
L’iniziativa prende il nome di Green Stay ed è in fase pilota questo trimestre. Di fatto, fornisce ai responsabili degli acquisti un sistema intuitivo al fine di identificare, confrontare e dare priorità agli hotel che contribuiscono a ridurre l’impatto ecologico durante i viaggi d’affari.
Un database di hotel ecosostenibili: come funziona
In questo periodo, Hrs sta raccogliendo i dati dalle strutture alberghiere: consumi di energia, dell’acqua e sullo smaltimento dei rifiuti. Questa fase si basa sul successo del protocollo Clean & Safe, lanciato nel 2020.
Oltre 60mila alberghi hanno aderito e costituiscono oggi un database importante per i reparti di procurement che nella scelta degli hotel per i viaggi d’affari mettono al primo posto la sicurezza e l’igiene sanitaria. Secondo le ricerche, almeno l’86% di loro lo pone come priorità.
Il ceo di Hrs, Tobias Ragge, commenta: «La Green Stay Initiative permette alle aziende di aumentare notevolmente la consapevolezza circa le nuove priorità di sostenibilità per i loro programmi di viaggio, offrendo anche un’opportunità agli albergatori per promuovere i loro investimenti in tal senso».
Lo schema di punteggio realizzato da Hrs determina i valori dell’impronta sull’uso di energia, acqua e rifiuti di un hotel. Petr farlo, accede alle linee guida di: Greenhouse gas protocol, Hotel carbon measurement initiative, Sustainable hospitality alliance e World travel & tourism council (Wttc).
Un marchio “Green Stay” appare sulla piattaforma di lodging e negli strumenti di self booking tool collegati, per essere visibili e selezionabili da Tmc e dagli stessi viaggiatori.
Corporate lodging forum 2021 in edizione digital
Durante la scorsa settimana, Hrs ha svolto in edizione digital il consueto Corporate lodging forum annuale. Durante gli appuntamenti – in onda nella regione Emea il 9 marzo e ora riascoltabile on demand -, sono state svolte sessioni specifiche sull’iniziativa del database di hotel ecosostenibili. Per l’Italia, ne hanno parlato Marco D’Ilario, senior VP Global enterprise solutions, e Paola Baggi, director Director sales and account management .
Perché la sostenibilità ambientale diventa un must per le aziende?
Che la sostenibilità ambientale assuma un valore più sentito dopo la pandemia è un “buzz” insistente, ormai. Diversi rapporti istituzionali, dall’Onu in poi, asseriscono che da argomento “culturale” principe della Csr stia diventando un tema di business plan propriamente.
“The Climate Pledge” è l’impegno più noto e co-fondato da Amazon, in cui dozzine di aziende, tra cui EY, Microsoft e Siemens, mirano a essere a impatto zero entro il 2040, cioè dieci anni prima dell’obiettivo dell’accordo di Parigi.
«L’ultimo indice di sostenibilità della Cornell University evidenzia che gli hotel, in media, valgono 45 chilogrammi di emissioni di carbonio per camera a notte. Metriche come la nostra “Initiative” sono fondamentali per aiutare le aziende a intraprendere misure per ridurre la propria impronta di carbonio », spiega Martin Biermann, chief product officer di Hrs e leader del team che sviluppa la Green Stay intiiative.
Secondo il manager, il greenwashing non è una soluzione più accettata dai dirigenti e dai consigli di amministrazione delle aziende, né dai Governi. L’acquisto di certificati per compensare le emissioni, ad esempio piantando alberi, è un approccio superato.
Adesso tocca al business travel prendere il controllo degli effetti sul pianeta degli spostamenti di lavoro.
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