piano di ristrutturazione Europcar Mobility Group

Il piano di ristrutturazione di Europcar Mobility Group

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Il piano di ristrutturazione finanziaria di Europcar Mobility Group ha ricevuto il benestare degli azionisti. La società, colpita duramente dalla crisi Covid-19, con l’impatto significativo sui ricavi e l’aumento del debito, all’inizio di settembre 2020 aveva adattato la sua strategia agli effetti a lungo termine della crisi. Lanciando dunque un piano di risanamento.

Il piano di ristrutturazione di Europcar Mobility Group: riduzione del debito

Il programma globale prevede una riduzione massiccia del debito societario pari a 1,1 miliardi di euro.

Il gruppo lavorerà alla trasformazione del debito in equity, cui si aggiunge una significativa iniezione di denaro attraverso aumenti di capitale e nuove linee di finanziamento della flotta, “per circa 500 milioni di euro in totale”, si legge in una nota di stampa.

Secondo la stampa economica francese gli azionisti hanno accettato la diluizione a favore dei creditori, che al termine del processo di ristrutturazione deterranno tra il 92% e il 97% del capitale.

«Si tratta di un progetto di rapida esecuzione che consentirà di ottimizzare la struttura del capitale aziendale del gruppo, permettendo così di concentrarci su una veloce attuazione del nostro piano “Connect” – commenta la Ceo Caroline Parot -.  Vorrei ringraziare i nostri azionisti e in particolare Eurazeo, per il loro sostegno: il loro voto positivo segna l’apertura di un nuovo capitolo nella nostra storia. Non solo permettono al gruppo di continuare a servire i clienti in più di 140 paesi in tutto il mondo, ma danno anche la possibilità a un grande attore della mobilità di uscire più forte dalla crisi».

Ricordiamo che Eurazeo è il principale azionista (con il 29,9%), che ha rilevato la quota nel 2006 dal Gruppo Volkswagen. Con quest’ultimo, rumors di ambienti finanziari – nell’estate scorsa – davano nuove trattative per una cessione delle proprie azioni.

Approfondisci su Europcar nel 2023 e il progetto di mobilità urbana nel noleggio a breve termine.

Ritorno ai livelli pre-crisi non prima del 2023

Grazie all’approvazione del piano di ristrutturazione da parte degli azionisti, Europcar Mobility Group può procedere ad attuare “Connect”. L’obiettivo è quello di rendere la società transalpina uno dei principali attori della mobilità sostenibile, digitale e connessa negli anni a venire.

Attraverso quattro brand: Europcar, “leader europeo nel noleggio di auto e furgoni”, Goldcar nel noleggio low cost, Interrent per la fascia media del mercato e Ubeeqo per il car sharing roundtrip, b2b e b2c.

Una partita da giocare in diverse fasce di clientela.

«Abbiamo ancora il 50% del fatturato anche se tutti i viaggi di piacere e d’affari sono fermi», ha detto il presidente del consiglio di amministrazione, Jean-Paul Bailly, durante l’assemblea generale del 20 gennaio scorso.

A conti fatti i ricavi relativi ai viaggi nelle aree urbane (Ubeeqo) sono diminuiti solo dell’8% da gennaio a settembre. Invece, il comparto furgoni e camion ha tenuto duro (-14%) grazie all’esplosione dell’e-commerce e delle consegne. A soffrire, nel settore del tempo libero, più che altro il low cost ed Europcar.

Il gruppo non pevede un ritorno al livello di attività del 2019 prima del 2023.

«Storicamente, il business di Europcar Mobility Group si basava sul noleggio giornaliero o settimanale dei veicoli. Tuttavia, negli ultimi tempi le esigenze dei clienti sono cambiate: c’è più un utilizzo orario nella mobilità urbana e uno mensile. Soprattutto nelle piccole e medie imprese, che optano per un modello tariffario più flessibile – afferma Caroline Parot -. Parallelamente alla ristrutturazione finanziaria, Europcar, dunque, ha ridotto i suoi costi: grazie al riacquisto e alle trattative contrattuali con le case automobilistiche».

GUARDA IL VIDEO “THE FUTURE IS ABOUT MOBILITY”

 

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