Non si arresta lo sviluppo di B&B Hotels. Uno sviluppo che ha rallentato – ma non si è mai fermato – anche durante i mesi del 2020, quando i 42 alberghi italiani sono rimasti aperti. Aperti anche perché talmente inseriti nel contesto delle città in cui sono presenti da voler garantire anche solo un minimo servizio. La catena, nata in Bretagna nel 1989, arriva in Italia nel 2009.
Sono strutture per una clientela per circa il 60% business – con punte più elevate nelle città d’affari – che prediligono B&B Hotels per il suo approccio no frills e privo di sprechi, con una standardizzazione di servizi percepiti come ormai fondamentali.
E a propostio di servizi, il B&B Hotel Firenze Novoli è stato trasformato in un “albergo Covid” per ospitare i fiorentini positivi al virus e alla ricerca di un luogo dove restare in quarantena, isolati dai familiari.
Della “strategia Covid” e della strategia di sviluppo di B&B Hotels parla Valerio Duchini, amministratore delegato Italia della catena con sede in Francia, presente sul mercato europeo con 530 strutture.
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Prima di Natale, gli alberghi B&B saranno aumentati di numero?
«L’azienda non si ferma mai. In Italia come in Europa. L’obiettivo è di estendere il nostro servizio di qualità a prezzi accessibili, dando in certi casi un prodotto che non si vede nemmeno nei 5 stelle. Basti pensare a internet a 200 mega, che diventerà a 300 mega. O alla smart tv al plasma con canali Sky. Ma la crescita sarà anche nel numero degli hotel».
Parlando di sviluppo di B&B Hotels, ci offre un’anteprima sul 2021 e oltre?
«Posso dire che l’obiettivo è di passare da 42 strutture a una sessantina nel giro di 3 anni. Ma lo sviluppo di B&B Hotels è anche più immediato: nel 2021 apriremo altri 7 alberghi. Prima che lei mi chieda dove, le dico che non mi posso ancora sbottonare, dato che stiamo firmando i contratti. Posso confermare solo Brescia, visto che in questo caso abbiamo già messo nero su bianco. Quello che voglio sottolineare è che l’emergenza Coronavirus ci ha sicuramente rallentato, ma non ci ha fermato».
E il giro d’affari è per forza di cose sceso…
«Sì. Ma siamo riusciti a contenere il calo intorno al 40-45%. Sicuramente meno rispetto alla media del settore, che ha registrato un fatturato a -60 o 70%».
A proposito di Covid19: a Firenze un vostro hotel è riservato a chi deve restare in quarantena.
«Certamente. È il frutto di un accordo con la Asl di Firenze per fare sì che il B&B Hotel Firenze Novoli sia riservato in toto per il personale sanitario e tutte le persone che necessitano di uno spazio dedicato e adeguato a trascorrere i giorni di isolamento. Un impegno che ci rende orgogliosi e che mette a disposizione 88 camere dotate di tutti i servizi di cui usufruiscono i normali clienti. Fermo restando l’isolamento e le procedure di sanificazione. E in futuro alcuni nostri alberghi potrebbero seguire lo stesso percorso sanitario, sempre ricordando che si tratta di misure eccezionali che si spera finiscano presto».
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«Non potevamo mancare a questa chiamata – conclude Duchini -. Vogliamo contribuire concretamente all’emergenza sanitaria e per questo speriamo che le nostre strutture possano aiutare tutte le persone in difficoltà e il nostro sistema sanitario. È un momento difficile per tutti che richiede sforzi straordinari da parte di ogni componente della società. Abbiamo messo a disposizione i nostri hotel e le competenze a supporto della comunità locale nel rispetto della salute di tutti, in linea con i nostri valori di corporate social responsibility e la nostra filosofia Only for everyone».
Tra le nuove aperture è attesa quella di Cortina d’Ampezzo, dove la catena ha acquisito all’asta da Investindustrial l’ex albergo Tre Croci nell’omonimo passo alpino. Un valico sulle Dolomiti all’incrocio di territori di rara bellezza tra la conca ampezzana e il Cadore.