È stato un evento inedito quello realizzato dall’agenzia Superhumans per la consegna della nave da crociera Enchanted Princess. La nave è la quinta unità della classe “Royal” (le più grandi, ndr) costruita da Fincantieri per la società armatrice Princess Cruises, brand del gruppo Carnival Corporation. Cioé il più grande gruppo crocieristico al mondo, che controlla anche l’italiana Costa Crociere.
La cerimonia è stata la prima grande consegna di una nave da crociera dopo il lockdown. Si è infatti svolta al cantiere navale Fincantieri di Monfalcone il 30 settembre, prima quindi del Dpcm di ottobre che ha decretato lo stop agli eventi in presenza.
Fincantieri: l’evento come messaggio di ripartenza
Il nome dell’evento è stato Enchanted Princess – Believe To See. È stato scelto per comunicare la forza del credere nella visione per vederne i risultati, in un tono che oscilla tra il sognante e il concreto. Fincantieri, infatti, ha fortemente voluto l’evento come messaggio di ripartenza. E per celebrare il traguardo delle 100 navi realizzate per questo mercato dall’inizio degli anni Novanta.
Il format rinnovato
Chiaramente l’evento di Superhumans è stato completamente rinnovato nel format rispetto alle precedenti cerimonie di consegna di navi da crociera. Enchanted Princess – Believe To See è stato infatti progettato con un format ibrido. Questo ha permesso di rispettare le normative di sicurezza e fondere l’esperienza live degli ospiti presenti con quella digitale.
Parola d’ordine: spettacolarità
Il punto di partenza del concept dell’evento è stata l’idea di “incanto”. Questo valore è stato declinato da Superhumans con contenuti video immersivi affidati a 6 schermi led di ultima generazione di oltre 4 metri ciascuno.
Gli schermi erano movimentati da bracci robot controllati da sistema Kinesys per garantire la spettacolarità dei contenuti.
Il parterre, tra live e digital
Circa 70 ospiti hanno assistito dal vivo alla cerimonia alla quale è seguita una cena di gala. Intanto sul sito di Fincantieri è stata trasmessa la diretta streaming worldwide. Otto cantieri sono stati collegati in diretta streaming bidirezionale per consentire a tutti i dipendenti di partecipare all’evento.
Alla cerimonia hanno partecipato l’amministratore delegato Giuseppe Bono, l’ambasciatore e presidente Giampiero Massolo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in collegamento da Roma e il top management di Carnival Group dagli Stati Uniti.
Obiettivo: coinvolgimento emotivo
«Il nostro approccio rispetto agli eventi digitali non è quello di proporre ai clienti la semplice trasformazione degli eventi live in eventi digitali puntando su soluzioni tecnologiche», commentano Cristian Annoscia e Donato Della Guardia, head of live communication di Superhumans
«L’obiettivo è far vivere agli utenti la spettacolarità, l’eccezionalità e il coinvolgimento emotivo che rendono gli eventi un mezzo di comunicazione così potente ed efficace anche attraverso interfacce digitali. La tecnologia e il digital sono strumenti efficaci quando non fini a se stessi, ma se sono utilizzati al servizio del messaggio di un brand».
L’integrazione di due mondi
«Anche in questo caso abbiamo scelto la tecnologia più funzionale alla veicolazione dei messaggi puntando alla loro spettacolarità. L’obiettivo? Ottenere il coinvolgimento emotivo sia della platea sia di chi si è collegato grazie alla diretta streaming. L’evento ibrido è stata la soluzione più efficace. La frontiera tra fisico e digitale si assottiglia infatti sempre di più. Dobbiamo quindi essere in grado di integrare i due mondi in modo che ognuno aggiunga valore all’altro».
Il futuro degli eventi
Come si è strutturata Superhumans per rispondere alla rivoluzione digitale degli eventi?
«Abbiamo sempre avuto un approccio integrato nei nostri progetti di eventi», rispondono Annoscia e Della Guardia. «A maggior ragione in questo momento continuiamo a pensare che live communication e digital sono e saranno sempre di più interconnessi. Lavorando in maniera integrata e sinergica con gli altri reparti dell’agenzia, digital e advertising, siamo riusciti a proporre ai clienti in maniera molto rapida soluzioni per sopperire alle mancate occasioni di incontro in presenza. Il tutto con nuovi strumenti e strategie».
Lo streaming? Non è il contenuto
«Lo streaming non è un contenuto. È solo uno strumento tecnico per veicolare contenuti, tra l’altro già ampiamente usato da anni per amplificare l’audience degli eventi e la partecipazione degli utenti. Non rappresenta, quindi, una vera soluzione. Lo sforzo creativo al quale siamo chiamati è ben più complesso. Dobbiamo cercare di individuare nuovi format e costruire una storia per regalare un consumer journey completo. Mai come ora il mondo della live communication dovrà padroneggiare caratteristiche essenziali del nostro lavoro come la flessibilità e la capacità di problem solving».
Agenzie di eventi: cambia il business model
Annoscia e Della Guardia argomentano: «Dobbiamo dimostrare di essere pronti ad anticipare e a reagire rapidamente ai tanti cambiamenti che stiamo vivendo. L’emergenza Covid-19 ha rappresentato un formidabile acceleratore di innovazione e di alfabetizzazione digitale del Paese. Un patrimonio da non disperdere anche quando gli eventi live torneranno a essere una parte integrante della nostra quotidianità. La costante evoluzione di nuove tecnologie e strumenti digitali nel mondo della live communication sta trasformando l’esperienza vissuta dal target e l’iter creativo e produttivo di un evento. Ma anche il business model delle agenzie».
Vince chi ha coraggio
«Lo scenario si prospetta ricco di soluzioni sempre più immersive e memorabili purché l’attenzione si concentri sempre sul contenuto. Chi avrà più coraggio di sperimentare e maggior tempismo nell’agire otterrà i risultati migliori puntando a sfruttare tutte le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e dalla comunicazione digitale».
Le aziende comprendono il reale valore dell’evento digitale e ci credono?
«I nostri clienti operano nei settori più disparati e la reazione all’emergenza è stata molto diversa a seconda della tipologia di business. In generale, però, abbiamo trovato interlocutori molto attenti, in grado di valutare l’efficacia delle soluzioni proposte. Disposti quindi a lavorare fianco a fianco per sperimentare e trovare soluzioni innovative».
Cambio di ruolo per le agenzie
«Le aziende devono instaurare una relazione profonda con i target di riferimento e al loro interno sulla base di una narrazione coerente e responsabile. È necessario cogliere la grande opportunità di essere i primi ad affrontare questa “nuova normalità” e veicolare un messaggio di estrema positività verso dipendenti e consumatori. Le agenzie devono rivendicare un ruolo sempre più consulenziale in un momento in cui il tempismo. Il tono di voce e l’opportunità di quello che si vuole comunicare sono essenziali. Dobbiamo essere più propositivi e lavorare insieme ai clienti per formulare piani strategici snelli, modulabili ed essere sempre pronti a cambiare. Le agenzie che saranno pronte a raccogliere e anticipare queste sfide potranno porsi come un interlocutore autorevole per le aziende».