regole di quarantena

Regole di quarantena: Riskline lancia il tool per i viaggi d’affari

Advertisement

Le regole di quarantena per i viaggi all’estero rappresentano una forte limitazione alla ripresa del business travel. Per andare incontro alle aziende che con fatica si cimentano nelle trasferte, Riskline ha lanciato uno strumento che aggiorna tempestivamente sulle norme in continua evoluzione. Attualmente il tool è disponibile solo per il mercato statunitense, come parte del più esaustivo pacchetto di soluzioni relative ai rischi di viaggio del Covid-19.

Spiegano da Riskline: «Alcuni stati richiedono e altri semplicemente raccomandano che i viaggiatori si mettano in quarantena all’arrivo, come misura per combattere la diffusione del Coronavirus. Gli i utenti del portale Riskline travel risk intelligence e del microsito sul Covid-19 creato ad hoc possono ora controllare le regole di isolamento fiduciario prima di intraprendere viaggi nazionali negli Stati Uniti, dunque controllare se i loro piani di viaggio sono interessati da queste norme».

Precisiamo che la società informa sulle quarantene all’arrivo per qualsiasi paese al mondo.

«Nel caso degli Stati Uniti, forniamo qualcosa di differente, ovvero abbiamo un motore di ricerca che permette a un viaggiatore di scegliere lo stato di partenza, quello di arrivo, la data e il motore genera come risultato se serve la quarantena, per quanto tempo e di che tipo», puntualizza Emanuele Scansani, direttore delle partnership.

Per tutti gli altri paesi nel mondo, l’output è rappresentato dalle normali informazioni sull’isolamento fiduciario all’arrivo, in generale.

Regole di quarantena, i big usano Riskline

Specialisti di rischi di viaggio a livello globale, i consulenti di Riskline hanno implementato una copertura informativa molto estesa sulla pandemia scaturita dal nuovo Coronavirus. A loro volta servono Tmc, ma anche Gds e altri stakeholder della filiera dei viaggi, d’affari ma non solo, fornendo strumenti e conoscenza sull’evolversi del virus che ha fermato l’industria e ne impone una profonda trasformazione dei processi durante questa ri-partenza.

Ad esempio, all’interno di Amadeus mobile messenger sono state integrate specifiche informazioni sul Covid-19, rese disponibili da Riskline. Anche Amex Gbt è un cliente della società basata a Copenhagen e informa i viaggiatori d’affari attingendo ai suoi servizi di business intelligence.

Il microsito pubblicato da marzo è stato reso flessibile nell’abbonamento. Infatti, si può sottoscrivere in modalità mensile e cancellarlo in qualsiasi momento.

Approfondisci sulle assicurazioni che coprono le spese di isolamento fiduciario in viaggio di lavoro.

La piattaforma Covid-19 per i travel manager

Destinato all’uso da parte dei travel manager aziendali, l’hub informativo viene arricchito continuamente.

Include l’ormai irrinunciabile mappa interattiva che dettaglia i livelli di rischio e le restrizioni di viaggio. Ma anche le procedure di quarantena, le misure di blocco e le restrizioni di movimento. Con dati scalabili da un Paese all’altro.

Riporta anche avvisi in tempo reale e informa su quanto i business travelelr devono aspettarsi viaggiando, comprese le modalità di screening negli aeroporti e le restrizioni sui trasporti pubblici.

Gli sviluppatori di app rendono disponibili le funzionalità di alert sulle applicazioni che le Tmc creano per i viaggiatori delle loro imprese clienti.

Sai dei voli Covid-free di Alitalia?

Le fonti per le informazioni sul Covid19

L’importanza delle fonti per reperire informazioni di prima mano e verificate è di fondamentale importanza per i travel manager.

Gli analisti di Riskline si avvalgono della cosiddetta “open source intelligence” (Osint), cioè la disciplina dell’intelligence che si occupa di ricerca, raccolta ed analisi di dati e di notizie d’interesse pubblico tratte da fonti aperte. Unitamente ai dati dell’Oms, di enti governativi, dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie americano (il Cdc) e di quello europeo (Ecdc). Inoltre, rientrano nel panel il Johns Hopkins Center for health security, l’Università di Oxford e la Società internazionale per le malattie infettive.

Rientro in Italia, chi deve fare i tamponi

Nel frattempo il ministro della Salute Roberto Speranza ha aggiornato la lista di Paesi dai quali i viaggiatori di rientro nonché di origine devono effettuare il tampone. La norma rimane in vigore per chi torna da Spagna, Malta, Grecia e Croazia come dall’ordinanza del 12 agosto, di cui vi scrivevamo qui. In più ha aggiunto Parigi e alcune regioni della Francia. Devono effettuare i test molecolari o antigenici i viaggiatori da Alvernia-Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra (approfondisci qui).

L’OMS elogia la best practice dell’Italia con un video

Tweet del 25 settembre: «L’Italia è stato il primo paese occidentale a essere pesantemente colpito da #COVID19. Il governo e la comunità, a tutti i livelli, hanno reagito con forza e hanno ribaltato la traiettoria dell’epidemia con una serie di misure basate sulla scienza. Ecco un video dell’esperienza italiana»

Lascia un commento

*