Agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della live communication si sono riuniti per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni la grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore. L’hashtag con il quale danno voce a questa campagna d’informazione è #ItaliaLive
Per affrontare e superare le ricadute economiche dell’emergenza sanitaria e per rilanciare il sistema, le rappresentanze delle imprese dell’event industry si sono unite per la prima volta, dando vita a Events & live industry (approfondisci qui la mission).
Si tratta di un’iniziativa corale che comprende la stesura di un manifesto e una lettera aperta inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma non solo: è indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Infine al ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini.
Le associazioni coinvolte sono Admei, Aiic Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane, Anbc, Club degli Eventi e della Live Communication, Convention Bureau Italia, Federcongressi&eventi, Icca, Mpi Italia Chapter e Site Italy
Gli eventi devono tornare live
«È stato giusto fermarsi. Non a caso tutto il comparto dell’events & live industry non solo segue alla lettera le indicazioni delle autorità, ma è stato tra i primi a comprendere la gravità della situazione, proprio perché abituato a confrontarsi con i mercati internazionali, e a utilizzare la tecnologia per superare i limiti della quarantena», commenta Salvatore Sagone, portavoce dei rapporti con i media di #Italialive e presidente del Club degli Eventi e della Live Communication.
Continua: «Siamo già predisposti all’utilizzo del digitale e abbiamo colto al volo la sfida, attivando in tempi record eventi virtuali e in streaming, rispettando sempre le regole. Occorre tuttavia oggi lavorare tutti insieme per riuscire a tornare nelle piazze così come nelle location e negli spazi fieristici. Ne siamo certi: il Paese potrà ripartire e ritrovare quella carica empatica che ora manca. L’Italia tornerà a essere “live”».
Continua Sagone: «Questa filiera, che mai prima di ora aveva richiesto, o avuto accesso a aiuti o a forme di tutela, oggi è profondamente colpita. Non solo le agenzie e le imprese vedono vanificati mesi di preparazione per i lavori annullati, ma si prevedono mesi di sacrificio per tutti gli operatori. Un percorso che molti non saranno in grado di sostenere e che verrà pagato soprattutto dalle piccole imprese, dai giovani e dai liberi professionisti».
L’impatto dell’emergenza Covid19 sull’events & live industry
Senza eventi, concerti, convention, congressi e fiere l’Italia perde visibilità nel mondo, nonché fatturato interno. Inoltre mette a rischio una industry che raccoglie circa 570mila lavoratori.
I settori che compongono una macchina piuttosto articolata, infatti, cono molteplici: agenzie, service audio-video e luci, allestitori, catering, le sedi congressuali, gli interpreti, artisti e tutte le maestranze connesse.
Ogni anno in Italia vengono organizzati più di un milione di piccoli e grandi eventi. Essi occupano il 40% delle stanze degli alberghi, garantendone la sopravvivenza. L’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per impatto economico generato dal settore dei business event.
Un indotto che genera 65,5 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi all’anno.
Fase 2 Coronavirus: il MICE ha bisogno di date certe
«In questa fase di progettazione di ripresa delle attività del Paese è fondamentale che le istituzioni si attivino per definire date certe di riavvio delle attività congressuali, fieristiche e degli eventi aggregativi», commenta la portavoce dei rapporti istituzionali di #Italialive e presidente di Federcongressi & eventi Alessandra Albarelli.
Continua: «La pianificazione anticipata è infatti un elemento chiave per lo svolgimento dell’attività di organizzazione. Solo con un calendario chiaro delle riaperture potremo riprendere il nostro lavoro. Altrettanto decisiva è la condivisione con le imprese e i professionisti del settore delle regole previste per le Fasi 2 e 3 affinché i protocolli igienico-sanitari e comportamentali siano stesi con la collaborazione di chi conosce i processi organizzativi e i dettagli dell’intera filiera».
«Un altro elemento cardine per la ripresa del comparto è che le istituzioni mettano in campo investimenti capaci di restituire presto competitività internazionale al Paese», conclude Albarelli. «Per questo #ItaliaLive ha messo a disposizione di Ice ed Enit le proprie competenze di comunicazione e destination marketing e le proprie relazioni internazionali».
Italialive per ripartire dopo il Coronavirus: cosa serve
La lettera aperta inviata ai rappresentanti del Governo chiede:
- RISORSE UMANE – Estensione degli ammortizzatori sociali previsti per l’emergenza Covid-19 fino al 31/12/2020; Estensione ai lavoratori stagionali, intermittenti e di surroga di ammortizzatori sociali sulla base delle ore lavorate nel 2019; Bonus di 1000 euro/mese per i lavoratori autonomi, parasubordinati, occasionali e P.Iva fino al 31/12/2020)
- CREDITO D’IMPOSTA – Pari al totale dei costi delle risorse umane per i mesi di inattività del 2020; al 30% dei costi delle risorse umane per il 2021; il 60%, degli affitti commerciali per il periodo marzo/dicembre 2020, cedibile ai proprietari d’immobili; pari al 50% dei costi sostenuti per prevenire il rischio biologico Covid19 negli eventi organizzati nel periodo ottobre-dicembre 2020 e nel 2021.
- FISCALITÀ E SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO AZIENDALE – Detassazione degli utili imponibili relativi all’anno 2019. Oppure introduzione di un meccanismo eccezionale di riporto all’indietro (loss carry back) della perdita fiscale 2020. Da utilizzare in compensazione con gli utili 2019 dichiarati e tassati. Sospensione dell’acconto Ires ed Irap dovuto per il 2020, indipendentemente dalla modalità di calcolo (storico o previsionale). Introduzione di un meccanismo di “ammortamento” straordinario delle perdite relative all’anno 2020.
- LIQUIDITÀ – Accesso automatico senza alcuna istruttoria e immediato a finanziamenti fino a 1 milione di euro. A tasso 0% a 15 anni garantiti al 100% da Sace S.p.A. o dal Fondo Centrale di Garanzia Pmi, con preammortamento di 24 mesi;
- SOSTEGNO ALLA DOMANDA – Riconoscimento dei crediti d’imposta per un biennio alle aziende che investono in eventi business & consumer sul territorio nazionale. In materia di Iva, applicabilità dell’Art 7-ter del DPR 633/72 a tutti gli eventi organizzati in Italia commissionati da soggetti passivi Iva esteri.
Sottoscrivi qui la lettera al Governo