Grandi novità per i fanatici dello shopping, i patiti delle griffe, gli accaniti seguaci delle passerelle. Oltre a capi d’abbigliamento, accessori e profumi, oggi gli stilisti firmano anche gli alberghi. E incoraggiati dai segnali di ripresa del settore turistico, investono nella costruzione di strutture di lusso nelle principali città del mondo.
A inaugurare questo trend è stato, nel 2001, Bulgari Spa, noto marchio di gioielli, pelletteria e accessori. Dalla partnership con Marriott International Luxury Group, che prevedeva un investimento complessivo di 800 milioni di dollari nell’arco di cinque anni, è nata Bulgari Hotels & Resorts, catena di alberghi situati in città d’arte, destinazioni business, prestigiose mete vacanziere. La prima apertura risale allo scorso maggio, in via Fratelli Gabba a Milano. L’hotel, che si trova a pochi passi da via Montenapoleone e via della Spiga, tappe obbligate per gli appassionati della moda, è stato arredato dall’architetto Antonio Citterio utilizzando un mix di materiali insoliti e pregiati: marmo nero dello Zimbawe, pietra di Vicenza e di Aphyon, tek, rovere e legno di quercia. La lounge con camino propone con cadenza trimestrale le opere di noti artisti contemporanei ed è dotata di una piccola biblioteca con pubblicazioni sulla città di Milano. La Spa, rivestita di mosaici d’oro e verde smeraldo, offre trattamenti che vanno dall’aromaterapia all’ayurveda, dalle tecniche di massaggio balinesi e hawaiane agli antichi rituali di benessere orientali, dallo shiatsu alla riflessologia. Il ristorante, dall’ampio bancone ovale in resina nera, propone piatti della tradizione italiana rielaborati con ingredienti inediti. E le 58 camere e suite, arredate con mobili in rovere sbiancato e tessuti naturali, dispongono di un dvd sensoriale che trasforma lo schermo televisivo in una sorta di rilassante quadro in movimento. Un accenno merita il giardino di 400 metri quadrati che circonda l’albergo. Un tempo orto di un monastero, conobbe il suo massimo splendore nell’Ottocento, per andare incontro, in seguito, a un progressivo, inesorabile abbandono. L’attuale progetto di sistemazione evoca in chiave contemporanea i giardini delle ville storiche lombarde. Un sentiero di ciottoli neri si snoda tra alberelli d’alloro, ippocastani secolari, camelie e magnolie.
Il secondo albergo a marchio Bulgari (progettato, ancora una volta, dallo studio Antonio Citterio & Partners) verrà inaugurato a Bali nel 2005. La struttura disporrà di una tranquilla spiaggia privata e di lussuose ville affacciate sul mare, con studio, veranda con piscina ed elegante sala da pranzo. A disposizione degli ospiti vi saranno due ristoranti, una biblioteca, diverse sale congressi e una boutique Bulgari.
Quattordici hotel per Armani
Di recente, anche Armani ha deciso di associare il proprio nome agli alberghi di lusso. Grazie a un accordo con la società Emaar Hotels & Resorts – impresa degli Emirati Arabi della quale il governo di Dubai detiene il 32% delle quote -, nell’arco dei prossimi sette anni verranno inaugurate quattordici strutture (dieci hotel e quattro resort) a marchio Armani Luxury Hotels & Resorts. La partnership, che ha richiesto un investimento iniziale di circa un miliardo di dollari, prevede che la casa di moda curi il “look” delle strutture, mentre alla Emaar spetteranno la gestione e l’attività amministrativa. Tra le destinazioni prescelte per l’operazione, Milano (il nuovo hotel sorgerà in via Manzoni, già sede della boutique Emporio Armani), Londra, Parigi, New York, Tokyo, Shanghai e Dubai, dove è in costruzione un gigantesco edificio con 250 suite, numerosi ristoranti e un fitness center.
Altre strutture fashion
E intanto, il panorama dell’hôtellerie ha attratto anche la casa di moda maschile Cerruti, che ha stipulato con Rezidor Sas – gruppo alberghiero che riunisce 220 alberghi in 41 paesi con i brand Radisson Sas, Park Inn, Country Inn e Regent – un accordo che prevede l’apertura, entro la fine dell’anno, del nuovo Hotel Cerruti Vienna. Collocato all’interno di un palazzo storico nel centro della capitale austriaca, l’albergo avrà 75 camere arredate secondo i più moderni criteri del design. A questa inaugurazione seguirà, all’inizio del 2005, quella di un nuovo hotel aDubai, con 137 stanze, un cocktail bar e un ristorante. È prevista invece per il 2006 l’apertura di una struttura a Kuwait City, con 350 camere affacciate sul golfo, bar, ristoranti e una Spa.
Tra le case di moda coinvolte in investimenti alberghieri non si può non menzionareFerragamo, che da oltre dieci anni opera nell’hôtellerie attraverso la società Lungarno Hotels, guidata da Leonardo Ferragamo. La catena vanta quattro strutture di fascia alta a Firenze, per un totale di 240 camere. Tra queste, il Lungarno Suites, nei dintorni di Ponte Vecchio, che offre camere dotate di lettore cd e dvd, tv con connessione a Internet e, su richiesta, fax, stampante e servizi di videoconferenza. O ancora, il Gallery Hotel Art, in Vicolo dell’Oro, un autentico gioiello di design che periodicamente ospita rassegne di arte contemporanea, fotografia, artigianato etnico.
Nei prossimi cinque anni, Lungarno Hotels intende triplicare il numero degli hotel, approdando anche a Roma con una piccola ed esclusiva struttura in via Condotti (l’apertura è prevista nel settembre 2005).
Per concludere, un accenno a Ferretti, che possiede il Carducci ’76 di Cattolica e Montegridolfo, un borgo ristrutturato nei dintorni di Rimini molto apprezzato dai Vip (pare che tra i clienti più affezionati ci sia anche Julia Roberts).