auto elettriche dopo il Coronavirus

Auto elettriche dopo il Coronavirus nel White Paper Repower

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Auto green dopo il Coronavirus: quale futuro? Il primo periodo dell’anno per l’automotive si stava rivelando una vera riscossa per le zero emissioni, con una crescita dell’82% per le auto elettrificate a gennaio 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. A mostrarlo è la quarta edizione del White Paper di Repower, utile oggi per fare il punto sul settore con una prospettiva globale.

Il mese di marzo è stato critico. La diffusione del virus e le azioni di contenimento, con l’obbligo di vendita solo per le emergenze, ha fatto crollare le immatricolazioni (in generale) dell’86% rispetto al 2019. Adesso, in attesa della ripresa, vale la pena rispolverare i dati di qualche mese fa e riflettere sui dettagli.

L’automotive, in grado di garantire fino all’11% del Pil italiano, finita questa fase potrebbe poter ricominciare a correre più di prima.

Approfondisci sui temi del rilancio del settore nell’intrevista a Unrae.

Auto ibride: il white paper di Repower

A gennaio il numero di immatricolazioni delle auto ibride intese nella totalità di gamma per la prima volta sono arrivate a rappresentare il 10% del mercato italiano. Invece, a gennaio 2019 erano solo il 5,2%.

Il contesto delle auto elettrificate è rappresentato da tre sigle. Anzitutto le Hev cioè Hybrid electric vehicle, poi ci sono le Phev: Plug in hybrid electric vehicle, infine i veicoli Rex: Range extender.

Le più vendute a gennaio e febbraio 2020 sono state la Renault Zoe (797 unità) con parecchia autonomia in più rispetto alla vecchia generazione. Ma anche la nuovissima Peugeot e-208 (605 unità). Infine, la piccola Volkswagen Up! (556 unità).

Auto elettriche: più vendite grazie all’infrastruttura

Nella crescita del mese di gennaio, la migliore performance è stata quella delle elettriche “pure” con un +586,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Dunque 1.943 unità contro 283 del gennaio 2019.

L’interesse degli italiani è andato crescendo anche grazie allo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica. Per le auto alla spina rimane il primo grande ostacolo, ma oggi lungo tutto lo Stivale sono stati installati circa 8.200 punti di ricarica. Un numero con cui finalmente anche l’Italia può ambire ad una reale e-mobility così come diffusa su larga scala.

Leggi qui una intervista del luglio 2019 e confronta i punti di ricarica.

Le auto elettriche più vendute del 2019

Già a fine 2019 i guidatori delle Bev (Battery electric vehicle)erano più che raddoppiati: +123%, 10.000 unità vendute, rispetto al 2018. In quell’anno erano state 4.496 le registrazioni. Le plug in più vendute del 2019 sono state Smart Fortwo (2.359 unità) Renault Zoe (2.180) Tesla Model 3 (1943).

Il mercato si sta evolvendo per offrire al grande pubblico una rosa sempre più ampia di modelli. Che sono arrivati a 60 tra EV e Phev, il doppio rispetto al 2015. Non solo. In questo panorama di smart mobility e smart city anche la condivisione ha dato il suo contributo. Il car sharing coinvolge ormai oltre 5 milioni di italiani: 1 milione in più in 2 anni. La media è di 60 noleggi al minuto.

Un’evoluzione continua perlomeno fino all’arrivo del Coronavirus e del conseguente lockdown.

auto elettriche dopo il Coronavirus

Auto elettriche dopo il Coronavirus, la fase 2

«Nello scenario attuale la mobilità elettrica può diventare protagonista di una ripartenza che cominciamo a vedere in lontananza  – commenta Fabio Bocchiola AD di Repower Italia -. Iin quella fase due di cui tanto si parla nelle ultime ore sappiamo che le regole saranno diverse, dovremo ripensare molto di ciò che è il nostro quotidiano, dai piccoli gesti alle grandi azioni. E la mobilità sarà un ambito che verrà fortemente toccato da questa nuova rivoluzione copernicana».

La paura del contagio porterà modifiche alla mobilità, inevitabilmente.

Dapprima intaccherà l’uso dei mezzi pubblici, e chissà se anche le soste al distributore come le installazioni di colonnine di ricarica privata subiranno una variazione.

Secondo una ricerca Ipsos effettuata in Cina, l’uso dell’auto è passato dal 34 al 66%. Quello degli autobus è crollato dal 56 al 24%. I taxi invece salgono dal 21 al 15%.

5 milioni di auto elettriche nel mondo

Una cosa è certa, i passi avanti fatti dall’auto elettrica rimarranno immutati.

L’ultimo rapporto dell’Icct – International council on clean transportation – segnala che i veicoli elettrici per il trasporto di persone hanno globalmente superato i 5 milioni di unità. Con una quota di oltre 2 milioni di vendite annue nei mercati di riferimento come Cina, Europa, Stati Uniti e Giappone. Essi rappresentano oltre il 96% del totale.

Shanghai, Pechino e Los Angeles le capitali mondiali della mobilità elettrica

Tre la 25 capitali mondiali che vantano il primato per le immatricolazioni (Bev + Phev: elettriche ed elettrificate) – e che, insieme, rappresentano il 42% delle vendite di veicoli elettrici nuovi – al primo posto c’è Shanghai con oltre 242.000 vetture.

Al secondo posto Pechino con 220.000 unità. Il terzo gradino del podio va a Los Angeles, con 202.000 mezzi. A seguire con più di 100.000 ci sono Shenzhen, Hangzhou, Oslo, Tianjin e San Francisco.

Se prendiamo in considerazione esclusivamente le Bev (elettriche pure), il primato invece è in mano al Nord Europa, con Oslo (61%) e Bergen (64%).

Scarica il 4° White Paper di repower sulla mobilità sostenibile 2020

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