Navigare in Internet con il cellulare? In attesa dei telefonini Umts – che dovrebbero consentire il collegamento alla grande Rete – oggi è possibile anche con un “normale” Gsm, grazie all’originale iniziativa della società triestina Doublone, che ha creato la prima rete sms al mondo. Con ReteSms (www.retesms.it) – utilizzabile via Sms (Standard message service) con qualsiasi telefono cellulare abilitato all’invio e alla ricezione di messaggi – si può, infatti, interagire con Internet, consultare siti e inviare email.
Il sistema è ancora in fase di start-up, ma le aspettative dei promotori sono ambiziose. D’altra parte sono le cifre stesse del mercato della telefonia mobile a incoraggiarle. Secondo le stime della Gsm Association (Global system for mobile communications), a fine 2002 nel mondo erano 787,5 milioni gli abbonati gsm che inviavano 24 bilioni di sms al mese. E, solo in Italia, ogni giorno, si scambiano più di 40 milioni di sms. Dati impressionanti, soprattutto se consideriamo che la tecnologia esiste da appena tre anni.
ReteSms riunisce in un unico sistema di comunicazione i concetti di sms push e pull, utilizzando l’architettura logica e il criterio di indirizzamento di Internet. Anche il linguaggio è il medesimo: dominio, sito, email, banner, e via dicendo. Diversa è, giocoforza, la complessità dei siti e dei messaggi, soggetti al limite strutturale dei 160 caratteri imposto dalla tecnologia sms, anche se il problema è stato in parte ovviato dal tipo di hosting offerto, che fornisce abbonamenti diversificati e pacchetti di messaggi “prefabbricati” da mettere online nel proprio dominio. Resta comunque evidente che i siti di ReteSms sono molto più contenuti dei “fratelli” internettiani: spazi informativo/commerciali con uno o più messaggi e una serie di servizi aggiuntivi tipo box, liste, gestione di sottomenu.
Accesso alla rete
Simile a Internet è il sistema di accesso alla rete: con il cellulare si manda un sms al punto di accesso di ReteSms (oggi è il numero 380/380/2000) e ci si collega. A questo punto si può navigare tra i siti (caratterizzati dall’estensione .sms se appartengono a un’azienda o .you se si tratta di domini personali), oppure, digitando l’indirizzo completo sul proprio telefono (via sms), si può entrare direttamente in un sito .sms, leggerne i contenuti e spostarsi al suo interno. Così come si può interrogare il motore di ricerca sms e l’amministratore del sito può, in qualsiasi momento, gestirne e modificarne in remoto il contenuto dal proprio telefonino. Il tutto con grande facilità, anche perché il sistema fornisce le istruzioni a ogni passaggio, e senza alcuna abilitazione: quando si invia il primo sms si diventa automaticamente utenti della rete.
I costi? Bassissimi
Uno degli aspetti più interessanti del sistema sono i costi bassissimi. L’utente che naviga su Internet o consulta i siti-sms tramite ReteSms, infatti, non paga nulla se non la tariffa per l’invio del singolo sms al proprio gestore (solitamente tra gli 8 e i 15 centesimi) e riceve sempre gratuitamente la risposta. Il costo del messaggio di risposta è a carico del sistema nel caso sia una risposta del motore di ricerca, mentre è a carico del sito interrogato nel caso di una ricerca mirata (in pratica ReteSms fornisce un free Snap – Sms network access point – a chiunque si colleghi).
Soluzioni per le aziende
Per l’attivazione del dominio l’azienda può, invece, scegliere tra due soluzioni. La più semplice ed economica è Basic Hosting (50 euro più Iva di canone annuo) che garantisce una directory, lo spazio sms di 320 caratteri e la gestione remota. Più costosa (200 euro più Iva), ma più articolata e con una gestione di un maggior numero di informazioni, è invece Advanced hosting.
Questo minimo sforzo economico ha potenzialmente un grande ritorno: fornendo, infatti, ReteSms un doppio servizio di push e di pull, dà la certezza all’azienda che il navigatore che va a visitare il sito sia veramente interessato. D’altra parte le stime relative alle campagne pubblicitarie basate su sms parlano di redemption con risultati superiori al 20 per cento, contro lo 0,01 per cento di una campagna stampa. Ciò significa che ogni 10mila messaggi inviati ben 2mila consumatori rispondono all’offerta della campagna via sms. E proprio l’advertising (banner a rotazione) e la vendita di mini siti alle aziende (per ora quelli personali .you sono gratis) sono il core business dell’operazione ReteSms. «Pubblicità aziendale e mini siti – afferma Palmisano, amministratore delegato di Doublone – sono il volano di ReteSms, un sistema che, una volta “capito”, esploderà come fenomeno di massa. Oggi (siamo ai primi di febbraio, ndr), la nostra rete conta 250 siti .sms navigabili e stimiamo un traffico mensile di 30mila navigatori con una media di mille contatti e duemila richieste al giorno. Una sorpresa sono state le Universiadi di Tarvisio, il primo evento sportivo su mini sito che ha fatto registrare la bellezza di 50mila messaggi in dieci giorni». Tornando ai servizi di ReteSms, altre funzionalità oggi attive sono un servizio di traduzioni, la ricerca dei prefissi telefonici di città e stati, l’invio di email, la consultazione di mailing list e amenità tipo le traduzioni dalla lingua elfica (per la serie ci sentiamo tutti un po’ hobbit!). Ma per il futuro? «L’obiettivo per la fine del 2003 – conclude Palmisano – è l’attivazione di almeno 5mila mini siti, anche se ci auguriamo di raggiungere il tetto dei 10mila con altrettanti contatti giornalieri».
Pubblicità e telefonini fanno subito pensare agli odiosi spam che ci riempiono le caselle email e alla tutela della privacy che tanto ci ammorba in documenti di ogni tipo: che ne sarà del mio numero di telefono una volta che mando un sms di richiesta di informazioni o accedo a un sito .sms? ReteSms ha previsto un doppio e triplo sistema di tutela dell’utente. Che non invia mai direttamente nulla ai gestori dei siti, ma sempre e solo al centro servizi di ReteSms. Inoltre, a maggiore tutela della riservatezza, il numero entrante viene scomposto, criptato e archiviato con la sostituzione automatica delle ultime tre cifre con tre asterischi. Come dire: l’anonimato è garantito.