Alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato Stefano Parisi, Paolo Lesbo è investor relator di Fastweb: un incarico che lo porta a compiere frequenti trasferte in Italia, ma anche all’estero. «Seguo tutti
i roadshow di Fastweb – spiega Lesbo –. In Europa le mie destinazioni più frequenti sono Londra, Parigi, Zurigo e Francoforte, mentre negli Stati Uniti mi reco soprattutto a New York, Boston e Chicago».
Durante i suoi spostamenti, Lesbo accompagna sempre i vertici della società, quindi viaggia utilizzando il top dei servizi e dei vettori. «Quando possibile cerchiamo di utilizzare le tariffe più convenienti, ma le nostre agende di lavoro sono complesse e suscettibili di variazioni all’ultimo momento, quindi acquistare un biglietto scontato in anticipo spesso significa doverlo poi cestinare».
L’investor relator di Fastweb è iscritto a numerosi programmi fedeltà di compagnie aeree: ad esempio quelli di British Airways, per la tratta Milano-Londra, ma anche la tessera Freccia Alata di Alitalia, che l’azienda fornisce solo al top management.
«Quando viaggio in aereo mi capita di innervosirmi per la mancanza di cortesia del personale di terra e di volo. Troppo spesso gli addetti non svolgono il proprio lavoro con dedizione. Un atteggiamento che, a mio parere, ha anche delle ripercussioni pratiche: basti pensare ai ritardi o alle cancellazioni dei voli comunicate con poca professionalità o con scarso preavviso. Il peggio che può capitare in volo, però, è che lo schienale della propria poltrona non funzioni: un disguido davvero seccante».
Le lounge aeroportuali, per alcuni viaggiatori, rappresentano uno spazio importantissimo per poter lavorare anche in viaggio. «Il comfort e la qualità dei servizi offerti da queste sale variano molto da una compagnia aerea all’altra: trovo molto belle e funzionali le lounge di British Airways, mentre più scadenti quelle di Alitalia, nonostante le ultime opere di restyling».
Lesbo non utilizza mai voli low cost, però di recente ha viaggiato a bordo del treno ad alta velocità Frecciarossa di Trenitalia e ne è rimasto molto soddisfatto. «È un’esperienza che ripeterei sicuramente volentieri: una volta giunti a destinazione si è già in centro città, senza dover affrontare ulteriori trasferimenti. In più, oltre a poter continuare a lavorare anche a bordo, ho l’occasione di socializzare con una clientela business molto variegata. Penso che le direttive della nostra travel policy, mirate a un maggior utilizzo del treno, siano più che ragionevoli, e anche il management ne intuisce i vantaggi».
Per quanto riguarda le strutture alberghiere, le preferenze di Lesbo vanno sempre a quei plus che consentono al viaggiatore di continuare il proprio lavoro anche lontano dall’ufficio: ad esempio, un’ottima connessione wireless.
«Le spese extra – conclude Lesbo – vengono rimborsate solamente se rientrano in un preciso budget stabilito dall’azienda. Anche riguardo a questo aspetto, condivido la nostra policy: in tempi di crisi il buon esempio ai dipendenti di una società deve venire anche dai top manager».
Le nostre schede
Azienda: Fastweb
Viaggiatore: Paolo Lesbo
Inquadramento nell’organigramma: investor relator alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato
Destinazioni frequenti: Roma, Londra, Parigi, Zurigo, Francoforte, New York, Boston e Chicago
Iscrizioni a frequent flyer program: sì
Servizio aereo maggiormente apprezzato: cortesia del personale di terra e di aria
Strutture alberghiere preferite: quelle dotate di connessione wireless
Testo di Michele De Gennaro, Mission n. 5, giugno-luglio 2009