E’ tempo di oroscopo dei viaggi d’affari. L’American Express Global Business Travel “Air Monitor 2020” è uno di essi e arriva puntuale a predire un anno – letteralmente – di «rallentamento di business travel dovuto a incertezza politica ed economica globale». Va da sé che la visione di Amex Gbt sia molto influenzata dal suo “point of sale” e cioè gli Stati Uniti, come noto molto impegnati nella battaglia commerciale con la Cina. Quest’ultima, secondo il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), potrebbe portare alla povertà 30 milioni di persone per le limitazioni al libero scambio e l’imposizione dei dazi sui beni di importazione. Per fare un esempio, una conseguenza è l’aumento del 12% dei prezzi delle lavatrici nel 2019.
Ma torniamo al business travel e al nostro oroscopo dei viaggi d’affari.
Nel 2020, i buyers di viaggi d’affari potranno costruire un travel program “agile”? Risponde Joakim Johansson, vicepresidente global business consulting di Amex Gbt.
«L’incertezza sembra essere un tema chiave nel prossimo anno, ma in questo rapporto vediamo diversi fattori che potrebbero influenzare gli acquirenti di viaggi aerei di affari nel 2020 – osserva -: ad esempio la strategia di vendita al dettaglio della compagnia aerea (con l’avvento di Ndc sempre più scalabile, ndr). E ancora, la crescente segmentazione delle tariffe (per offrire prezzi più bassi in business class vengono ‘spogliate’ di alcuni servizi normalmente compresi: il fenomeno dell’unbundling, ndr) e una maggiore attenzione alla sostenibilità».
L’interesse per i viaggi sostenibili potrebbe esercitare pressioni sulle compagnie aeree al fine di ridurre le emissioni di CO2 con programmi di compensazione o l’introduzione di sovrattasse per l’utilizzo di biocarburanti.
Oroscopo dei viaggi d’affari, cosa faranno le compagnie aeree
Andiamo per punti, nel cosiddetto oroscopo dei viaggi d’affari. Secondo l’Air Monitor 2020 della Tmc americana la “feroce competizione” nel settore porta a pensare che le compagnie aeree avranno “un margine minimo” per aumentare le tariffe il prossimo anno, nonostante l’incremento dei costi di petrolio, manodopera e infrastrutture.
In Europa, invece, Amex Gbt prevede che le tariffe aeree rimarranno “flat”, cioè stabili, con prezzi in crescita di meno dell’1% sui voli all’interno del continente. Lieve aumento anche per le tariffe di business class che saliranno di un punto e mezzo nel tentativo dei vettori di spremere i guadagni.
In Europa si consolida il mercato, dove aumentano le tariffe
Anzitutto è bene sapere che la forte domanda di viaggi verso il Nord America dal Regno Unito significherà che le tariffe delle classi business per le città chiave dovrebbero aumentare del 3,5%.
Alcune fusioni in Europa potrebbero esaltare la competizione sulle rotte dal Regno Unito.
E’ il caso del legame tra Virgin Atlantic con Flybe attraverso Connect Airways. I prezzi della classe economica potrebbero diminuire del 2%. Infatti, il nuovo proprietario di Flybe ha annunciato che la compagnia aerea sarà ribattezzata Virgin Connect nel 2020 dopo l’acquisizione. Connect Airways è un consorzio di investitori composto da Virgin Atlantic, Stobart Group e Cyrus Capital, che ha acquistato Flybe all’inizio di quest’anno per 2,8 milioni di sterline.
Infine, il fallimento di Jet Airways potrebbe aprire la strada a un aumento del 2% dei posti in classe economica e business sulle rotte verso l’Asia. Dall’altra parte, l’eccesso di capacità continuerà a frenare gli aumenti delle tariffe verso il Medio Oriente, che non dovrebbero superare l’1%.
Nel frattempo, le tariffe di classe business per le destinazioni sudamericane potrebbero aumentare dell’1%. Nonostante Virgin Atlantic aggiunga voli per il Brasile (debutta sulla Londra Heathrow-San Paolo) e Norwegian Air stia continuando a servire le rotte.
Low cost long haul, sogno finito?
Il sogno del lungo raggio low cost è infranto? Non proprio. Amex Gbt dice che il 2020 potrebbe essere più sfidante per questo modello di trasporto aereo considerati i fallimenti occorsi.
Negli ultimi due anni – lo ricordiamo – sono rimaste a terra Primera Air, Flybmi, Germania e Wow Air.
L’Air Monitor 2020 conclude che “se inizialmente i vettori principali hanno reagito in modo eccessivo alla minaccia delle Lcc (low cost carrier) a lungo raggio, ora stanno adottando un approccio più misurato”.
Insomma, il business model del viaggio che dedica una parte dei suoi seggiolini a tariffe stracciate per sorvolare l’Atlantico fa meno paura. E anche le major che hanno lanciato la propria proposta stanno facendo marcia indietro.
Ecco che Lufthansa all’inizio di quest’anno aveva detto che avrebbe ritirato i progetti di Eurowings in tal senso. E lo stesso sta facendo Iag, il consorzio di British Airways e Iberia con la controllata Level.
Sai che LH ha tolto le tariffe light e business dai Gds?
Scopri anche l’Hotel Monitor 2020 di Amex GBT.
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