Aziende e sostenibilità sarà il binomio-focus dal 2020 in poi. Un tema cui anche il business travel così come l’automotive e tutti i settori dell’economia sono chiamati a dare il proprio contributo. Questo è stato il tema centrale di Cop25: la Conferenza dell’Onu sul cambiamento climatico, tenutasi a Madrid agli inizi di dicembre e il cui esito è fallimentare se osserviamo la mancanza di volontà politica verso azioni risolutive.
Con il pianeta terra più caldo di 1,1°C rispetto all’inizio della rivoluzione industriale, l’attenzione al clima è indiscutibilmente una priorità, considerato che la prospettiva è di incrementi ulteriori dai 3,4 ai 3,9°C in questo secolo. Esiste un programma dell’Unep – Nazioni Unite per l’ambiente che stabilisce la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra del 7,6% annuo dal 2020 al 2030. Target necessario per raggiungere l’obiettivo concordato a livello internazionale di un aumento di temperatura contenuto a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
Guardiamo il lato positivo. Proprio durante Cop 25, cinquecento società hanno annunciato l’impegno per raggiungere questo obiettivo, dichiarando la carbon neutrality entro il 2030. Cioè 20 anni prima a quanto stabilito dagli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi per il 2050.
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Aziende e sostenibilità: tra le 500 impegnate 20 italiane
Tra i brand internazionali delle 500 aziende virtuose ci sono Patagonia, The Body Shop, Allbirds, The Guardian, Aguas Danone Spain, Intrepid Travel, Ecoalf. Ad essi si aggiungono 20 imprese italiane, tra cui Nativa, Antica Erboristeria, Davines e Save The Duck. Quest’ultima invece di usare piume d’oca applica la rivoluzionaria tecnologia di isolamento Plumtech.
Tutte fanno parte della community globale di realtà certificate B Corp. Dunque soddisfano i più alti standard di performance verificati in termini sociali e ambientali, di trasparenza e responsabilità legale.
«Al mondo ci sono oltre 3.000 B Corporation, provenienti da più di 70 paesi e attive in 150 segmenti industriali, che fanno leva sull’influenza delle aziende per risolvere le principali sfide sociali e ambientali che il mondo è attualmente costretto ad affrontare, tra esse anche la crisi climatica», spiega l’associazione.
Benoit Doithier, Ceo di Antica Erboristeria argomenta: «In occasione della Cop 25 di Madrid, Antica insieme a più di 500 aziende B Corp dichiara il proprio impegno a diventare carbon neutral entro il 2030 e si mette alla prova in un progetto ambizioso. Siamo consapevoli che in un contesto di emergenza climatica come quello che stiamo vivendo, ogni singolo contributo avrà un impatto globale e siamo determinati a fare la nostra parte. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite fanno ormai parte integrante della nostra visione aziendale».
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La climate action più rapida di sempre
L’impegno per una significativa riduzione delle emissioni di carbonio che porti a un futuro fatto di emissioni nette pari a zero entro il 2030 fa sì che la climate action annunciata durante Cop 25 sia la più rapida azione mai intrapresa da un numero così ampio di imprese a livello mondiale. Come dicevamo, “aziende e sostenibilità” diventerà un mantra a stretto giro.
Da Parma, il Gruppo Davines realizza prodotti professionali per acconciatori e Davide Bollati, presidente e titolare, spiega: «L’obiettivo della carbon neutrality è centrale per il nostro gruppo che da anni lavora sia sul proprio territorio, sia con i propri partner lungo tutta la filiera produttiva e distributiva nel mondo, per attuare principi di una bellezza sostenibile che, con scelte quotidiane e concrete, promuovano un sistema virtuoso di restituzione all’ambiente ed alla società, anziché puntare alla sottrazione di risorse».
Cos’è la B Corp Community
Il Movimento delle B Corporation riguarda la leadership.
Tutte le aziende che aderiscono firmano una dichiarazione in cui si afferma “che tutti gli affari devono essere condotti tenendo conto delle persone e dei luoghi […] e quindi considerarsi responsabili ognuno per gli altri e per le generazioni future”.
Ogni B Corp si impegna formalmente a operare tenendo in considerazione l’ambiente e tutti gli stakeholder, non solo gli azionisti.
COme detto sopra, ad ottobre 2019 esistono oltre 3mila B Corp certificate in 150 settori e 71 paesi diversi. Se ne conta un centinaio nel Belpaese dove è stata introdotta dal 1º gennaio 2016 la nuova forma giuridica di Società Benefit.