Gli usi e costumi nel business travel cambiano secondo il Paese. E non sempre è necessario attraversare l’Oceano Atlatnico o superare gli Urali per rendersene conto. Spesso basta cambiare città o addirittura azienda.
E mentre il settore continua a essere parte fondamentale dell’industria dei viaggi con una spesa media che, in Europa, è schizzata in alto tra il 2016 e il 2019, nel Regno Unito un gruppo di professionisti del corporate travel ha scritto una vera e propria guida informativa sulle buone maniere per chi parte.
Obiettivo: mostrare ai traveller britannici in viaggio di lavoro che non sempre si può fare come James Bond al servizio di sua Maestà, ma bisogna osservare delle regole di comportamento. In altre parole: l’etichetta. Più o meno la stessa che sono tenuti a rispettare capi di stato e di governo durante le visite ufficiali all’estero.
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La guida si focalizza soprattutto sulle abitudini culturali che dovrebbero essere ricordate quando si viaggia in destinazioni come il Giappone, gli Emirati Arabi o gli Usa. E spiega come comportarsi durante i saluti, quando si fa un regalo o quando si cena, sull’abbigliamento da utilizzare e sulle consuetudini quando si dà il proprio biglietto da visita.
Usi e costumi nel business travel: la prima impressione è quella che conta
Sebbene sia scontato che la stretta di mano sia la forma più universale di salutare le persone nel mondo del lavoro, i viaggiatori dovrebbero usare solo la mano destra in India e negli Emirati. Anche se in Occidente non è ben visto il porgere la mano sinistra, in questi 2 paesi è addirittura oltraggioso e sporco.
Usi e costumi nel business travel sono più gradevoli (in base ai gusti) in Brasile e Canada: qui, quando si incontra una donna per lavoro, è consigliato darle un bacio sulle guance.
In Cina, Singapore, India e negli Emirati l’etichetta prevede che accomiatandosi o avvicinandosi a un gruppo di persone si saluti prima il più anziano o il più alto in grado. Per rispetto verso la sua posizione.
Come sarà il business travel nel 2025?
Attenzione invece a quando si entra in una sala meeting in Giappone.
Prima di accedere è abitudine bussare 3 volte. Ed è meglio non bussare solo 2 volte, visto che nel Sol Levante è il modo tradizionale per controllare se il bagno è occupato.
Usi e costumi nel business travel: dare e ricevere regali in Cina e Giappone
Fare dei regali è una parte importante del protocollo d’affari internazionale, specialmente in Cina e Giappone, dove i doni dovrebbero essere portati al primo incontro.
Prendere nota: in questi paesi, vanno dati e ricevuti con 2 mani (come i biglietti da visita. Vedere più in basso) e non devono mai essere aperti di fronte a chi fa il regalo.
Analogamente, sarebe meglio evitare i regali formati da 4 o da 9 oggetti dato che in Giappone (ma non in Cina) sono considerati numeri sfortunati.
Bando ai fiori bianchi e alle piantine, perché sono associati ai funerali e alle malattie.
I regali in ambito lavorativo sono aprezzati negli Emirati Arabi, dove però andrebbero aperti appena ricevuti, e in India, dove i dolci sono in cima alle preferenze di chi fa o riceve un regalo.
A Singapore, in Irlanda e in Australia, per contro, i doni non sono elmenti essenziali in occasione di meeting professionali. Se invece si va in Brasile, meglio sapere che lì i regali in ambito lavorativo sono considerati una forma di corruzione.
Come comportarsi a un pranzo o a una cena di lavoro?
Pranzare o cenare con nuovi contatti professionali è un ottimo modo per costruire delle relazioni lavorative.
Ma a Singapore, in Brasile e in Australia le conversazioni d’affari dovrebbero esser tenute lontani dalla tavola.
Prendere nota: quando si è al ristorante a Singapore con persone locali, l’etichetta prevede che sia colui che ha fatto l’invito a ordinare al cameriere. Sperando che abbia gusti simili ai propri.
In Australia o in Irlanda, un ottimo modo per far colpo nel lavoro consiste nell’offrire “un giro” di drink. Ancora in India, Singapore e negli Emirati è invece considerato inappropriato ordinare dell’alcool quando non viene offerto.
Nel Regno Unito, così come in India, è bene mangiare solo con la mano destra. I mancini sono avvisati.
Altri usi e costumi nel business travel da non fare in Giappone e Cina?
Lasciare i bastoncini rivolti verso l’alto nelle ciotole del riso o usarli nei piatti di portata che vanno condivisi coi presenti (questo anche in Italia!).
E’ importante anche ricordare che in Cina il pesce non dovrebbe essere ribaltato nel piatto perché porta sfortuna. Motivo? Richiama il rovesciamento di una barca, che a sua volta simbolizza il fallimento dell’unione d’affari in corso. E mentre in Occidente bere o mangiare rumorosamente è simbolo di cattiva educazione, in Oriente è tollerato ed è addirittura abituale farlo risucchiando rumorosamente gli spaghetti.
L’abito non fa il monaco. O forse sì
Dall’Oriente al Brasile: nel paese sudamericano come ci si veste durante un meeting è importante come il meeting stesso. L’eleganza è sempre richiesta.
Negli Usa, negli Emirati e in Canada, gli abiti formali sono essenziali specialmente per le donne, che nel mondo arabo devono indosare capi d’abbigliamento che coprano le spalle e le ginocchia.
I business traveler in viaggio negli Emirati e a Singapore dovrebero fare di tutto per non mostrare la suola delle scarpe quando sono seduti perché è considerata maleducazione. In Cina, invece, evitare i vestiti bianchi dato che sono quelli che si indossano ai funerali.
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L’etichetta nei biglietti da visita
Nel Regno Unito, durante un incontro di lavoro ci si aspetta che ci sia uno scambio di biglietti da visita quando si incontra qualcuno per la prima volta. Da non dimenticare anche il come si porge tale biglietto: negli Emirati e in India bisogna farlo solo con la mano destra.
In Giappone, a Singapore e in Cina – e in generale in tutto l’Oriente – la “business card” va data (e va ricevuta) col massimo rispetto quasi come fosse un invito per la Prima della Scala. Importante: in entrambi casi, utilizzare sempre entrambe le mani e leggere brevemente il contenuto. Mai rimettere le card frettolosamente nel portafoglio, ma lasciarle sul tavolo durante tutto l’incontro.
E’ invece usanza diffusa quando si viaggia in Brasile e in Québec di porgere biglietti sia in inglese sia nella lingua locale, in questo caso portoghese e francese.
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Altri usi e costumi nel business travel
Durante un meeting in Giappone e a Singapore fa una migliore impressione il silenzio rispetto a una abbondanza di parole.
E’ importante anche rispettare le usanze locali in fatto di giorni lavorativi: nel mondo arabo in generale, il venedì è sempre considerato festivo. E se si vuole fare “colpo” su un cliente proveniente da quei paesi, meglio evitare di dargli appuntamento in quel giorno anche se ci si trova “a casa sua”.
Anche Cwt ha stilato una lista di buone maniere, leggila qui.