Formare i manager della mobilità del futuro è diventata una mission per il Gruppo Volkswagen in Italia. Il momento di transizione è perfetto, del resto. Sono almeno tre le trasformazioni cruciali che creano la condizione opportuna per investire in una formazione universitaria mai esistita fino a oggi.
- L’industria dell’automotive migra verso l’elettrico;
- i consumi passano dalla proprietà dell’auto al noleggio;
- infine i Governi cercano di recuperare terreno tra la colpevole distrazione nei confronti del cambiamento climatico e il risveglio di un Green Deal 2020 che ormai è davvero sulla soglia. Entro l’anno prossimo, l’Europa ha stabilito di tagliare del 20% le emissioni di gas a effetto serra (la CO2), qui per un rapido ripasso.
Cosa succede all’Università di Ca’ Foscari a Venezia e nel suo Cami, Center for Automotive and Mobility Innovation? Nasce il master di II livello in Mobility Innovation and Management (MIMA) in collaborazione con Volkswagen Group.
300 ore di aula full time tra marzo e maggio 2020 cui se ne sommano 250 di stage “intese come ulteriore opportunità di formazione per facilitare l’accesso al mercato del lavoro”, spiegano dalla filiale italiana del gruppo tedesco.
Il Master è ideato e sviluppato dalla struttura di ricerca diretta dal professor Francesco Zirpoli e ha durata annuale. Si terrà interamente in lingua inglese e accoglierà 20 studenti.
L’obiettivo è formare professionisti in grado di gestire il business legato alla mobilità del futuro integrando competenze diverse. Si tratta di una peculiarità questa dell’intervenire su tante sfaccettature per formare un ruolo professionale che di fatto non ha molti precedenti in Italia. In Volkswagen esiste dal 2018, nella persona di Stefano Sordelli, che è future mobility manager, di cui vi abbiamo scritto qui da un dibattito organizzato da Sifà.
Approfondisci con la video intervista sul suo ruolo di FMM e i progetti concreti cui sta lavorando
Manager della mobilità del futuro: competenze trasversali
Del master di II livello in Mobility Innovation and Management, Volkswagen Group Italia è, dunque, main sponsor.
Si legge su MoDo, il blog aziendale: “VWG Italia ha contribuito alla definizione del piano di studi”.
Continua: “Parteciperà attivamente alle lezioni e offrirà ai partecipanti l’opportunità di svolgere lo stage. Inoltre, il modulo Tecnologia si svolgerà presso il VGImobilityLab, struttura dedicata alla formazione sull’innovazione all’interno della sede di Verona, e vedrà alternarsi didattica e test sull’area prove di 18.000 m2”.
L’amministratore delegato Massimo Nordio argomenta che l’automotive non è più ‘semplicemente’ il business di produrre e vendere auto, ma coinvolge un sistema strutturale di servizi e delle città metropolitane talmente ampio da dettare l’urgenza di formare i manager della mobilità del futuro. Ed ecco che insieme al concetto di mobilità si trasformano anche le competenze necessarie per affrontare e indirizzare il business quotidiano.