Nel noleggio a lungo termine, Mercury vuole tenere stretta la qualità. Mantenere la crescita del 7-10% all’anno «senza snaturare la nostra filosofia aziendale che intende vendere le migliori consulenze e non un prezzo a quelle imprese per cui la flotta è un asset strategico», afferma l’amministratore delegato Italo Folonari, raggiunto da MissionFleet per fare il punto sui 25 anni appena festeggiati.
Nata nel 1994, la società di NLT bresciana, traccia la sua visione a tre anni: «Dialoghiamo con le aziende che scelgono il miglior fornitore laddove un servizio viene considerato strategico: se l’auto aziendale è valutata come il prezioso tempo del dipendente, dunque richiede una gestione rapida dei processi ed è una voce di spesa importante, Mercury è il noleggiatore giusto – argomenta -. Chi la sceglie come una commodity non fa per noi, tanto meno chi punta a prezzi vantaggiosi che non sono inclusivi di elementi prioritari».
Noleggio a lungo termine, Mercury detta i must: attenzione e accuratezza
Con una flotta per il 94% Euro 6 e superiore, investimenti in auto elettriche nella consapevolezza che «i clienti avanguardisti le provano, ma ancora non le adottano» e una maggiore fiducia sulle mild hybrid come Range Rover Evoque e Discovery che nel diesel soddisfano gli utilizzi massicci, Mercury si dice un fornitore attento e accurato.
«Su questi concetti abbiamo plasmato tutta l’azienda e i servizi che eroghiamo da un quarto di secolo, oggi ci adattiamo ad una nuova domanda che con i privati vede il proliferare dell’offerta da parte delle società concorrenti captive. Ma non ci vogliamo misurare con questo mercato, rimaniamo convinti del nostro approccio che va in profondità: non siamo venditori di automobili, bensì di servizi e ci siamo strutturati su tante nicchie».
L’elettrico è una experience, per ora
Ecco il noleggio Km0, quello dell’usato e per i neopatentati, infine il breve termine sia di auto sportive e di lusso sia di rappresentanza, quasi fosse un car sharing del noleggio a lungo termine. «Una gamma così ampia ci è possibile poiché abbiamo magazzini a Brescia e a Verona con molta disponibilità e portiamo a domicilio il veicolo, anche se si tratta di un mezzo sostitutivo».
Tra questi ultimi anche Tesla e Jaguar I-Pace, presenti in tutte e cinque le filiali per dare l’opportunità dell’experience elettrica. Anche se Folonari non nasconde «la fatica a fare gli abbonamenti per le ricariche, con tutte le aziende di energia diverse di città in città – osserva -. Le reti si sono sviluppate in modo anarchico e questo non fa che complicare lo scenario. Dovrebbe valere il principio di portabilità come nelle telecomunicazioni: una rete unica pubblica e i provider che attingono pagano».
Telematica sulla flotta entro il 2020
Tutto il parco Mercury – 1400 mezzi – installerà una tecnologia telematica nell’arco del 2020.
L’obiettivo è quello di migliorare la gestione della flotta aziendale attraverso una diagnostica predittiva, così da offrire alle imprese risposte anticipate e permettere a Mercury di erogare servizi prontamente.
Anche per questa soluzione telematica la scelta è andata sulla qualità: «Abbiamo testato diversi prodotti tecnologici italiani, raggiungendo l’ideale equilibrio tra costi e benefici prima di ottenere la formula definitiva che stiamo installando, ma ci piace sottolineare il fatto che non abbiamo scelto applicazioni d’importazione dal prezzo accattivante».
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Il gestionale Classis
Il gestionale Classis è la novità introdotta sul mercato nel corso del 2019 e si basa su un sistema informatico proprietario creato nel 2008.
«Si tratta di una piattaforma duttile e intuitiva, diventata presto una interfaccia di fleet management per diverse società di autonoleggio alle quali noi offriamo call center, rete di manutentori e un sistema di autority. Nel tempo ha acquisito un valore importante ed oggi è un nuovo trampolino commerciale, nonché la spina dorsale», conclude Folonari.