BizTravel Forum 2019

BizTravel Forum 2019, il business travel cresce del 5%

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Segnali positivi per il business travel arrivano dal BizTravel Forum 2019, il workshop in corso di svolgimento al centro congressi MiCo di Milano. I dati arivano da Uvet Analytics, la ricerca del Gruppo Uvet che analizza gli andamenti dei viaggi d’affari, che segnala una crescita del 5% nel 2020 e del 7,5% nel 2021. E arivano da Luca Patanè, il presidente del gruppo che noi di Mission abbiamo avvicinato durante l’evento.

I numeri sono ancor più positivi soprattutto perché giungono in un momento in cui la congiuntura economica italiana non è positiva. Segno favorevole anche per l’anno in corso, per il quale si segnala una previsione di chiusura del +2% nel numero di trasferte.

In realtà il settore vive un momento gaudente già dal triennio 2017-2019, quando la spesa destinata alle trasferte di viaggio d’affari è aumentata del 6% mentre il numero di viaggi di lavoro ha registrato un incremento del 12%, contro un leggero calo (di 9 euro) del costo medio per titolo di viaggio. Ciò significa che le aziende italiane sono tornate a investire per rispondere alla necessità di spostamento dei propri manager e dipendenti, segno di una possibile ripresa economica italiana.

BizTravel Forum 2019: un occhio alla sostenibilità

«Business travel uguale sostenibilità» sottolinea Luca Patanè. Il 73% dei viaggiatori  vorrebbe provare alberghi e location green o eco-friendly nell’immediato futuro, il valore più alto registrato negli anni su questa specifica questione.

«Grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dei big data, il modo di vivere e il business si è trasformato. Fattori che, uniti alla qualità dei servizi e all’assistenza al cliente sempre più tailor-made, permettono di distinguersi. Il Gruppo Uvet sta facendo importanti investimenti per consolidare e rafforzare ulteriormente la propria quota di mercato in Italia nel prossimo triennio. Investimenti auspicabili anche dal resto del Paese per contribuire alla crescita del settore».

Leggi della virata digital dei business traveler

Uvet Travel Index, gli altri dati

I dati forniti a BizTravel Forum 2019 dall’Uvet Travel Index danno anche indicazioni sull’andamento del PIL su base trimestrale, in anticipo rispetto alla pubblicazione dei dati ufficiali Istat e prima delle stime delle istituzioni economiche nazionali e internazionali. L’indice è ideato dal gruppo Uvet e curato per la parte scientifica da The European House – Ambrosetti.

I dati: le stime del terzo trimestre del 2019 (che si basano sulla specificazione di un modello econometrico che utilizza i dati unici e proprietari di Uvet sul business travel managed) indicano un aumento dello 0,1% del PIL rispetto al secondo trimestre del 2019, in linea con la dinamica osservata dei trimestri precedenti.

Per il 2020 si prevede un tasso di crescita reale che si attesterebbe a 0,5%, leggermente meno ottimista rispetto a quanto espresso dalla Nota di Aggiornamento al DEF (+0,6%), ma in miglioramento rispetto alla chiusura del 2019.

Business travel: i dati su traffico aereo e ferroviario

Il traffico aereo internazionale registra un leggero aumento delle spese del 2% nel 2019 rispetto all’anno precedente. Nell’ultimo triennio, invece, i titoli e le spese di viaggio sono aumentati rispettivamente del 6% e del 12%.

Il traffico europeo e intercontinentale si sviluppano più del nazionale: nel primo semestre 2018, i primi 2 settori hanno registrato un incremento rispettivamente del 5 e dell’8%, mentre il terzo è diminuito del 2% rispetto ai primi 6 mesi del 2017. Dato probabilmente influenzato dalla chiusura dell’aeroporto di Milano Linate per tre mesi (dal 27 luglio al 27 ottobre) a causa dei lavori di rifacimento pista, impianto smistamento bagagli e dell’aerostazione.

Per quel che concerne il costo medio del biglietto aereo, al BizTravel Forum 2019 l’Uvet Analytics ha mostrato che nel 2019 è cresciuto di 6 euro rispetto al 2018, passando da 443 a 449 (voli intercontinentali: -11 euro; voli nazionali: +6 euro; voli intra europei: – 6 euro).

Tra le destinazioni, aumenta sempre più l’Asia con Shanghai (leader), Hong Kong e Tokyo ai primi posti. In Europa, le principali destinazioni business servite dall’Italia sono Parigi, Londra e Madrid.

Per quanto riguarda i treni, nel 2018 il numero di passeggeri chilometro è cresciuto di quasi il 110% rispetto al 2011. La clientela business che ha utilizzato il trasporto ferroviario ha visto un incremento dei prezzi apprezzabile, a partire dal mese di luglio di quest’anno fino a raggiungere un +9% nel mese di settembre.

Milano rimane la principale destinazione italiana dei viaggiatori d’affari (30,2%). Roma rimane la seconda città (25,3%), seguita da Bologna con una quota dell’9,3%.

Al BizTravel Forum 2019 anche i dati sugli hotel, dove costo medio per room night è aumentato per New York, Tokyo, Shanghai e San Paolo. New York rimane la città nella quale il pernottamento ha un costo maggiore con una media di 329 euro (317 nell’anno precedente), Hong Kong passa da 253 euro a 255, Tokyo da 184 a 193, Shanghai da 161 a 169, Dubai da 175 a 148 e infine San Paolo da 117 a 146 euro a notte.

Nel 2019 il costo medio per room night nelle principali destinazioni europee fa registrare un incremento per le città di Londra, Amsterdam e Bruxelles. La città più economica rimane Madrid (127 euro), mentre il primato della città più cara lo mantiene Londra (259 euro) seguita da Parigi (234 euro).

La destinazione in cui è più caro pernottare in Italia è Milano, seguita da Firenze, con un costo medio in aumento di 4 euro (122 euro). A seguire Roma (121 euro), con un aumento medio di circa 2 euro.

Scopri i dati dell’Uvet Travel Index di metà 2019

BizTravel Forum 2019
Luca Patanè, presidente del Grupo Uvet

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