Fusione FCA PSA

Fusione FCA-PSA: l’annuncio ufficiale

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Da una francese a un’altra: dopo il no di giugno alle nozze con Renault, arriva una fusione FCAPSA. Insomma: un nuovo “big” dell’industria automobilistica mondiale si sta affacciando sul mercato con lo scopo di razionalizzare i costi di produzione e di aumentare la propria competitività in un settore sempre più globale.

Nella giornata di oggi è arrivato l’annuncio ufficiale, inizialmente di un Memorandum of Understanding, che porterà a un graduale processo di fusione in assoluta parità, creando un colosso del valore di 170 miliardi di euro in termini di ricavi.

“Sono in corso discussioni intese a creare un gruppo tra i leader mondiali della mobilità”, recitava ieri una nota dell’azienda italoamericana. Più abbottonato il gruppo transalpino, che affermava di avere “una discussione in corso per una possibile fusione”.

Se andasse realmente in porto, la transazione porterebbe alla formazione del quarto costruttore al mondo con 8,7 milioni di auto consegnate nel 2018, dietro al gruppo Volkswagen che resta al primo posto con 11 milioni di unità e dietro al gruppo Toyota, che ha toccato quota 9,5 milioni.

Fusione FCA-PSA, cosa dice S&P

“In Europa – spiega una nota di S&P Global Ratings – la fusione creerebbe un gruppo con una quota di mercato del 22-23%, molto vicina al 25% detenuta dal gruppo VW. FCA trarrebbe vantaggio dai moderni impianti di produzione che PSA ha in Europa, dove Fiat-Chrysler sta lottando per aumentare i propri margini operativi facendoli salire oltre il 2% contro l’8% del nuovo partner. D’altro canto, i brand Alfa Romeo e Maserati permetterebbero al gruppo transalpino di entrare con forza nel segmento superiore attualmente presidiato solo da DS”.

La società di rating made in Usa ha anche valutato l’impatto sui mercati di Cina, Turchia e Argentina che potrebbero trarre vantaggio dalla fusione.

Per quanto riguarda la transizione verso la mobilità elettrica, S&P vede nella fusione FCA-PSA “il vantaggio di economie di scala e di suddivisione dei costi per ricerca & sviluppo oltre che per la produzione e per l’approvvigionamento.

Questo nonostante FCA e PSA abbiano fino a oggi intrapreso strategie diverse, dove i francesi cercano di mitigare la riluttanza del mercato a utilizzare auto a batteria mentre la prima ha ritardato nel processo di elettrificazione dei modelli, al punto che deve acquistare crediti di CO2 da Tesla al fine di ottemperare agli obiettivi UE in tema di emissioni”.

Fusione FCA-PSA: i numeri

FCA
– Ha 10 marchi: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Jeep, Chrysler, Abarth, Dodge, Fiat Professional, Ram e Maserati
– Stabilimenti: 102
– Dipendenti: 199.000
– Fatturato: 110 miliardi di euro nel 2018
– Auto vendute: 4,8 milioni

PSA

– Ha 5 marchi: Peugeot, Citroen, DS Automobiles, Opel, Vauxhall
– Stabilmenti: 45
– Dipendenti: 211.000
– Fatturato: 74 miliardi di euro nel 2018
– Auto vendute: 3,9 milioni

La nota ufficiale

Con un comunicato congiunto diramato stamane alle 8:30, le due Case hanno specificato che l’aggregazione proposta creerebbe il 4° costruttore automobilistico al mondo in termini di unità vendute, con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018 ed escludendo Magneti Marelli e Faurecia.

Dall’operazione risulteranno risparmi in circa 3,7 miliardi di euro in sinergie annuali a breve termine. Tali  sinergie deriverebbero principalmente da una più efficace allocazione delle risorse per gli investimenti di larga scala in piattaforme veicoli, sistemi di propulsione e tecnologie e dalla maggiore capacità di acquisto insita nella nuova dimensione del gruppo risultante dalla fusione. “Tali stime di sinergie non si basano su alcuna chiusura di stabilimenti”, spiega la nota ufficiale. Si prevede che l’80% delle sinergie siano raggiunte dopo 4 anni. Il costo una tantum per raggiungere tali sinergie è stimato in 2,8 miliardi di euro.

Leggi la comunicazione della fusione FCA-PSA.

Fusione FCA-PSA: Carlo Tavares Ceo, John Elkann presidente

Mentre è ancora prematuro parlare di quali saranno e come saranno le vetture che usciranno dai rispettivi stabilimenti, le Case fanno sapere che l’amministratore delegato sarà Carlos Tavares (oggi Ceo Peugeot) per un mandato iniziale di 5 anni, mentre il presidente di FCA, John Elkann, diventerà presidente del nuovo “super” gruppo. Il consiglio di amministrazione sarà composto da 11 membri. Cinque membri nominati da FCA (incluso John Elkann) e cinque da Groupe PSA (incluso il senior independent director e il vice presidente).

Fusione FCA-PSA

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