Gestione dei dati: attività complicata per un’azienda oggi, grande sfida nel business travel. La prima riunione del chapter italiano di Gbta si è tenuta su questo tema, a Saronno allo Starhotels Grand Milan lo scorso 16 settembre. Quella del board italiano della più importante associazione di viaggi d’affari nel mondo è una storia giovane, nata da poco più di un anno e che vuole differenziarsi dal panorama delle community del BT mettendo al centro i travel manager.
“Il board di Gbta Italia unisce i due lati della medesima medaglia: chi i servizi li eroga e li gestisce e chi li utilizza. All’interno del board la sinergia tra tutte le figure è la chiave per una corretta comprensione della filiera dei viaggi d’affari ed è fondamentale per i buyer presenti che fungono da motore dell’associazione”, esordisce Flavio Ghiringhelli, country manager di Emirates con il ruolo di coordinatore in Gbta Italia.
Continua Roberta Billé, travel manager di Novartis Italia e board member per Gbta Italia: “Vogliamo portare la nostra esperienza al servizio dell’associazione per realizzare giornate come quella odierna. La forza è il network: vogliamo sì fare formazione ma anche condividere esperienze e best practice; la ricchezza è data anche dalla condivisione delle esperienze altrui, nello stile di Gbta”.
Il database di GBTA ha 9mila travel manager
L’associazione internazionale, prossima alla convention europea a Monaco di Baviera in novembre, ha un format di scambio che si basa su una piattaforma tecnologica molto avanzata.
Ogni travel manager è profilato e, in un’ottica che assomiglia a quella delle piattaforme social, intrattiene relazioni con i colleghi di tutto il mondo.
Sono 9mila le manager e i professionisti iscritti, usufruiscono di contenuti educativi come webinar e ricerche, articoli di approfondimento, possono avviare chat di discussione per affrontare un problema e confrontarsi.
“Non è solo una piattaforma interattiva, ma un grande database suddiviso per aree tematiche. Tmc, linee aeree e tecnologia, sono alcune di esse e fanno parte di un ampio contesto”, sottolinea Billé.
Ora Gbta Italia si prepara al primo evento a Firenze, il 10 ottobre, mentre l’ultima attività dell’anno è rappresentata da un webinar di formazione.
Gestione dei dati, la sfida del travel manager
Ai docenti Giorgio Belloni (Sdg Travel Tech) e Dario Bongiovanni è toccata la lezione sul data management durante il primo roadshow del chapter italiano di Gbta.
L’abbondanza di informazioni e dati raccolti dalle molteplici fonti, fornitori, piattaforme di comunicazione e di prenotazione, rappresentano una nuova e costante sfida per i travel manager che devono essere in grado di orizzontarsi in un dedalo di dati per poter dettare strategie guidate dalla tecnologia.
“Le aziende hanno scarsa consapevolezza della mole di informazioni di cui sono in possesso, ma soprattutto del valore inestimabile”, osserva Bongiovanni. Porta l’esempio di Facebook quando acquisì Whatsapp per 345 milioni di dollari “dunque 42 dollari il costo dell’acquisizione di ogni singolo cliente della chat in quel momento”.
“I dati hanno un valore e sono dell’azienda che li possiede e gestisce più o meno consapevolmente”, sottolinea il docente.
Il principale problema è rappresentato dal fatto che le informazioni sono destrutturate e provengono da fonti svariate e difficilmente aggregabili in un foglio di lavoro.
Excel rappresenta ancora il principale strumento ad uso dei travel manager per effettuare acquisti e contrattazioni di servizi di viaggio, ma soprattutto per poter cogliere le opportunità di intervento ed azione insite nei dati.
“Molte aziende affogano nei dati ma muoiono per la sete di informazioni”, è il quote azzeccato per descrivere la complessità all’interno della quale si muovono i professionisti delle trasferte aziendali.
Del gap tra agenzia e azienda
Tra le problematiche accennate, Giorgio Belloni ha evidenziato il gap tra agenzia di viaggio ed azienda. Dato dalla mancata condivisione e comprensione dei meccanismi e degli strumenti che portano dalla finalizzazione delle prenotazioni alla raccolta dati ad esse connessa.
La lezione è proseguita con molti spunti di riflessione.
Infatti, il business travel è uno dei comparti dell’industria dei viaggi dove le fonti di informazioni sono ricche miniere: sistemi di pagamento, gestionali alberghieri, software di note spese sono repository (quindi fonti) preziosi da cui i travel manager dovrebbero sapere come accedere ed operare.
Questo è l’obiettivo principale di Gbta Italia: valorizzare il ruolo del travel manager rendendolo un figura chiave che occupa un ruolo centrale nelle logiche di gestione, secondo un modello di “hub and spoke”.
“Il futuro del travel manager è nel data management moderno attraverso business intelligence (e con il supporto del machine learning), perché i viaggi non sono una commodity ma un servizio, non un costo ma un investimento e la gestione delle informazioni deve poter essere fatta in tempo reale, per poter leggere i dati di spesa a 360° (letture puntuali, comparazioni, statistiche), senza dovere aspettare tempi imprecisati e terze parti coinvolte nel processo”, è la conclusione di Belloni e Bongiovanni.
Scopri l’agenda della conferenza annuale a Firenze del 10 ottobre